Dal 15 luglio al 5 novembre al Centro Culturale Candiani
Mestre omaggia la Pop Art
Andy Warhol, Campbell's Soup Cans, 1962. Serigrafia su tela, 41 x 51 cm. Venezia, Ca'Pesaro, Galleria Internazionale d'Arte Moderna
Samantha De Martin
12/07/2017
Venezia - Mestre assapora la colorata frenesia dei mitici anni Sessanta attraverso le dissacranti, ironiche voci degli illustri interpreti della Pop Art. Oltre quaranta capolavori provenienti dal vitale universo che ha dato vita a uno dei movimenti più noti e persistenti nell'immaginario di tutto il Novecento, riempiranno le sale del Centro Culturale Candiani con i colori dei grandi maestri.
La mostra Attorno alla Pop Art nella Sonnabend Collection ripercorre, infatti, dal 15 luglio al 5 novembre,attraverso un nucleo di opere - dal 2012 in deposito a lungo termine presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro e provenienti dalla straordinaria collezione di una delle più grandi e influenti scopritrici di talenti artistici della seconda metà del Novecento - la storia di un periodo artisticamente intenso.
L'iconica serie delle Campbell's Soup Cans o le Nine Jackies di AndyWarhol- che firma anche il ritratto di Ileana Sonnabend, che apre l'esposizione - dialogano con il celebre Hot Dog di Roy Lichtenstein e con i Combine Paintings di Rauschenberg.
I linguaggi pop a stelle e strisce incontrano le tele degli artisti europei - da Pistoletto a Christo, da Arman a Mario Schifano - e dei rappresentanti della generazione successiva, come Haim Steinbach e Jeff Koons, che guardano alla Pop Art con un approccio concettuale.
La mostra è soprattutto un'occasione per ripercorrere la storia della raccolta Sonnabend, una delle più affascinanti vicende collezionistiche del XX secolo. L'obiettivo di Ileana e del suo compagno Michael Sonnabend, nell'aprire, in quel lontano 1962, la loro galleria a Parigi, era stato infatti quello di presentare al pubblico europeo i giovani artisti americani.
Dal lavoro di Jasper Johns e Robert Rauschenberg prese, pertanto, avvio una nuova generazione di autori come Warhol, Lichtenstein, Oldenburg, tutti presentati nella galleria parigina.
Quello di Mestre, che rappresenta il terzo appuntamento del progetto Cortocircuito. Dialogo tra i secoli, inaugurato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, si inserisce nel ciclo di eventi che la Fondazione ha presentato in occasione della 57esima Biennale.
Leggi anche:
• La via italiana alla Pop Art
• Murakami e la Pop Art made in Japan in mostra a Capri
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L'iconica serie delle Campbell's Soup Cans o le Nine Jackies di AndyWarhol- che firma anche il ritratto di Ileana Sonnabend, che apre l'esposizione - dialogano con il celebre Hot Dog di Roy Lichtenstein e con i Combine Paintings di Rauschenberg.
I linguaggi pop a stelle e strisce incontrano le tele degli artisti europei - da Pistoletto a Christo, da Arman a Mario Schifano - e dei rappresentanti della generazione successiva, come Haim Steinbach e Jeff Koons, che guardano alla Pop Art con un approccio concettuale.
La mostra è soprattutto un'occasione per ripercorrere la storia della raccolta Sonnabend, una delle più affascinanti vicende collezionistiche del XX secolo. L'obiettivo di Ileana e del suo compagno Michael Sonnabend, nell'aprire, in quel lontano 1962, la loro galleria a Parigi, era stato infatti quello di presentare al pubblico europeo i giovani artisti americani.
Dal lavoro di Jasper Johns e Robert Rauschenberg prese, pertanto, avvio una nuova generazione di autori come Warhol, Lichtenstein, Oldenburg, tutti presentati nella galleria parigina.
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