Breve viaggio nella storia dell'arte sulle tracce delle sirene.
Il fascino ambivalente delle figlie del mare, esseri prodigiosi e simbolici, espressione di feroci entità ancenstrali o delle più nobili aspirazioni dell'anima.
Note ai più come carismatiche fanciulle acquatiche, protagoniste di miti e leggende di antichissima origine, le sirene appartengono ad una grande famiglia di misteriose creature dalle fattezze ibride, per metà umane e per metà animali, che per millenni hanno popolato l'immaginario degli uomini incarnandone paure o desideri.
Dalle divinità acquatiche adorate dai Sumeri (Zagan o Dagan) e nell'antico Egitto (Nun e Naunet) ai culti ancestrali della Dea Madre nell'Europa Neolitica, dagli esseri antropomorfici con la metà inferiore del corpo simile a quella di un pesce dell'olimpo indiano e del Sud Est asiatico (Matsyāṅganà e Suvannamaccha) al “pesce umano” del folklore nipponico (detto Ningyo), dal gaudente Tritone, figlio del Dio greco del mare, alle Sirene di Ulisse, metà donne e metà uccelli, il cui canto ammaliatore era per gli antichi Greci simbolo di sapienza e conoscenza, il mito di misteriosi esseri ibridi abitanti dell'acqua accomuna tutti i popoli del pianeta.
In Occidente la descrizione delle sirene come esseri malvagi e pericolosi risale al Medioevo, probabilmente originata dalla contaminazione tra la tradizione greco-romana del Mediterraneo e le leggende celtiche e nordiche arrivate insieme ai barbari invasori dell'impero. Le nuove sirene dai lunghi capelli e dalle lunghe code si radicarono saldamente nell’immaginario collettivo, assumendo nei secoli aspetti e simbologie sempre mutevoli, ma portando sempre con sé un'immancancabile carica di irresistibile carisma e inaudita bellezza.
In Occidente la descrizione delle sirene come esseri malvagi e pericolosi risale al Medioevo, probabilmente originata dalla contaminazione tra la tradizione greco-romana del Mediterraneo e le leggende celtiche e nordiche arrivate insieme ai barbari invasori dell'impero. Le nuove sirene dai lunghi capelli e dalle lunghe code si radicarono saldamente nell’immaginario collettivo, assumendo nei secoli aspetti e simbologie sempre mutevoli, ma portando sempre con sé un'immancancabile carica di irresistibile carisma e inaudita bellezza.
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Sirene o dell'eterno incanto
Le Sirene e Odisseo, Stámnos attico a figure rosse rinvenuto a Vulci, V secolo a.C., Londra, British Museum | La prima apparizione delle Sirene in letteratura risale all'Odissea di Omero, che narra dell'incontro di Odisseo con le mitiche creature dal canto ammaliatore, legato all'albero della sua nave per non caderne preda. Per gli antichi Greci il canto delle Sirene, raffigurate al tempo come esseri ornitomorfi, simboleggiava sapienza e conoscenza.
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