La porpora romana

Ritratto del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga di Pierre Subleyras
24/11/2006
Nuovo appuntamento al Museo di Roma Palazzo Braschi con la mostra “La porpora romana. Ritrattistica cardinalizia dal Rinascimento al Novecento”.
Il percorso espositivo – che si svolge nella dimora che fu costruita alla fine del Settecento da papa Pio VI per il nipote Luigi Braschi Onesti - comprenderà oltre settanta opere tra dipinti, sculture e fotografie. Passeggiare per le sale di Palazzo Braschi sarà come intraprendere un viaggio ideale che ci permetterà di incontrare i ‘Principi’ dello Stato Vaticano dal Rinascimento ai nostri giorni. Conosceremo volti e sembianze di prestigiosi cardinali: Alessandro Farnese, ritratto nella splendida tavola attribuita a Raffaello e ora conservata al Museo di Capodimonte di Napoli; Leopoldo de’ Medici, che affida la sua immagine ad un esperto della ritrattistica seicentesca, Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, nel quadro proveniente dagli Uffizi; il cardinal Rospigliosi, dipinto a figura intera dalla raffinata mano di Giovanni Maria Morandi.
Alcune opere – oltre ad individuare con molta fedeltà l’immagine fisica - ci consentono anche di percepire le notevoli qualità intellettuali degli effigiati, spesso raffinati intenditori d’arte, bibliofili, collezionisti e mecenati: tra questi, il Ritratto di Silvio Valenti Gonzaga di Pierre Subleyras, o il Ritratto del cardinale Antonelli di Domenico Corvi; infine l’acuto e vivace cardinal Francisco Xavier De Zelada raffigurato nell’opera di Mengs e dei suoi collaboratori.
Attraverso questa ‘Galleria di Ritratti’ avremo l’occasione di ammirare la preziosità di sete e tessuti che ci ripropongono infinite variazioni di quel rosso “ponsò” caratteristico dell’abito liturgico cardinalizio. Lo troviamo nelle abbaglianti vesti porpora, spezzate dai raffinati merletti bianchi del rocchetto e dalla lussuosa mozzetta in candido ermellino del Ritratto del cardinal Clemente Argenvillieres di Pompeo Batoni. Queste contrastano con l’austero abito ‘piano’ del cardinal Corsini o col ‘dimesso’ abbigliamento del cardinal Gabriele Filippucci che aveva rinunciato alla carica e, quindi, ‘dismesso’ le vesti. Di colore delle vesti non c’è invece minimo accenno, nei bronzei riflessi degli indumenti di uno dei cardinali ‘senza nome’ di Giacomo Manzù, o nelle foto ritratto realizzate da Marco Delogu negli anni 1998-1999, che chiudono l’esposizione.
La Porpora Romana
Ritrattistica cardinalizia dal Rinascimento al Novecento
22 novembre 2006 – 25 febbraio 2007
Museo di Roma Palazzo Braschi
Piazza di San Pantaleo 10 – Roma
Orari martedì - domenica ore 9.00 - 19.00 La biglietteria chiude mezz’ora prima; lunedì chiuso
Biglietti intero 9 euro; ridotto 5.50 euro
Info tel. 06 82059127 (tutti i giorni 09.00 –19.30)
Il percorso espositivo – che si svolge nella dimora che fu costruita alla fine del Settecento da papa Pio VI per il nipote Luigi Braschi Onesti - comprenderà oltre settanta opere tra dipinti, sculture e fotografie. Passeggiare per le sale di Palazzo Braschi sarà come intraprendere un viaggio ideale che ci permetterà di incontrare i ‘Principi’ dello Stato Vaticano dal Rinascimento ai nostri giorni. Conosceremo volti e sembianze di prestigiosi cardinali: Alessandro Farnese, ritratto nella splendida tavola attribuita a Raffaello e ora conservata al Museo di Capodimonte di Napoli; Leopoldo de’ Medici, che affida la sua immagine ad un esperto della ritrattistica seicentesca, Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio, nel quadro proveniente dagli Uffizi; il cardinal Rospigliosi, dipinto a figura intera dalla raffinata mano di Giovanni Maria Morandi.
Alcune opere – oltre ad individuare con molta fedeltà l’immagine fisica - ci consentono anche di percepire le notevoli qualità intellettuali degli effigiati, spesso raffinati intenditori d’arte, bibliofili, collezionisti e mecenati: tra questi, il Ritratto di Silvio Valenti Gonzaga di Pierre Subleyras, o il Ritratto del cardinale Antonelli di Domenico Corvi; infine l’acuto e vivace cardinal Francisco Xavier De Zelada raffigurato nell’opera di Mengs e dei suoi collaboratori.
Attraverso questa ‘Galleria di Ritratti’ avremo l’occasione di ammirare la preziosità di sete e tessuti che ci ripropongono infinite variazioni di quel rosso “ponsò” caratteristico dell’abito liturgico cardinalizio. Lo troviamo nelle abbaglianti vesti porpora, spezzate dai raffinati merletti bianchi del rocchetto e dalla lussuosa mozzetta in candido ermellino del Ritratto del cardinal Clemente Argenvillieres di Pompeo Batoni. Queste contrastano con l’austero abito ‘piano’ del cardinal Corsini o col ‘dimesso’ abbigliamento del cardinal Gabriele Filippucci che aveva rinunciato alla carica e, quindi, ‘dismesso’ le vesti. Di colore delle vesti non c’è invece minimo accenno, nei bronzei riflessi degli indumenti di uno dei cardinali ‘senza nome’ di Giacomo Manzù, o nelle foto ritratto realizzate da Marco Delogu negli anni 1998-1999, che chiudono l’esposizione.
La Porpora Romana
Ritrattistica cardinalizia dal Rinascimento al Novecento
22 novembre 2006 – 25 febbraio 2007
Museo di Roma Palazzo Braschi
Piazza di San Pantaleo 10 – Roma
Orari martedì - domenica ore 9.00 - 19.00 La biglietteria chiude mezz’ora prima; lunedì chiuso
Biglietti intero 9 euro; ridotto 5.50 euro
Info tel. 06 82059127 (tutti i giorni 09.00 –19.30)
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