Speculating on the blue

Flaka Haliti, I see a face. Do you see a face. #02, 2014. Digital photograph, edited, mounted on PVC-Forex board, 85 x 100 cm. Courtesy of the Artist
Dal 09 Maggio 2015 al 22 Novembre 2015
Venezia
Luogo: Biennale Arsenale Artiglierie / Pad. Kosovo
Indirizzo: Campo della Tana 2195/S
Curatori: Nicolaus Schafhausen
Enti promotori:
- Ministry of Culture
- Youth and Sports of the Republic of Kosovo
Per la sua mostra personale presso il Padiglione del Kosovo Flaka Haliti ha concepito l’installazione site-specific Speculare sul Blu riflettendo sul significato dei confini geografici, della democrazia, della libertà e della mobilità. Gli scheletri simili ad oggetti di barriera che determinano lo spazio espositivo sono un riferimento all’estetica dei muri di cemento erette tra diverse nazioni e regioni come materializzazione di conflitto.
L’installazione di Haliti mira alla de-militarizzazione e de-contestualizzazione di questo regime estetico incarnato, evidenziando le colonne fino alla loro essenza materiale, confrontandole con elementi che si rendono per natura resistente alla stessa idea di confini. In questo scenario, l’orizzonte e il fondo pittorico blu creano un’immagine che si contrappone all’idea di confine e fungono da strumento per sviluppare nuovi punti di vista. L’interazione degli elementi e le diverse immagini che si generano fanno parte della modalità adottata dall’artista per creare uno spazio intermedio che permette agli spettatori che si confrontano con il suo lavoro un’esperienza soggettiva. Il suo approccio consiste nel ricontestualizzare le politiche globali attraverso la disconnessione dal loro regime di apparenza. La metafora dell’orizzonte, insieme emblema di una possibilità ed enigma dei nostri limiti, è intessuto nelle trame del nostro presente come del nostro passato. Intervenendo sul significato universale di questa metafora, l’artista rimuove l’economia dell’immagine dell’orizzonte da qualsiasi specifico contesto spazio-temporale e riflette sulla sua validità come verità eterna. Con Speculare sul Blue, Flaka Haliti pone l’osservatore in uno spazio intermedio che oscilla tra l’espansione e il confinamento, la vicinanza e la distanza; uno spazio che apre simultaneamente molteplici dimensioni temporali e che, come risultato, è esperito come un’opera di costante attualizzazione.
Flaka Haliti (nata nel 1982 a Prishtina, Kosovo), vive a Monaco.
Le sue mostre più recenti includono quelle a Ludlow 38, New York (2015); Kosovo National Gallery, Prishtina (2014); mumok, Vienna (2014); October Salon, Belgrade (2013); MMK-Zollamt, Museum of Modern Art, Frankfurt am Main (2013); ZKM, Karlsruhe (2012); and MUSAC, Castilla y León (2012). Ha ricevuto un B.A. alla Faculty of Arts Prishtina University in 2006, ha studiato Freie Bildende Kunst at the Städelschule, Frankfurt am Main, e attualmente sta preparando un PhD in Practice Program presso l’Academy of Fine Arts, Vienna. Ha ricevuto di recente Ars Viva Preis 2015.
Vedi anche:
Fino all'ultimo gessetto
L’installazione di Haliti mira alla de-militarizzazione e de-contestualizzazione di questo regime estetico incarnato, evidenziando le colonne fino alla loro essenza materiale, confrontandole con elementi che si rendono per natura resistente alla stessa idea di confini. In questo scenario, l’orizzonte e il fondo pittorico blu creano un’immagine che si contrappone all’idea di confine e fungono da strumento per sviluppare nuovi punti di vista. L’interazione degli elementi e le diverse immagini che si generano fanno parte della modalità adottata dall’artista per creare uno spazio intermedio che permette agli spettatori che si confrontano con il suo lavoro un’esperienza soggettiva. Il suo approccio consiste nel ricontestualizzare le politiche globali attraverso la disconnessione dal loro regime di apparenza. La metafora dell’orizzonte, insieme emblema di una possibilità ed enigma dei nostri limiti, è intessuto nelle trame del nostro presente come del nostro passato. Intervenendo sul significato universale di questa metafora, l’artista rimuove l’economia dell’immagine dell’orizzonte da qualsiasi specifico contesto spazio-temporale e riflette sulla sua validità come verità eterna. Con Speculare sul Blue, Flaka Haliti pone l’osservatore in uno spazio intermedio che oscilla tra l’espansione e il confinamento, la vicinanza e la distanza; uno spazio che apre simultaneamente molteplici dimensioni temporali e che, come risultato, è esperito come un’opera di costante attualizzazione.
Flaka Haliti (nata nel 1982 a Prishtina, Kosovo), vive a Monaco.
Le sue mostre più recenti includono quelle a Ludlow 38, New York (2015); Kosovo National Gallery, Prishtina (2014); mumok, Vienna (2014); October Salon, Belgrade (2013); MMK-Zollamt, Museum of Modern Art, Frankfurt am Main (2013); ZKM, Karlsruhe (2012); and MUSAC, Castilla y León (2012). Ha ricevuto un B.A. alla Faculty of Arts Prishtina University in 2006, ha studiato Freie Bildende Kunst at the Städelschule, Frankfurt am Main, e attualmente sta preparando un PhD in Practice Program presso l’Academy of Fine Arts, Vienna. Ha ricevuto di recente Ars Viva Preis 2015.
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