Mariano Biazzi Alcàntara e Maria Cristina Cornelli. Viaggio in Oriente

Mariano Biazzi Alcàntara e Maria Cristina Cornelli. Viaggio in Oriente, Palazzo di Riserva, Parma

 

Dal 04 Aprile 2014 al 06 Aprile 2014

Parma

Luogo: Palazzo di Riserva

Indirizzo: via Melloni 4/a

Orari: venerdì 18-20; sabato 10-13 / 16-19.30; domenica 10-13 / 15-19.30

Telefono per informazioni: +39 0521 233727

E-Mail info: mariano.biazzialcantara@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.mariano-biazzialcantara.com


Sarà presentata a Parma dal 4 al 6 aprile 2014"Viaggio in Oriente", l'esposizione delle polaroids di Mariano Biazzi Alcàntara (Panama, 1967) e delle creazioni di Maria Cristina Cornelli (Parma, 1957).Cornice dell’evento, la suggestiva biblioteca di Palazzo di Riserva - storico edificio situato in via Melloni 4/a, in cui ha sede la Società Parmense di Lettura e Conversazione.
Dopo il successo della prima mostra congiunta nel 2013 - ”Preziosi contrasti”, in cui il bianco e nero degli scatti analogici della serie “Taccuini di Viaggio 1994-2000” faceva da contraltare all’esplosione di colore delle collane - il dialogo tra i lavori degli artisti continua e si rinnova.
A differenza del primo progetto, infatti, si potrà ammirare il risultato della ricerca più recente di Mariano Biazzi Alcàntara: i Japanscapes, una raccolta - esposta la scorsa estate presso l’Impossible Partner Store di Maranello - di frammenti urbani e scorci di vita ambientati in Giappone, catturati dalle istantanee delle inseparabili macchine Polaroid e, in alcuni casi, trasferite successivamente su carta con effetti estremamente pittorici.
Il “Viaggio in Oriente” prosegue con le creazioni di Maria Cristina Cornelli: collane e orecchini realizzati con ampio impiego, tra gli altri, di giada cinese, corniola e argento indiani, corallo bambù. La gamma cromatica spazia dal bianco al nero puri, passando per le tonalità calde del rosso-arancio e quelle fredde del verde-blu, alternando sapientemente forme sfaccettate e arrotondate, lavorazioni lisce e lucide a materiali porosi e opachi.
Pur nella diversità di linguaggio e sensibilità, l’estetica degli autori è caratterizzata dalla contaminazione e da un’ispirazione che necessita della manualità del gesto e del tempo della riflessione per tradursi in opera.
La mostra osserverà i seguenti orari: Venerdì 4 aprile dalle 18-20, sabato 5 aprile 10-13 / 16-19.30 e domenica 6 aprile dalle 10-13 / 15-19.30.

MARIANO BIAZZI ALCANTARA (Panama, 1967)
Architetto, vive e lavora a Cremona. Si è avvicinato alla fotografia da autodidatta, ispirato dalle opere dei grandi maestri, dedicandosi principalmente alla fotografia di architettura e al bianco e nero.
Da sempre devoto alla fotografia analogica, fortemente influenzato da artisti quali Rothko e Tápies, negli ultimi anni ha spostato la propria ricerca verso tecniche "pittoriche" che permettono di aggiungere segni grafici alle immagini fotografiche evitando l'uso di strumenti digitali o computerizzati, fino ad abbracciare il mondo della Polaroid e dell'instant art, individuando nelle tecniche di manipolazione e di image transfer i propri mezzi di espressione artistica.
Nel 2011 ha esposto a Milano in occasione di Iso600, festival della fotografia istantanea alla sua prima edizione, e nel 2012 presso la Galleria Frigerio Contemporary Art nell'ambito della sesta edizione del Milano PhotoFestival. A Parma ha presentato nel 2013 i Taccuini di viaggio 1994-2006.

MARIA CRISTINA CORNELLI (Parma, 1957)
Da sempre coltiva la passione per le gemme. Questa curiosità la porta, nel tempo, ad approfondire la conoscenza delle pietre dure.
Autodidatta, predilige le perle di qualsiasi colore, forma e dimensione e non teme la contaminazione di oro, argento e pietre preziose con materiali considerati meno nobili. La sua ricerca muove dal presupposto che tutto ciò che la natura offre è bello, dunque bisogna "lasciare che le pietre parlino da sole".
La personale ricerca di Maria Cristina tende, in ogni creazione, ad un effetto finale di armonia che traduca a livello visivo e tattile le emozioni che l'hanno ispirata.




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