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L'Agenda dell'Arte - In libreria
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Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
08/03/2022
• Claudio Strinati, Caravaggio e Vermeer. L’ombra e la luce. Einaudi
Da un lato la lotta ancestrale tra il chiarore e le tenebre. Dall’altro un senso di laica religiosità e di mistero inespresso. È un confronto del tutto inedito quello proposto dallo storico dell’arte Claudio Strinati nel suo ultimo libro: uno di fronte all’altro, due artisti dalla personalità dirompente, nati a distanza di sessant’anni e in contesti culturali molto diversi, che apparentemente non ebbero nulla in comune se non una prodigiosa attitudine a dipingere la luce. Tra i drammi a tinte forti di Caravaggio e il sereno equilibrio di Vermeer la distanza è enorme, eppure entrambi rappresentano le punte di diamante della pittura del loro tempo. Strinati si assume il rischio di accostarli in un libro chiaro e scorrevole, ricco di aneddoti e di gustosi inside negli ambienti dell’arte del Seicento. Sullo sfondo, il secolo della scienza e della conoscenza geografica, all’alba di quella modernità che fornisce gli strumenti leggere i neri profondi di Caravaggio e la luce soffusa di Vermeer.
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Claudio Strinati, Caravaggio e Vermeer. L’ombra e la luce. Einaudi Stile Libero
• Oliviero Toscani, Ne ho fatte di tutti i colori. Vita e fortuna di un situazionista. Edizioni La nave di Teseo
Fotografo sovversivo e irriverente, Oliviero Toscani ha rivoluzionato il mondo della moda e della pubblicità in oltre mezzo secolo di carriera. A ottant’anni appena compiuti, si racconta per la prima volta in un’autobiografia esplosiva come le sue invenzioni fotografiche. Dagli studi d’arte a Zurigo all’avventura da esordiente sfrontato negli States, tra i servizi per Harper’s Bazaar, i party con Andy Warhol, gli incontri con Muhammad Ali e altre celebrità, va in scena la storia divertente e piena di sorprese di un comunicatore nato, che già dalle prime campagne rompe ogni regola con una ventata di freschezza e qualche scandalo. Per arrivare infine alla comunicazione sociale innovativa di Colors e di Fabrica, alle provocazioni politiche e allo sguardo ostinatamente rivolto verso il futuro, con lo stile di un’autentica pop star.
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Oliviero Toscani, Ne ho fatte di tutti i colori. Vita e fortuna di un situazionista. Edizioni La nave di Teseo
• Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola. Franco Cosimo Panini Editore
Adagiato tra le colline dell’alto Lazio, il Palazzo Farnese di Caprarola rappresenta un gioiello di architettura e decorazione del tardo Rinascimento. Frutto del lavoro di grandi architetti e artisti come il Vignola, Antonio da Sangallo il Giovane, Taddeo e Federico Zuccari, Antonio Tempesta, Raffaellino da Reggio, Giovanni Antonio da Varese, in tempi recenti l’edificio è diventato famoso grazie al cinema, che l’ha spesso scelto per rappresentare i palazzi del Vaticano. Dalla poderosa e scenografica struttura pentagonale agli interni splendidamente affrescati, fino ai giardini - detti horti farnesiani come quelli posseduti dai Farnese sul Palatino a Roma - ogni dettaglio celebra la potenza e il prestigio del cardinale Alessandro (poi eletto papa con il nome di Paolo III) e della sua famiglia. Cuore delle decorazioni pittoriche ispirate dal poeta cinquecentesco Annibal Caro è la sontuosa Sala del Mappamondo, che per gli autori Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi diventa l’occasione per un viaggio negli intrecci tra arte e politica che caratterizzarono il Rinascimento. In sette capitoli il volume edito da Panini offre a lettore le chiavi per interpretare non solo un monumento straordinario, ma un intero fenomeno artistico e politico, che trova numerosi altri esempi in Italia e in Europa.
