Dall’8 settembre al 19 gennaio alla National Gallery of Art
Parigi 1874. A Washington una mostra ripercorre le origini dell’Impressionismo
Édouard Manet, The Railway, 1873, oil on canvas, 93.3 x 111.5 cm (36 3/4 x 43 7/8 in.) framed: 113 x 132.7 x 5.4 cm (44 1/2 x 52 1/4 x 2 1/8 in.), National Gallery of Art, Gift of Horace Havemeyer in memory of his mother, Louisine W. Havemeyer
Samantha De Martin
04/09/2024
Mondo - Il 15 aprile 1874 una mostra organizzata dalla Société anonyme des artistes peintres, sculpteurs et graveurs ("Società di pittori, scultori e incisori") inaugurava presso lo studio parigino del fotografo Nadar sul Boulevard des Capucines, destinata a rappresentare un rivoluzionario spartiacque nella storia dell’arte occidentale.
Si trattava di una risposta provocatoria alla mostra annuale ufficiale sponsorizzata dal governo, nota come Salon di Parigi. Nello studio di Nadar il pubblico veniva invitato a confrontarsi con opere di Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Berthe Morisot, Camille Pissarro, Alfred Sisley e Paul Cézanne conosciuti solo in seguito con il nome di “Impressionisti”.
A 150 anni da quella celebre esposizione, alla National Gallery of Art di Washington, la mostra intitolata Paris 1874: The Impressionist Moment - organizzata dalla National Gallery of Art di Washington e dal Musée d’Orsay di Parigi dove si è da poco conclusa - riunirà circa 125 capolavori, tra dipinti, stampe, sculture, fotografie, opere su carta che esplorano i diversi modi in cui gli artisti offrirono la loro risposta a una città che si stava risollevando dalla violenza della guerra e dagli sconvolgimenti politici e sociali.
Dall’8 settembre al 19 gennaio per illustrare ai visitatori di oggi cosa accadde esattamente nella primavera del 1874 a Parigi, le opere esposte alla prima mostra impressionista dialogheranno con i dipinti e le sculture esposti al Salon ufficiale del 1874. Questa giustapposizione senza precedenti aiuterà a comprendere lo shock visivo che i visitatori dovettero provare quando entrarono per la prima volta in contatto con le opere degli Impressionisti.
Berthe Morisot, The Cradle, 1872, oil on canvas framed: 80 x 71 cm (31 1/2 x 27 15/16 in.) unframed: 56 x 46.5 cm (22 1/16 x 18 5/16 in.) Musee d’Orsay, Paris, purchased 1930 Photo: © Musee d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
La mostra indagherà anche le circostanze che indussero oltre 30 artisti a sfidare il sistema ufficiale del Salon, con i suoi giudici, i premi e l’approvazione del governo, esponendo la loro arte in modo indipendente. All'epoca, la Francia stava cercando di risollevarsi dalla sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870-1871, dall'assedio di Parigi e dalla violenza della guerra civile. In seguito a queste crisi, gli artisti iniziarono a ripensare la loro arte esplorando nuove direzioni.
Agguerritissimi nel volere sfidare un sistema accademico che talvolta li rifiutava, Monet, Degas, Morisot, Pissarro e i loro colleghi si misero insieme come société anonyme coopérative, una "società cooperativa anonima" esponendo le loro opere nel cuore della città, nello studio di un fotografo. Scene di vita moderna e paesaggi en plein air affiancarono così per la prima volta dipinti, incisioni e sculture più convenzionali, espressione del desiderio comune di perseguire l'arte senza i vincoli dell'ordine costituito. Ordine che sarà evocato in mostra da una selezione di dipinti e sculture del Salon ufficiale, tenutosi nel Palais de l'Industrie, evento annuale che presentava dipinti mitologici, religiosi e storici realizzati con cura meticolosa, che ricevevano l'approvazione del governo e degli accademici. I confronti tra la prima mostra impressionista e il Salon restituiranno al pubblico una nuova visione dei contrasti artistici dell'epoca. Ma soprattutto visitando la mostra il pubblico cercherà di trovare risposta a una domanda: che cos’è che rende un’opera impressionista? Cosa la rende così diversa dalle altre? Sono le stesse domande che indussero il critico Louis Leroy a coniare il termine "impressionista" (originariamente inteso in modo sarcastico) che arrivò a descrivere un movimento artistico che avrebbe rimodellato la nostra comprensione dell'arte moderna.
Auguste Renoir, The Theater Box, 1874, oil on canvas framed: 106.6 x 91 x 12.3 cm (41 15/16 x 35 13/16 x 4 13/16 in.) original canvas: 80 x 63.5 cm (31 1/2 x 25 in.) The Courtauld, London (Samuel Courtauld Trust) Photo © The Courtauld
Paris 1874: The Impressionist Moment offre un'opportunità unica per esplorare le origini di uno dei movimenti più popolari e noti dell'arte occidentale - spiega Kaywin Feldman, direttore della National Gallery of Art -. Siamo lieti di collaborare con il Musée d'Orsay per condividere questa affascinante storia con il nostro pubblico americano".
