Giornale di Carovana, il manoscritto ritrovato. L’Oriente attraverso gli occhi di un patriota milanese dimenticato: Felice De Vecchi
Dal 05 Ottobre 2013 al 20 Ottobre 2013
Rho | Milano
Luogo: Villa Burba
Indirizzo: piazza Visconti 23
Orari: da martedì a venerdì 15.30-19; sabato e domenica 10-12.30/ 14.30-19 e su appuntamento
Enti promotori:
- Ministero dei beni culturali e del Turismo
- Regione Lombardia
- Provincia di Milano
- EXPO 2015
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 93332 523
E-Mail info: comunicazione@comune.rho.mi.it
Sito ufficiale: http://www.comune.rho.mi.it
Si terrà presso le splendide sale della settecentesca Villa Burba a Rho, dal 5 al 20 ottobre prossimo, la mostra Giornale di Carovana, il manoscritto ritrovato. L’Oriente attraverso gli occhi di un patriota milanese dimenticato: Felice De Vecchi.
Quasi due secoli fa, tra il 1841 e il 1842, un giovane ed avventuroso nobile milanese, Felice De Vecchi, affrontò un viaggio che lo portò ad inoltrarsi per due anni tra città e deserti dell’Oriente: dalla Turchia alla Persia, all’India, all’Egitto. L’Oriente si propone come un affascinante filo conduttore che scandisce la complessa vicenda di Felice De Vecchi: un viaggio verso l’Oriente, in Oriente e dall’Oriente, che percorre la storia di un artista, un patriota, che solo recenti studi hanno permesso finalmente di riscoprire.
Dopo 150 anni dalla sua morte, mentre le tracce della sua esistenza sono andate progressivamente disperdendosi, a Rho, tra le stanze della sua dimora padronale, il ritrovamento di un suo manoscritto consente finalmente di ridare memoria all’uomo e alla sua affascinante storia.
Felice De Vecchi (Milano 1816-1862), artista, patriota e viaggiatore milanese, ha vissuto durante quei delicati e vivaci anni che hanno preceduto e preparato l’unificazione italiana. Amico di personalità rilevanti quali Gabrio Casati, i fratelli Giovanni ed Emilio Visconti Venosta, Manfredo Camperio, Emilio Dandolo, compagno di viaggio dell’esploratore Gaetano Osculati, nonché allievo del celebre Francesco Hayez, Felice si è reso protagonista di una vicenda fatta di incontri ed impegno negli eventi che caratterizzarono quel periodo. Felice De Vecchi fu interprete di un’epoca ricca di fermento culturale e la sua testimonianza ci permette di avere una visione su un mondo lontano, ma dal quale trae senso la nostra storia.
Per Felice De Vecchi il viaggio in Oriente fu un’occasione per l’incontro e la conoscenza di mondi e popolazioni diverse, in un clima ancora lontano da quelle espressioni coloniali ed evoluzioniste che caratterizzeranno la seconda metà del XIX secolo. Le parole del nobile De Vecchi, ritrovate nel suo diario di viaggio, aprono a riflessioni sull’incontro tra culture, oggi più che mai attuali in prospettiva dell’Esposizione Universale del 2015 che sarà ospitata anche sul territorio rhodense.
La mostra di Villa Burba, allestita presso le sale delle Colonne e del Filatoio, si compone di un percorso espositivo che ripercorre le esperienze e gli incontri fatti da Felice De Vecchi nel suo viaggio in Oriente. Oltre agli originali del manoscritto del nobile De Vecchi, saranno esposte per la prima volta al pubblico anche due opere inedite del pittore Francesco Hayez. Si tratta di schizzi preparatori per la realizzazione del dipinto “Donne Veneziane” del 1853, presente nella collezione di Villa Carlotta a Tremezzo (Como).
La mostra ha avuto il patrocinio del Ministero dei beni culturali e del Turismo, di Regione Lombardia, di Provincia di Milano e di EXPO 2015.
I documenti esposti appartengono in gran parte all’archivio privato della Famiglia Bitto (proprietari del manoscritto), all’Archivio della Biblioteca Popolare di Rho e al Museo del Risorgimento di Milano.
L’inaugurazione della mostra si terrà il 5 ottobre alle 15.00 con il rituale taglio del nastro, seguirà l’apertura al pubblico con possibilità di effettuare visite guidate con la curatrice della mostra, Alice Bitto.
