Asolo Art Film Festival 2019: “Il cinematografo mi fa paura”. Dall’inquietudine di Eleonora Duse (1916) alla post internet art (2019). Fascinazione dell’immagine in movimento

Asolo Art Film Festival 2019

 

Dal 20 Giugno 2019 al 23 Giugno 2019

Asolo | Treviso

Luogo: Teatro Duse e altre sedi

Indirizzo: Via Regina Cornaro 3

Orari: 10 - 24

Enti promotori:

  • Main sponsor:
  • Fabbian
  • Media partner:
  • Sky Arte
  • ARTE.it
  • INDIEeye
  • pointblank
  • UZAK
  • La Tribuna di Treviso
  • Montebelluna week

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 346 829 9680

E-Mail info: info@asoloartfilmfestival.com

Sito ufficiale: http://www.asoloartfilmfestival.com



Asolo Art Film Festival: la 37ma edizione s’ispira a Eleonora Duse

Anteprime Mondiali, internazionali e italiane alla 37ma edizione di Asolo Art Film Festival.

Da giovedì 20 a domenica 23 giugno la città di Asolo (Treviso) diventa il centro mondiale dei Film sull’Arte. Prende infatti il via la 37ma edizione di Asolo Art Film Festival – AAFF -, la più antica rassegna al mondo dedicata ai rapporti tra il cinema e le arti visive. “Il cinematografo mi fa paura”. Dall’inquietudine di Eleonora Duse (1916) alla post internet art (2019). Fascinazione dell’immagine in movimento, questo il titolo voluto dal Direttore artistico Cosimo Terlizzi che prende ispirazione dal sentimento controverso dell’attrice di teatro verso il cinema, quando per la prima volta si sperimentava il passaggio da palco a set. E’ lo stordimento che lo spettatore contemporaneo vive nell’era della smaterializzazione dei dispositivi e dell’esperienza poliforme che va oltre l’ambiente della sala.

500 i film arrivati da 45 paesi del mondo, 50 le opere in concorso, di cui 11 anteprime italiane, 3 anteprime internazionali e 16 anteprime mondiali che saranno presentate nei quattro giorni del Festival tra il Teatro Duse, il Cortile del Teatro, la Sala Beltramini e la Sala della Ragione.
il Festival propone eventi collaterali che offrono un percorso davvero eccezionale dove immergersi: Conferenze di approfondimento, Eventi Speciali, Installazioni video, Spritzart con gli artisti, Videoclip internazionali, Talk con registi e critici d’arte, e ogni sera DJ-set con artisti e performer.

Un programma ricchissimo e multiforme per fare il punto sullo stato dell’arte dell’immagine in movimento, indagarne i linguaggi e le sperimentazioni e rilanciare la relazione tra cinema e arte attraverso molteplici forme e contaminazioni, dall’internet art alla performance art, la video arte, la post-internet art, i film sull’arte fino ai videoclip.

L’evento speciale che apre ufficialmente Asolo Art Film Festival 2019, è l’inedita sonorizzazione dal vivo del film Cenere (1916, di Febo Mari), l’unico film interpretato da Eleonora Duse. Saranno la voce di Fiorenza Menni (Premio Duse) e la musica di Luca Maria Baldini per la regia di Cosimo Terlizzi, a darci un’inedita versione del film. Per la prima volta infatti verrà utilizzato il carteggio privato dell’attrice, parole scritte alla figlia in cui emerge tutto sentimento provato durante la lavorazione del film. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Asolo Musica.

Tra le opere in concorso presentate in anteprima mondiale segnaliamo PIU’ DE LA VITA di Raffaella Rivi, sul percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte; e ancora Jacqueline De Jong, L’insurgée de l’art, di François Lévy-Kuentz, Francia, sull’artista franco-olandese e sul suo dipingere tra erotismo, violenza e umorismo.
Tra le anteprime internazionali il film russo Koulakov’s Supreme Ultimate di Vladimir Nepevny, uno dei più brillanti artisti dell’arte sovietica non ufficiale degli anni ’50 - ’60, che incarna il desiderio di libertà totale superando l’ossessione di uno Stato. Nelle anteprime italiane, da non perdere i ritratti di giovani ballerini della Hungarian Dance Academy che affrontano la separazione dalle loro famiglie e le loro aspettative raccontati in Three Dances dell’ungherese Glόria Halász, così come Mitten di Olivia Rochette & Gerard-Jean Claes, Belgio, sguardo intimo sulle sperimentazioni dalla coreografa belga Anne Teresa De Keersmaker in cui la danza prende forma attraverso lo studio meticoloso della composizione musicale di Bach.

Grande attesa anche per il film Kemp dell’attore e regista Edoardo Gabbriellini, sull’ultimo anno del grande ballerino, mimo, coreografo e regista britannico, icona della danza contemporanea e fonte d’ispirazione per artisti del calibro di David Bowie, Kate Bush e Derek Jarman, girato durante il suo soggiorno a Livorno mentre cercava di mettere in scena il suo ultimo spettacolo dedicato a Nosferatu.