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Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola. Franco Cosimo Panini Editore
Leggi anche:
• Architettura, arte, potere: l'epopea dei Farnese va in scena a Parma
• A Milano una mostra diffusa per festeggiare gli 80 anni di Oliviero Toscani
Da un lato la lotta ancestrale tra il chiarore e le tenebre. Dall’altro un senso di laica religiosità e di mistero inespresso. È un confronto del tutto inedito quello proposto dallo storico dell’arte Claudio Strinati nel suo ultimo libro: uno di fronte all’altro, due artisti dalla personalità dirompente, nati a distanza di sessant’anni e in contesti culturali molto diversi, che apparentemente non ebbero nulla in comune se non una prodigiosa attitudine a dipingere la luce. Tra i drammi a tinte forti di Caravaggio e il sereno equilibrio di Vermeer la distanza è enorme, eppure entrambi rappresentano le punte di diamante della pittura del loro tempo. Strinati si assume il rischio di accostarli in un libro chiaro e scorrevole, ricco di aneddoti e di gustosi inside negli ambienti dell’arte del Seicento. Sullo sfondo, il secolo della scienza e della conoscenza geografica, all’alba di quella modernità che fornisce gli strumenti leggere i neri profondi di Caravaggio e la luce soffusa di Vermeer.
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Claudio Strinati, Caravaggio e Vermeer. L’ombra e la luce. Einaudi Stile Libero
• Oliviero Toscani, Ne ho fatte di tutti i colori. Vita e fortuna di un situazionista. Edizioni La nave di Teseo
Fotografo sovversivo e irriverente, Oliviero Toscani ha rivoluzionato il mondo della moda e della pubblicità in oltre mezzo secolo di carriera. A ottant’anni appena compiuti, si racconta per la prima volta in un’autobiografia esplosiva come le sue invenzioni fotografiche. Dagli studi d’arte a Zurigo all’avventura da esordiente sfrontato negli States, tra i servizi per Harper’s Bazaar, i party con Andy Warhol, gli incontri con Muhammad Ali e altre celebrità, va in scena la storia divertente e piena di sorprese di un comunicatore nato, che già dalle prime campagne rompe ogni regola con una ventata di freschezza e qualche scandalo. Per arrivare infine alla comunicazione sociale innovativa di Colors e di Fabrica, alle provocazioni politiche e allo sguardo ostinatamente rivolto verso il futuro, con lo stile di un’autentica pop star.
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Oliviero Toscani, Ne ho fatte di tutti i colori. Vita e fortuna di un situazionista. Edizioni La nave di Teseo
• Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola. Franco Cosimo Panini Editore
Adagiato tra le colline dell’alto Lazio, il Palazzo Farnese di Caprarola rappresenta un gioiello di architettura e decorazione del tardo Rinascimento. Frutto del lavoro di grandi architetti e artisti come il Vignola, Antonio da Sangallo il Giovane, Taddeo e Federico Zuccari, Antonio Tempesta, Raffaellino da Reggio, Giovanni Antonio da Varese, in tempi recenti l’edificio è diventato famoso grazie al cinema, che l’ha spesso scelto per rappresentare i palazzi del Vaticano. Dalla poderosa e scenografica struttura pentagonale agli interni splendidamente affrescati, fino ai giardini - detti horti farnesiani come quelli posseduti dai Farnese sul Palatino a Roma - ogni dettaglio celebra la potenza e il prestigio del cardinale Alessandro (poi eletto papa con il nome di Paolo III) e della sua famiglia. Cuore delle decorazioni pittoriche ispirate dal poeta cinquecentesco Annibal Caro è la sontuosa Sala del Mappamondo, che per gli autori Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi diventa l’occasione per un viaggio negli intrecci tra arte e politica che caratterizzarono il Rinascimento. In sette capitoli il volume edito da Panini offre a lettore le chiavi per interpretare non solo un monumento straordinario, ma un intero fenomeno artistico e politico, che trova numerosi altri esempi in Italia e in Europa.
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Alessandro Ricci e Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola. Franco Cosimo Panini Editore
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