Dal 7 marzo al 1° luglio al Musée du Luxembourg
Parigi celebra i 500 anni di Tintoretto
 
										
										 
										
										
																		
																									Tintoretto, Giuditta e Oloferne, Museo Nacional del Prado
															
							Francesca Grego
07/03/2018
							Mondo -  Manca poco all’importante ricorrenza dei 500 anni dalla nascita di Tintoretto (1519-1594). Dopo Colonia, anche Parigi si unisce al ricco programma culturale che nel biennio appena iniziato vedrà il pittore veneziano protagonista di grandi mostre dalla Laguna agli Stati Uniti.
  
Apre i battenti oggi al Musée du Luxembourg Tintoret. Naissance d’un genie (Tintoretto. La nascita di un genio), per raccontare i primi 15 anni della vita artistica di Jacopo Robusti, figlio di un tintore di seta, ma dotato di talento artistico e ambizione fin dalla più tenera età, al punto da essere a capo di una propria bottega a soli 19 anni.
Frutto della collaborazione tra il Wallraf-Richartz-Museum di Colonia, la Fondation Corboud e la Réunion des musées nationaux – Grand Palais, il progetto espositivo spazia dalla pittura religiosa ai dipinti profani, da progetti complessi e accurati a disegni e bozzetti, dai ritratti dei potenti a quelli degli amici, evidenziando la varietà degli interessi e delle abilità di un artista dalle anime molteplici.
Tra l’Adorazione dei Magi del Prado, dipinta a 20 anni e in assoluto la prima opera attribuitagli con certezza, e La principessa, San Giorgio e San Luigi, in prestito dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, si dispongono La Conversione di San Paolo della National Gallery di Washington, Giove e Semele della Galleria Estense di Modena e il famosissimo Autoritratto del 1547, vanto del Philadelphia Museum of Art.
  
Sullo sfondo, la Venezia del Cinquecento, una città sempre più cosmopolita che imprime il proprio marchio sul giovane pittore, per ricevere presto in cambio opere portatrici di uno stile inedito, in cui l’uso drammatico della prospettiva e della luce anticipa i fasti del Barocco. Lo spirito audace di Tintoretto rinnova ancora una volta l’arte della Serenissima, innestando sulla luminosa tradizione pittorica locale le influenze di altre scuole della Penisola, come quella tosco-romana di Michelangelo e Raffaello.
Di lui Giorgio Vasari scrisse: “fu stravagante, capriccioso, presto e risoluto. Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura”.
  
Tintoretto. La nascita di un genio sarà in calendario al Musée du Luxembourg fino al 1° luglio. Per chi desiderasse saperne di più prima di volare a Parigi, il curatore Roland Krischel parlerà dell’artista e del progetto espositivo il 15 marzo a Venezia, presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani a Palazzo Barbarigo della Terrazza.
  
Leggi anche:
• Tutti pronti per Tintoretto 500
• Venezia celebra Tintoretto
• Venezia, città in festa per Tintoretto
• Il giovane Tintoretto
• La Venezia di Tintoretto
• L'omaggio di Venezia a Tintoretto per i 500 anni dalla nascita
						
					Apre i battenti oggi al Musée du Luxembourg Tintoret. Naissance d’un genie (Tintoretto. La nascita di un genio), per raccontare i primi 15 anni della vita artistica di Jacopo Robusti, figlio di un tintore di seta, ma dotato di talento artistico e ambizione fin dalla più tenera età, al punto da essere a capo di una propria bottega a soli 19 anni.
Frutto della collaborazione tra il Wallraf-Richartz-Museum di Colonia, la Fondation Corboud e la Réunion des musées nationaux – Grand Palais, il progetto espositivo spazia dalla pittura religiosa ai dipinti profani, da progetti complessi e accurati a disegni e bozzetti, dai ritratti dei potenti a quelli degli amici, evidenziando la varietà degli interessi e delle abilità di un artista dalle anime molteplici.
Tra l’Adorazione dei Magi del Prado, dipinta a 20 anni e in assoluto la prima opera attribuitagli con certezza, e La principessa, San Giorgio e San Luigi, in prestito dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, si dispongono La Conversione di San Paolo della National Gallery di Washington, Giove e Semele della Galleria Estense di Modena e il famosissimo Autoritratto del 1547, vanto del Philadelphia Museum of Art.
Sullo sfondo, la Venezia del Cinquecento, una città sempre più cosmopolita che imprime il proprio marchio sul giovane pittore, per ricevere presto in cambio opere portatrici di uno stile inedito, in cui l’uso drammatico della prospettiva e della luce anticipa i fasti del Barocco. Lo spirito audace di Tintoretto rinnova ancora una volta l’arte della Serenissima, innestando sulla luminosa tradizione pittorica locale le influenze di altre scuole della Penisola, come quella tosco-romana di Michelangelo e Raffaello.
Di lui Giorgio Vasari scrisse: “fu stravagante, capriccioso, presto e risoluto. Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura”.
Tintoretto. La nascita di un genio sarà in calendario al Musée du Luxembourg fino al 1° luglio. Per chi desiderasse saperne di più prima di volare a Parigi, il curatore Roland Krischel parlerà dell’artista e del progetto espositivo il 15 marzo a Venezia, presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani a Palazzo Barbarigo della Terrazza.
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