E' nostro ospite | Giovanni Boldini
Dal 19 Luglio 2016 al 25 Settembre 2016
Bergamo
Luogo: Accademia Carrara
Indirizzo: piazza Giacomo Carrara 82
Orari: da martedì a domenica 10-19; venerdì 10-24
Curatori: Paolo Plebani
Enti promotori:
- Fondazione Accademia Carrara
- Comune di Bergamo
Costo del biglietto: intero e 10, ridotto € 8, gratuito minori di anni 18 e altre categorie
Telefono per informazioni: +39 035 234396
E-Mail info: info@lacarrara.it
Sito ufficiale: http://www.lacarrara.it
A Bergamo un nuovo incontro tra capolavori grazie alla collaborazione con Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara che si è resa disponibile al prestito del Ritratto del piccolo Subercaseaux di Giovanni Boldini (1842 -1931).
Dopo aver ospitato Carlo Crivelli dal Victoria and Albert Museum e Boccaccio Boccaccino dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il ritratto di Boldini segna una nuova tappa del progetto È nostro ospite che chiama in Carrara opere eccellenti in cambio di dipinti concessi in prestito. Un’opportunità per il pubblico di scoprire grandi maestri, rileggendo le collezioni di Accademia Carrara sotto angolazioni differenti.
Dal 19 luglio al 25 settembre 2016 l’opera di Boldini sarà esposta in dialogo con un altro capolavoro, il Ritratto di Maria Gallavresi con la madre di Cesare Tallone parte della collezione del museo, mettendo così in luce la straordinaria capacità di introspezione psicologica della ritrattistica. È nostro ospite, sostenuto da Bonaldi Audi, è arricchito da visite, laboratori, percorsi guidati, materiale didattico e approfondimenti speciali per il pubblico.
I prestiti sono una delle attività più importanti di un museo, commenta Emanuela Daffra, direttore Accademia Carrara di Bergamo, ne fanno conoscere le collezioni, dialogano affascinando il pubblico, favoriscono gli studi, permettono di stringere dei rapporti proficui con altre istituzioni.
Tema certamente delicato, da gestire con equilibrio, senza perdere mai di vista la centralità della collezione permanente. Per questo Accademia Carrara si è data un regolamento severo, che questa centralità ribadisce e che individua criteri di scelta. Il Ritratto di Leonello d’Este, una delle rare tavole di Pisanello sarà a Ferrara in occasione della mostra pensata per celebrare il quinto centenario dell’Orlando, dove è snodo essenziale e si accompagna ad altre presenze straordinarie giunte dai maggiori musei internazionali. Da qui è nata la richiesta di ospitare a Bergamo il dipinto di Boldini. Il Ritratto del piccolo Subercaseaux è quindi affiancato al quasi coevo ma assai diverso capolavoro di Cesare Tallone Ritratto di Maria Gallavresi con la madre.
Ne scaturisce il confronto inedito tra due dei migliori ritrattisti dell’epoca, l’uno, Tallone, che recupera in veste moderna il filone squisitamente lombardo del ritratto vero e piano, l’altro, Boldini, che rielabora le sue esperienze internazionali in un dipinto di esecuzione virtuosistica e di tono mondano, capace di fermare con immediatezza la sciolta vivacità del ragazzino dagli occhi di velluto. E questo confronto offrirà lo spunto per rivedere con occhi nuovi la ritrattistica ottocentesca conservata in Carrara. Ancora una volta dunque la collaborazione attorno a un progetto di qualità ha dato come esito un arricchimento reciproco tra le istituzioni.
Maria Luisa Pacelli, direttore Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
Siamo molto felici che il Piccolo Subercaseaux, tra i dipinti più importanti del Museo Giovanni Boldini, venga ospitato da un’istituzione che conserva una delle collezioni più belle del nostro paese. Nell’ambito di una produzione molto vasta ma discontinua, quest’opera rappresenta infatti uno dei vertici della carriera del pittore ferrarese. La presentazione del dipinto presso Accademia Carrara avviene nell’ambito di una collaborazione tra istituzioni museali che quest’autunno permetterà di esporre il Ritratto di Lionello d’Este di Pisanello al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nell’ambito della mostra Orlando furioso. 500 anni, organizzata in occasione del quinto centenario della pubblicazione del poema. Si tratta di un prestito assolutamente fondamentale per la nostra mostra, del quale siamo grati al museo bergamasco poiché, in quanto testimonianza tra le più significative dell’arte fiorita alla corte estense, il dipinto di Pisanello costituisce un insostituibile tassello nella ricostruzione del contesto culturale e artistico in cui è nato il capolavoro di Ariosto e le fonti visive che ne hanno nutrito l’immaginario.
Barbara Guidi, conservatore e curatore capo Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
Il Ritratto del piccolo Subercaseaux – effigie del rampollo di una importante famiglia cilena residente a Parigi alla fine del XIX secolo – oltre a essere uno degli esiti più alti raggiunti da Boldini è, senza dubbio, uno dei ritratti più belli e suggestivi della pittura italiana ed europea del secondo Ottocento. La tela è emblematica della capacità di Boldini di restituire il carattere del modello e del suo stile pittorico nutrito della lezione dei grandi maestri eppure, al contempo, disinvolto e moderno.
Simona Bonaldi, Amministratore Delegato Gruppo Bonaldi
Il progetto È nostro ospite è un’ottima opportunità per rendere protagonisti, in modo contemporaneo e coinvolgente, dipinti e artisti di grande pregio. Il Gruppo Bonaldi, in più di cinquanta anni di storia, ha fatto dell’attenzione al territorio e alla cultura uno stile qualificante. Crediamo molto nella responsabilità sociale dell’impresa che per noi si esprime nella cura delle risorse umane e nell’impegno per la tutela e la promozione del patrimonio artistico, storico e culturale dei luoghi in cui svolgiamo la nostra attività. Così nasce il nostro impegno da fondatori in GAMeC, il sostegno alle Grandi mostre, la partecipazione al restauro di importanti beni storico-artistici, come il Teatro Donizetti e la Chiesa di San Bartolomeo Bergamo, il monumento del Confalonieri ad Alessandro Manzoni a Lecco, la Statua dei Due Ercoli a Cremona. Bonaldi per l’arte è una scelta per la collettività, vera passione per la bellezza, gusto per la realizzazione di grandi imprese.
Giovanni Boldini (Ferrara 1842 - Parigi 1931) è considerato un artista di straordinaria verve che conobbe già in vita un enorme successo. Dopo la giovanile ma fondamentale esperienza nella Firenze dei Macchiaioli, nel 1871 si trasferisce a Parigi, dove trascorre tutta la vita, affermandosi come il ritrattista della aristocrazia e della alta società parigina.
scheda dell’opera
Nel Ritratto del piccolo Subercaseaux (1891) è raffigurato uno dei due figli del diplomatico cileno Ramón Subercaseaux Vicuña, probabilmente il primogenito Pedro, che all’epoca aveva circa 11 anni. L’artista ferrarese ricevette numerose commissioni da questa prestigiosa e altolocata famiglia. Il giovane si abbandona sul divano, in una posa elegantemente disinvolta, dalla quale traspare tutta la tenera irrequietezza dell’infanzia. La gamma cromatica è giocata sui toni del bianco, del nero, del grigio e del rosa smorzato dell’incarnato e Boldini, commentava la moglie Emilia Cardona, dipinge il fanciullo “come dipingerebbe la voluta di uno strumento musicale o la grazia di un fiore”.
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