Sabato 22 e domenica 23 marzo
Da Palazzo Farnese alla Torre Libeskind, 750 luoghi da scoprire con le Giornate FAI di primavera

Roma, Palazzo Farnese, Galleria Carracci | Courtesy FAI
Samantha De Martin
11/03/2025
C’è Palazzo Farnese, perla del Cinquecento nel cuore di Roma, con la celeberrima Galleria dei Carracci, tra gli esiti più alti del Rinascimento. E c’è Palazzo del Collegio Romano, sede del Ministero della Cultura, pronto ad accogliere i visitatori nella sala a crociera della Biblioteca.
Sempre nella capitale aprirà i cancelli Palazzo della Valle costruito all’inizio del Cinquecento e ampliato nei secoli successivi, con raffinati dipinti e decorazioni nelle sale del piano nobile, come quelli della Sala Serpieri. Fuori città, a Monte Porzio Catone, Villa Mondragone sorveglia un parco di 18 ettari, ricordando momenti cruciali della storia della scienza.
Sono solo alcuni dei luoghi di meraviglia che spalancano le porte in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Sabato 22 e domenica 23 marzo torna infatti il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, giunto alla sua 33esima edizione, con l’apertura, a contributo libero, di 750 luoghi speciali in 400 città.
Quella di quest’anno sarà un’edizione particolarmente attesa, anche perché coincide con i 50 anni della Fondazione creata nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.
Organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari, l’appuntamento con la bellezza attraverserà anche quest’anno il territorio italiano, da nord a sud, svelando luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati, che riaprono temporaneamente le porte grazie anche a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del territorio.
Nella mappa italiana brillano borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri.

Milano, Palazzo Clerici, Galleria del Tiepolo | Foto: © Roberto Morelli | Courtesy FAI
“Da oggi e senza incertezza - ha detto Marco Magnifico, presidente FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano - anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea e affido dunque a questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane - che esse virtualmente rappresentano - l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno”.
A Milano Torre Libeskind, edificio progettato dall'architetto statunitense Daniel Libeskind e costruito tra il 2015 e il 2020, soprannominato “il Curvo” per via della sua forma e che con le torri Isozaki e Hadid completa il centro direzionale di CityLife, si potrà visitare accanto al settecentesco Palazzo Clerici, dal 1941 sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). La vera chicca è la splendida galleria affrescata nel 1741 da Giambattista Tiepolo, con arazzi del fiammingo Jan Leyniers II e la boiserie di Giuseppe Cavanna.
Ci spostiamo a Napoli. Custode dei caduti della Prima e Seconda Guerra mondiale, concepito in stile neo-egizio, il Mausoleo Schilizzi, fu commissionato nel 1880 all’illustre architetto Alfonso Guerra dal banchiere Matteo Schilizzi, una delle figure di spicco della belle époque napoletana. Sempre a Napoli anche Villa Rosebery, incastonata in un grande parco con giardino all’inglese e flora mediterranea, dal 1957 entrata a far parte della dotazione della Presidenza della Repubblica, sarà visitabile in occasione delle Giornate FAI.
Bacoli (Napoli), Faro di Capo Miseno | Foto: © Giovanni Formosa | Courtesy FAI
Gli appassionati dell’arte di Tiepolo non potranno lasciarsi sfuggire, a Venezia, la visita a Palazzo Labia, maestoso edificio barocco, celebre per gli affreschi di Giambattista dedicati alle storie di Antonio e Cleopatra, e per le quadrature trompe-l'oeil di Gerolamo Mengozzi Colonna. Anche l’Accademia di Belle Arti, tra le più antiche accademie italiane, presieduta per la prima volta da Giambattista Tiepolo, occupa oggi il complesso sansoviniano dell’ex-Ospedale degli Incurabili, integralmente restaurato. In occasione delle Giornate FAI si potrà anche accedere ai laboratori di Anatomia artistica.
Il weekend dedicato al patrimonio svelato proseguirà anche a Parma dove la Certosa di San Girolamo, nota per aver ispirato l’ambientazione del celebre romanzo di Stendhal, La Certosa di Parma, e di solito inaccessibile, aprirà le porte ai visitatori.
Se a Trieste saranno eccezionalmente visitabili i saloni di rappresentanza del Palazzo della Regione che affacciano su Piazza dell’Unità d’Italia, a Udine si entrerà nel seicentesco Palazzo Antonini Mangilli del Torso, sede del Centro Internazionale di Scienze Meccaniche, importante istituzione scientifica del Friuli, fondata nel 1968 per volontà di Luigi Sobrero.
Per gli amanti dell’archeologia Crotone svelerà i Mosaici del Parco Archeologico di Capo Colonna, sul promontorio che accoglieva il santuario Heraion Lakinion, tra i più noti della Magna Grecia. All’interno del Parco è presente un’importante area di età romana, il cui edificio pubblico più noto è il balneum, che sarà visitabile durante le Giornate FAI. Assieme a questo sarà accessibile per la prima volta al pubblico anche il mosaico dei delfini, venuto alla luce nel 1910 e riscoperto con gli scavi della Soprintendenza condotti nel 2003.

