Matteo Pagnoni. Rarefazioni
![Matteo Pagnoni. Rarefazioni, Spazio Meno Male, Bologna Matteo Pagnoni. Rarefazioni, Spazio Meno Male, Bologna](http://www.arte.it/foto/600x450/8c/20904-pagani.jpg)
Matteo Pagnoni. Rarefazioni, Spazio Meno Male, Bologna
Dal 22 Marzo 2014 al 23 Marzo 2014
Bologna
Luogo: Spazio Meno Male
Indirizzo: via De Pepoli 1
Orari: 15-23
Curatori: tamèr
Enti promotori:
- tamèr
- Associazione Meno Male
Telefono per informazioni: +39 349 0886389
E-Mail info: tamer.bologna@gmail.com
Sito ufficiale: http://tamerbologna.wordpress.com/
Una centrifuga di visione.
Uno dei timori che affligge chi produce e chi usufruisce abitualmente di cultura in generale è lo scadere nella banalità. Sì, quella delle forme già viste, quella dei paesaggi spettacolari e ritriti di Focus, quella delle performance fin troppo spremute e tautologiche, quella del cine-panettone che si ripropone ogni anno da quando ne ho memoria.
L’operazione artistica però, avendo sorpassato le seconde Avanguardie del Novecento è anche troppo consapevole che ogni tentativo di invenzione del Nuovo è destinato tragicamente a fallire, tutto è già stato inventato, tutto visto, tutto vissuto. L’arte, però, sopravvive e vive reinterpretando, mixando i linguaggi; compone miscele inedite per la nuova cultura del visivo.
Così, Matteo Pagnoni, usa la fotografia per costruire frattali dove le forme naturali diventano caleidoscopici paesaggi, dove lo straniamento entra nella logica del naturalismo e gioca con il fitomorfismo delle composizioni naturali.
Il paesaggio di Pagnoni non è mai scontato, brucia le superfici di ombre e riempie lo spazio di luce, che grazie all’ordine naturale, veicolato dalla luce stessa, forma geometrie inedite.
L’equazione matematica della lente fotografica scommette la vittoria sulle forme che, distinte e orgogliose, compongono un landscape naturale che non demorde e, al contrario, si vivifica.
Il concetto dell’orizzonte si vanifica, i punti focali si perdono, le griglie compositive si creano come a incasellare una natura, che in bianco e nero, esplode nella sua forza e eleganza.
Michela Malisardi
Matteo Pagnoni Nato a Cento (FE) nel1987, vive a Castello d'Argile (BO). Appassionato di natura, si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali presso l'Università di Bologna. Da sempre porta sempre con sé nei suoi viaggi una macchina fotografica per immortalare qualsiasi animale o paesaggio potesse emozionarlo. Solamente da qualche anno si dedica concretamente alla fotografia naturalistica. Sede dell'evento: SPAZIO MENOMALE (Bologna) Inaugurazione: 22 marzo 2014 Spazio Espositivo: SPAZIO MENOMALE - via De’ Pepoli 1, 40125 - Bologna. http://www.exibart.com/profilo/sedev2.asp?idelemento=24137 In collaborazione con Temporary Shock: http://temporaryshock.wordpress.com/ Genere: personale di fotografia Orari: dalle 15.00 alle 22.00 Orario del vernissage: ore 17.00 Ingresso gratuito. Patrocini: Ass. Culturale tamèr, Ass. Culturale Menomale, Collettivo TM15, Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'B. Cascella', Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'P. Occhi', M27 Gallery, Galleria del Carbone, polis_artika. Curatori: Ass. Culturale tamèr. Artisti: Matteo Pagnoni "Matteo Pagnoni, usa la fotografia per costruire frattali dove le forme naturali diventano caleidoscopici paesaggi, dove lo straniamento entra nella logica del naturalismo e gioca con il fitomorfismo delle composizioni naturali. Il paesaggio di Pagnoni non è mai scontato, brucia le superfici di ombre e riempie lo spazio di luce, che grazie all’ordine naturale, veicolato dalla luce stessa, forma geometrie inedite. L’equazione matematica della lente fotografica scommette la vittoria sulle forme che, distinte e orgogliose, compongono un landscape naturale che non demorde e, al contrario, si vivifica. Il concetto dell’orizzonte si vanifica, i punti focali si perdono, le griglie compositive si creano come a incasellare una natura, che in bianco e nero, esplode nella sua forza e eleganza." Testo di Michela Malisardi
Uno dei timori che affligge chi produce e chi usufruisce abitualmente di cultura in generale è lo scadere nella banalità. Sì, quella delle forme già viste, quella dei paesaggi spettacolari e ritriti di Focus, quella delle performance fin troppo spremute e tautologiche, quella del cine-panettone che si ripropone ogni anno da quando ne ho memoria.