Il percorso espositivo includerà molte opere che furono esposte nello studio di Nadar, nonché dipinti e sculture di artisti come Jean-Léon Gérôme e Antonin Mercié, celebrati al Salon di quell'anno. La Parigi moderna, con le sue strade e i suoi viali di nuova costruzione, i luoghi di intrattenimento e gli spettacoli, sarà invece evocata anche attraverso opere di Renoir, Degas, Monet, Eva Gonzalès ed Édouard Manet, esposte alla prima mostra impressionista o presentate al Salon. Non mancheranno lavori di artisti impressionisti e del Salon meno noti, alcuni dei quali recentemente riscoperti ed esposti per la prima volta in questo contesto. Ospite immancabile Impression, soleil levant di Monet, pietra miliare nella storia e nello sviluppo del movimento.
Si trattava di una risposta provocatoria alla mostra annuale ufficiale sponsorizzata dal governo, nota come Salon di Parigi. Nello studio di Nadar il pubblico veniva invitato a confrontarsi con opere di Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Berthe Morisot, Camille Pissarro, Alfred Sisley e Paul Cézanne conosciuti solo in seguito con il nome di “Impressionisti”.
A 150 anni da quella celebre esposizione, alla National Gallery of Art di Washington, la mostra intitolata Paris 1874: The Impressionist Moment - organizzata dalla National Gallery of Art di Washington e dal Musée d’Orsay di Parigi dove si è da poco conclusa - riunirà circa 125 capolavori, tra dipinti, stampe, sculture, fotografie, opere su carta che esplorano i diversi modi in cui gli artisti offrirono la loro risposta a una città che si stava risollevando dalla violenza della guerra e dagli sconvolgimenti politici e sociali.
Dall’8 settembre al 19 gennaio per illustrare ai visitatori di oggi cosa accadde esattamente nella primavera del 1874 a Parigi, le opere esposte alla prima mostra impressionista dialogheranno con i dipinti e le sculture esposti al Salon ufficiale del 1874. Questa giustapposizione senza precedenti aiuterà a comprendere lo shock visivo che i visitatori dovettero provare quando entrarono per la prima volta in contatto con le opere degli Impressionisti.
Berthe Morisot, The Cradle, 1872, oil on canvas framed: 80 x 71 cm (31 1/2 x 27 15/16 in.) unframed: 56 x 46.5 cm (22 1/16 x 18 5/16 in.) Musee d’Orsay, Paris, purchased 1930 Photo: © Musee d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt
La mostra indagherà anche le circostanze che indussero oltre 30 artisti a sfidare il sistema ufficiale del Salon, con i suoi giudici, i premi e l’approvazione del governo, esponendo la loro arte in modo indipendente. All'epoca, la Francia stava cercando di risollevarsi dalla sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870-1871, dall'assedio di Parigi e dalla violenza della guerra civile. In seguito a queste crisi, gli artisti iniziarono a ripensare la loro arte esplorando nuove direzioni.
Agguerritissimi nel volere sfidare un sistema accademico che talvolta li rifiutava, Monet, Degas, Morisot, Pissarro e i loro colleghi si misero insieme come société anonyme coopérative, una "società cooperativa anonima" esponendo le loro opere nel cuore della città, nello studio di un fotografo. Scene di vita moderna e paesaggi en plein air affiancarono così per la prima volta dipinti, incisioni e sculture più convenzionali, espressione del desiderio comune di perseguire l'arte senza i vincoli dell'ordine costituito. Ordine che sarà evocato in mostra da una selezione di dipinti e sculture del Salon ufficiale, tenutosi nel Palais de l'Industrie, evento annuale che presentava dipinti mitologici, religiosi e storici realizzati con cura meticolosa, che ricevevano l'approvazione del governo e degli accademici. I confronti tra la prima mostra impressionista e il Salon restituiranno al pubblico una nuova visione dei contrasti artistici dell'epoca. Ma soprattutto visitando la mostra il pubblico cercherà di trovare risposta a una domanda: che cos’è che rende un’opera impressionista? Cosa la rende così diversa dalle altre? Sono le stesse domande che indussero il critico Louis Leroy a coniare il termine "impressionista" (originariamente inteso in modo sarcastico) che arrivò a descrivere un movimento artistico che avrebbe rimodellato la nostra comprensione dell'arte moderna.
Auguste Renoir, The Theater Box, 1874, oil on canvas framed: 106.6 x 91 x 12.3 cm (41 15/16 x 35 13/16 x 4 13/16 in.) original canvas: 80 x 63.5 cm (31 1/2 x 25 in.) The Courtauld, London (Samuel Courtauld Trust) Photo © The Courtauld
Paris 1874: The Impressionist Moment offre un'opportunità unica per esplorare le origini di uno dei movimenti più popolari e noti dell'arte occidentale - spiega Kaywin Feldman, direttore della National Gallery of Art -. Siamo lieti di collaborare con il Musée d'Orsay per condividere questa affascinante storia con il nostro pubblico americano".
Il percorso espositivo includerà molte opere che furono esposte nello studio di Nadar, nonché dipinti e sculture di artisti come Jean-Léon Gérôme e Antonin Mercié, celebrati al Salon di quell'anno. La Parigi moderna, con le sue strade e i suoi viali di nuova costruzione, i luoghi di intrattenimento e gli spettacoli, sarà invece evocata anche attraverso opere di Renoir, Degas, Monet, Eva Gonzalès ed Édouard Manet, esposte alla prima mostra impressionista o presentate al Salon. Non mancheranno lavori di artisti impressionisti e del Salon meno noti, alcuni dei quali recentemente riscoperti ed esposti per la prima volta in questo contesto. Ospite immancabile Impression, soleil levant di Monet, pietra miliare nella storia e nello sviluppo del movimento.
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