Dal Romanticismo all’Informale

19 marzo - 23 luglio 2006 | Dipinto: Bambina ed insegnante
 

06/03/2006

A Ravenna, dal 19 marzo al 23 luglio, negli spazi della rinascimentale Loggetta Lombardesca, appuntamento con l’incantevole mostra "Turner Monet Pollock. Dal Romanticismo all’Informale. Omaggio a Francesco Arcangeli", evento nell’ambito della ricerca sui grandi temi della storia dell’arte moderna e contemporanea, ideale proseguimento e conclusione del ciclo iniziato con la mostra “Da Renoir a de Staël. Roberto Longhi e il moderno”. I nomi dei tre protagonisti, pietre miliari di una linea romantica dell'arte contemporanea, intoducono il percorso espositivo che va “Dal Romanticismo all’Informale”, secondo il titolo scelto per i due volumi pubblicati da Giulio Einaudi nel 1977, a tre anni dalla prematura scomparsa, e che raccoglievano buona parte degli scritti più significativi.

Si inizia dai romantici inglesi, in particolare Turner e Constable, per proseguire con figure fondamentali della pittura francese, Corot e Courbet, riferimento essenziale nell’Ottocento per un nuovo pensiero della ‘natura’ che Arcangeli ha analizzato nei suoi sviluppi moderni, e che “trova nell’impressionismo, nel pur diverso ruolo svolto da Cézanne, Renoir, Sisley e Monet, un passaggio decisivo”. Ed è soprattutto a Monet che Arcangeli ha dedicato scritti fondamentali, recuperandone pienamente l’ultima stagione. L’Ottocento italiano sarà poi rappresentato da alcuni nomi di primo piano, dai prodromi romantici di Fontanesi ai macchiaioli Fattori e Lega, a Segantini, altro artista che deve ad Arcangeli una sostanziale rivalutazione.

Klee, Soutine, Permeke, gli italiani Carrà, De Pisis e soprattutto Morandi, per il quale Arcangeli scrisse una straordinaria monografia (“il testo di gran lunga più denso e illuminante che sia uscito sul pittore”) tratteggiano invece l’evoluzione dell’arte della prima metà del Novecento. L’informale, protagonista della scena artistica internazionale dal secondo dopoguerra agli anni cinquanta, rappresentò per Arcangeli la condizione in cui arte ed esistenza risultavano inscindibili. Protagonisti furono: Wols, Fautrier, Dubuffet, de Staël, De Kooning, Kline e soprattutto Pollock (culmine del lavoro critico di Arcangeli “lungo un percorso modernamente romantico”), oltre agli italiani Burri, Leoncillo e agli ‘ultimi naturalisti’ Morlotti, Mandelli, Moreni, Vacchi, Bendini, Romiti.

“Turner Monet Pollock. Dal Romanticismo all’Informale.
Omaggio a Francesco Arcangeli”
19 marzo - 23 luglio 2006
MAR Museo d'Arte della città di Ravenna
Via di Roma 13 - 48100 Ravenna
Tel.: 0544 482017