Alle 16.30 si terrà il convegno “L'esperienza di Felice De Vecchi tra Oriente, arte e Risorgimento” con interventi di:
Francesco Surdich, professore ordinario di storia delle esplorazioni geografiche presso l’Università degli Studi di Genova Viaggiatori nel Vicino Oriente della prima metà dell’ottocento
Stefano Allovio, professore associato di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Milano, Lo sguardo dell’Oriente e l’orientalismo
Anna Finocchi, già professoressa di storia dell’arte presso il Politecnico di Milano Felice De Vecchi artista milanese
Paola Pessina, Fondazione Comunitaria Nord Milano Al convegno farà seguito un rinfresco con una miscellanea di gusti e sapori della tradizione milanese e persiana: nel Giornale di carovana Felice De Vecchi racconta spesso delle esperienze legate al gusto dei cibi nuovi incontrati durante il suo viaggio.
Quasi due secoli fa, tra il 1841 e il 1842, un giovane ed avventuroso nobile milanese, Felice De Vecchi, affrontò un viaggio che lo portò ad inoltrarsi per due anni tra città e deserti dell’Oriente: dalla Turchia alla Persia, all’India, all’Egitto. L’Oriente si propone come un affascinante filo conduttore che scandisce la complessa vicenda di Felice De Vecchi: un viaggio verso l’Oriente, in Oriente e dall’Oriente, che percorre la storia di un artista, un patriota, che solo recenti studi hanno permesso finalmente di riscoprire.
Dopo 150 anni dalla sua morte, mentre le tracce della sua esistenza sono andate progressivamente disperdendosi, a Rho, tra le stanze della sua dimora padronale, il ritrovamento di un suo manoscritto consente finalmente di ridare memoria all’uomo e alla sua affascinante storia.
Felice De Vecchi (Milano 1816-1862), artista, patriota e viaggiatore milanese, ha vissuto durante quei delicati e vivaci anni che hanno preceduto e preparato l’unificazione italiana. Amico di personalità rilevanti quali Gabrio Casati, i fratelli Giovanni ed Emilio Visconti Venosta, Manfredo Camperio, Emilio Dandolo, compagno di viaggio dell’esploratore Gaetano Osculati, nonché allievo del celebre Francesco Hayez, Felice si è reso protagonista di una vicenda fatta di incontri ed impegno negli eventi che caratterizzarono quel periodo. Felice De Vecchi fu interprete di un’epoca ricca di fermento culturale e la sua testimonianza ci permette di avere una visione su un mondo lontano, ma dal quale trae senso la nostra storia.
Per Felice De Vecchi il viaggio in Oriente fu un’occasione per l’incontro e la conoscenza di mondi e popolazioni diverse, in un clima ancora lontano da quelle espressioni coloniali ed evoluzioniste che caratterizzeranno la seconda metà del XIX secolo. Le parole del nobile De Vecchi, ritrovate nel suo diario di viaggio, aprono a riflessioni sull’incontro tra culture, oggi più che mai attuali in prospettiva dell’Esposizione Universale del 2015 che sarà ospitata anche sul territorio rhodense.
La mostra di Villa Burba, allestita presso le sale delle Colonne e del Filatoio, si compone di un percorso espositivo che ripercorre le esperienze e gli incontri fatti da Felice De Vecchi nel suo viaggio in Oriente. Oltre agli originali del manoscritto del nobile De Vecchi, saranno esposte per la prima volta al pubblico anche due opere inedite del pittore Francesco Hayez. Si tratta di schizzi preparatori per la realizzazione del dipinto “Donne Veneziane” del 1853, presente nella collezione di Villa Carlotta a Tremezzo (Como).
La mostra ha avuto il patrocinio del Ministero dei beni culturali e del Turismo, di Regione Lombardia, di Provincia di Milano e di EXPO 2015.
I documenti esposti appartengono in gran parte all’archivio privato della Famiglia Bitto (proprietari del manoscritto), all’Archivio della Biblioteca Popolare di Rho e al Museo del Risorgimento di Milano.
L’inaugurazione della mostra si terrà il 5 ottobre alle 15.00 con il rituale taglio del nastro, seguirà l’apertura al pubblico con possibilità di effettuare visite guidate con la curatrice della mostra, Alice Bitto.
Alle 16.30 si terrà il convegno “L'esperienza di Felice De Vecchi tra Oriente, arte e Risorgimento” con interventi di:
Francesco Surdich, professore ordinario di storia delle esplorazioni geografiche presso l’Università degli Studi di Genova Viaggiatori nel Vicino Oriente della prima metà dell’ottocento
Stefano Allovio, professore associato di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Milano, Lo sguardo dell’Oriente e l’orientalismo
Anna Finocchi, già professoressa di storia dell’arte presso il Politecnico di Milano Felice De Vecchi artista milanese
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