L’operazione artistica però, avendo sorpassato le seconde Avanguardie del Novecento è anche troppo consapevole che ogni tentativo di invenzione del Nuovo è destinato tragicamente a fallire, tutto è già stato inventato, tutto visto, tutto vissuto. L’arte, però, sopravvive e vive reinterpretando, mixando i linguaggi; compone miscele inedite per la nuova cultura del visivo.
Così, Matteo Pagnoni, usa la fotografia per costruire frattali dove le forme naturali diventano caleidoscopici paesaggi, dove lo straniamento entra nella logica del naturalismo e gioca con il fitomorfismo delle composizioni naturali.
Il paesaggio di Pagnoni non è mai scontato, brucia le superfici di ombre e riempie lo spazio di luce, che grazie all’ordine naturale, veicolato dalla luce stessa, forma geometrie inedite.
L’equazione matematica della lente fotografica scommette la vittoria sulle forme che, distinte e orgogliose, compongono un landscape naturale che non demorde e, al contrario, si vivifica.
Il concetto dell’orizzonte si vanifica, i punti focali si perdono, le griglie compositive si creano come a incasellare una natura, che in bianco e nero, esplode nella sua forza e eleganza.
Michela Malisardi
Matteo Pagnoni Nato a Cento (FE) nel1987, vive a Castello d'Argile (BO). Appassionato di natura, si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali presso l'Università di Bologna. Da sempre porta sempre con sé nei suoi viaggi una macchina fotografica per immortalare qualsiasi animale o paesaggio potesse emozionarlo. Solamente da qualche anno si dedica concretamente alla fotografia naturalistica. Sede dell'evento: SPAZIO MENOMALE (Bologna) Inaugurazione: 22 marzo 2014 Spazio Espositivo: SPAZIO MENOMALE - via De’ Pepoli 1, 40125 - Bologna. http://www.exibart.com/profilo/sedev2.asp?idelemento=24137 In collaborazione con Temporary Shock: http://temporaryshock.wordpress.com/ Genere: personale di fotografia Orari: dalle 15.00 alle 22.00 Orario del vernissage: ore 17.00 Ingresso gratuito. Patrocini: Ass. Culturale tamèr, Ass. Culturale Menomale, Collettivo TM15, Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'B. Cascella', Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'P. Occhi', M27 Gallery, Galleria del Carbone, polis_artika. Curatori: Ass. Culturale tamèr. Artisti: Matteo Pagnoni "Matteo Pagnoni, usa la fotografia per costruire frattali dove le forme naturali diventano caleidoscopici paesaggi, dove lo straniamento entra nella logica del naturalismo e gioca con il fitomorfismo delle composizioni naturali. Il paesaggio di Pagnoni non è mai scontato, brucia le superfici di ombre e riempie lo spazio di luce, che grazie all’ordine naturale, veicolato dalla luce stessa, forma geometrie inedite. L’equazione matematica della lente fotografica scommette la vittoria sulle forme che, distinte e orgogliose, compongono un landscape naturale che non demorde e, al contrario, si vivifica. Il concetto dell’orizzonte si vanifica, i punti focali si perdono, le griglie compositive si creano come a incasellare una natura, che in bianco e nero, esplode nella sua forza e eleganza." Testo di Michela Malisardi
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