Torino, Palazzo Reale | Foto: © Blanco | Courtesy FAI
Palermo partecipa alle giornate FAI con Porta Nuova, tra i più rappresentativi esempi di architettura trionfale della città, edificata a ricordo della solenne entrata a Palermo dell’imperatore Carlo V, nel 1535. A Torino sarà invece eccezionalmente visitabile il sontuoso secondo piano di Palazzo Reale, occupato per intero dall’Appartamento del Principe, destinato ai principi ereditari e alle loro consorti, recentemente restaurato ricomponendo le scelte di Umberto II, ultimo re d’Italia.
In occasione delle Giornate FAI saranno numerosi anche gli itinerari “verdi”, come la passeggiata all’Acquedotto medievale di Gubbio (Perugia), lungo la Gola del Bottaccione fino alle mura urbiche, quella alla Pineta di Pineto (Teramo) - raggiungibile in occasione delle Giornate FAI anche con una biciclettata organizzata in collaborazione con FIAB - alle Cave del Prun a Negrar (Verona), monumentali cave di pietra attive da inizio XIII secolo a metà del XX secolo, o ai Calanchi di Alianello (Matera). Qui ad accogliere i partecipanti sarà un paesaggio “lunare”, caratterizzato da profondi solchi creati nel terreno argilloso dall'azione erosiva dell'acqua. Siamo ad Aliano (Matera), paese di confino di Carlo Levi che qui ambientò il libro "Cristo si è fermato a Eboli".
Sempre nella capitale aprirà i cancelli Palazzo della Valle costruito all’inizio del Cinquecento e ampliato nei secoli successivi, con raffinati dipinti e decorazioni nelle sale del piano nobile, come quelli della Sala Serpieri. Fuori città, a Monte Porzio Catone, Villa Mondragone sorveglia un parco di 18 ettari, ricordando momenti cruciali della storia della scienza.
Sono solo alcuni dei luoghi di meraviglia che spalancano le porte in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Sabato 22 e domenica 23 marzo torna infatti il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, giunto alla sua 33esima edizione, con l’apertura, a contributo libero, di 750 luoghi speciali in 400 città.
Quella di quest’anno sarà un’edizione particolarmente attesa, anche perché coincide con i 50 anni della Fondazione creata nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.
Organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari, l’appuntamento con la bellezza attraverserà anche quest’anno il territorio italiano, da nord a sud, svelando luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati, che riaprono temporaneamente le porte grazie anche a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del territorio.
Nella mappa italiana brillano borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri.

Milano, Palazzo Clerici, Galleria del Tiepolo | Foto: © Roberto Morelli | Courtesy FAI
“Da oggi e senza incertezza - ha detto Marco Magnifico, presidente FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano - anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea e affido dunque a questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane - che esse virtualmente rappresentano - l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno”.
A Milano Torre Libeskind, edificio progettato dall'architetto statunitense Daniel Libeskind e costruito tra il 2015 e il 2020, soprannominato “il Curvo” per via della sua forma e che con le torri Isozaki e Hadid completa il centro direzionale di CityLife, si potrà visitare accanto al settecentesco Palazzo Clerici, dal 1941 sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). La vera chicca è la splendida galleria affrescata nel 1741 da Giambattista Tiepolo, con arazzi del fiammingo Jan Leyniers II e la boiserie di Giuseppe Cavanna.
Ci spostiamo a Napoli. Custode dei caduti della Prima e Seconda Guerra mondiale, concepito in stile neo-egizio, il Mausoleo Schilizzi, fu commissionato nel 1880 all’illustre architetto Alfonso Guerra dal banchiere Matteo Schilizzi, una delle figure di spicco della belle époque napoletana. Sempre a Napoli anche Villa Rosebery, incastonata in un grande parco con giardino all’inglese e flora mediterranea, dal 1957 entrata a far parte della dotazione della Presidenza della Repubblica, sarà visitabile in occasione delle Giornate FAI.