Gli IndociIli di Ana Shametaj, Italia, sul lavoro fatto dal regista Cesare Ronconi e l’artista Mariangela Gualtieri con un gruppo di 12 attori-performer, durante tre mesi di studio e vita comune per diventare un coro, un corpo unico e compatto in scena. Il docufilm Ruth Weiss, The Beat Goodess della filmmaker statunitense Melody C. Miller, sulla la vita della poetessa esponente della Beat Generation, la sua opera e il suo immaginario poetico attraverso danza, arte, animazione e musica.

I francesi Laurent Bochet & François Combin dirigono Veilhan Venezia dedicato ad una esperienza senza precedenti: uno studio di registrazione progettato come una gigantesca scultura dall’artista Xavier Veilhan per la Biennale Arte di Venezia 2017 che ha coinvolto migliaia di visitatori nelle sessioni di registrazione di oltre 250 musicisti internazionali. E poi ancora Theatron. Romeo Castellucci di Giulio Boato, un ritratto del grande artista tra i massimi esponenti del teatro d’avantgarde e del suo legame con la rappresentazione della natura umana; Etgar Keret: based on a True Story di Stephane Kaas & Rutger Lemn, produzione Olandese-Israeliana opera vincitrice di un Grammy Award, biografia “compulsiva”del famoso scrittore israeliano; lo splendido e delicato The Garden of Piet Oudolf di Thomas Piper, USA, dedicato al paesaggista più influente e celebrato degli ultimi 50 anni in un mondo in armonia con la natura.

L’attrice e produttrice Valeria Golino per la sua eccezionale carriera e il suo contributo alla produzione di film sull’arte, sarà insignita del Premio Duse 2019 alla carriera, che Asolo Art Film Festival assegna annualmente ad un’attrice di fama internazionale. Tra i film prodotti dalla Golino c’è L’Arte viva di Julian Schnabel di Pappi Corsicato, dedicato alla vita e alla carriera dell’artista e regista Schnabel con le testimonianze di amici come Al Pacino e Jeff Koons. Il film è uno degli eventi speciali del festival e sarà presentato alla presenza dell’attrice. Gli altri produttori del Film sono Riccardo Scamarcio e Viola Pestieri.

Asolo Art Film Festival è un formidabile contenitore di eventi collaterali che diversificano e completano l’offerta culturale dei visitatori: al tramonto presso il Bar Centrale, prende vita lo SPRITZART dove si può dialogare con i registi egli artisti presenti al Festival e alla sera nel Cortile del Teatro Duse, eventi speciali come la selezione dei migliori videoclip internazionali curata da Michele Faggi, o i DJ-set con la performer Silvia Calderoni o il Liveset & Performance di Mara Oscar Cassiani.

Il Festival è strutturato in due sezioni: Film Sull’Arte (film dedicati all’arte in tutte le sue forme arte visiva, architettura, danza, musica, biografie, lavori di ricostruzione storica sui protagonisti dell’arte) e Film d’Arte (opere audiovisive create con qualsiasi tecnologia usata come strumento d’espressione) suddivisa in video arte e la nuova Post Internet ART curata da Piero Deggiovanni. Inoltre, fuori concorso, viene presentata una selezione di videoclip selezionati tra i più rappresentativi del panorama internazionale curata da Michele Faggi. Uno spazio tutto speciale dedicato ai giovani artisti provenienti da università e accademie d’arte è costituito dalla sezione AFFIORAMENTI che in ogni giornata del Festival vede alternarsi attori, performer registi in un turbinio di proposte e avanguardie.

La giuria che il 23 giugno, giornata conclusiva del Festival, premierà le opere in concorso, è composta da Silvia Calderoni, Artista e Performer, Philippe U. Del Drago, Direttore del Festival Internazionale dei Film d’Arte, FIFA (Montreal, Canada), Helena Kritis, selezionatrice del Rotterdam Film Festival, Roberto Pisoni, Direttore di SKY ARTE, Virgilio Villoresi, Regista.

Asolo Art Film Festival, fu fondato nel 1973 da Flavia Paulon, critica, saggista e funzionaria della Mostra del Cinema di Venezia con il sostegno dell’amministrazione della città di Asolo (TV). Nella sua storia ha premiato cineasti e artisti come Andrei Tarkovskij, Alain Resnais, Henri Storck, Luciano Emmer, Adrian Maben, Mario Martone, Saul Bass, Liu Zchenchen e ha ospitato negli anni personalità come Aimé Maeght, Ingrid Bergman, François Le Targat, Jean Rouch, Alberto Sordi, Monica Vitti, Golshifteh Farahani, Zubin Mehta. AAFF esplora la ricerca e la sperimentazione dei vari linguaggi artistici applicati all’immagine in movimento.

Il Festival è organizzato da Asolo Art Film Festival Onlus.
 FOTO - Asolo Art Film Festival: una tradizione lungimirante
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