Bacoli (Napoli), Faro di Capo Miseno | Foto: © Giovanni Formosa | Courtesy FAI
Gli appassionati dell’arte di Tiepolo non potranno lasciarsi sfuggire, a Venezia, la visita a Palazzo Labia, maestoso edificio barocco, celebre per gli affreschi di Giambattista dedicati alle storie di Antonio e Cleopatra, e per le quadrature trompe-l'oeil di Gerolamo Mengozzi Colonna. Anche l’Accademia di Belle Arti, tra le più antiche accademie italiane, presieduta per la prima volta da Giambattista Tiepolo, occupa oggi il complesso sansoviniano dell’ex-Ospedale degli Incurabili, integralmente restaurato. In occasione delle Giornate FAI si potrà anche accedere ai laboratori di Anatomia artistica.
Il weekend dedicato al patrimonio svelato proseguirà anche a Parma dove la Certosa di San Girolamo, nota per aver ispirato l’ambientazione del celebre romanzo di Stendhal, La Certosa di Parma, e di solito inaccessibile, aprirà le porte ai visitatori.
Se a Trieste saranno eccezionalmente visitabili i saloni di rappresentanza del Palazzo della Regione che affacciano su Piazza dell’Unità d’Italia, a Udine si entrerà nel seicentesco Palazzo Antonini Mangilli del Torso, sede del Centro Internazionale di Scienze Meccaniche, importante istituzione scientifica del Friuli, fondata nel 1968 per volontà di Luigi Sobrero.
Per gli amanti dell’archeologia Crotone svelerà i Mosaici del Parco Archeologico di Capo Colonna, sul promontorio che accoglieva il santuario Heraion Lakinion, tra i più noti della Magna Grecia. All’interno del Parco è presente un’importante area di età romana, il cui edificio pubblico più noto è il balneum, che sarà visitabile durante le Giornate FAI. Assieme a questo sarà accessibile per la prima volta al pubblico anche il mosaico dei delfini, venuto alla luce nel 1910 e riscoperto con gli scavi della Soprintendenza condotti nel 2003.

Torino, Palazzo Reale | Foto: © Blanco | Courtesy FAI
Palermo partecipa alle giornate FAI con Porta Nuova, tra i più rappresentativi esempi di architettura trionfale della città, edificata a ricordo della solenne entrata a Palermo dell’imperatore Carlo V, nel 1535. A Torino sarà invece eccezionalmente visitabile il sontuoso secondo piano di Palazzo Reale, occupato per intero dall’Appartamento del Principe, destinato ai principi ereditari e alle loro consorti, recentemente restaurato ricomponendo le scelte di Umberto II, ultimo re d’Italia.
In occasione delle Giornate FAI saranno numerosi anche gli itinerari “verdi”, come la passeggiata all’Acquedotto medievale di Gubbio (Perugia), lungo la Gola del Bottaccione fino alle mura urbiche, quella alla Pineta di Pineto (Teramo) - raggiungibile in occasione delle Giornate FAI anche con una biciclettata organizzata in collaborazione con FIAB - alle Cave del Prun a Negrar (Verona), monumentali cave di pietra attive da inizio XIII secolo a metà del XX secolo, o ai Calanchi di Alianello (Matera). Qui ad accogliere i partecipanti sarà un paesaggio “lunare”, caratterizzato da profondi solchi creati nel terreno argilloso dall'azione erosiva dell'acqua. Siamo ad Aliano (Matera), paese di confino di Carlo Levi che qui ambientò il libro "Cristo si è fermato a Eboli".
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Dal 15 febbraio al 29 giugno
Casorati incanta Milano con 100 capolavori
-
Venezia | Un anno all’insegna di mostre e valorizzazione
El Greco e Casanova nel 2025 dei Musei Civici di Venezia
-
Roma | A Roma dal 13 febbraio all’11 maggio
In volo con Brancusi alle Uccelliere Farnesiane
-
Firenze | Dal 27 marzo a Firenze
Caravaggio e il Novecento. A Villa Bardini la storia di una riscoperta
-
Roma | Dall’11 febbraio a Palazzo Bonaparte
Il grido interiore di Munch arriva a Roma
-
Dall’11 febbraio al 18 maggio a Villa Caffarelli
I capolavori della collezione Farnese riuniti in una grande mostra a Roma