Dal 13 giugno al 13 luglio al Museo Bellini

Giambaccio va veloce

Philippe Daverio nello studio di Giambaccio
 

Philippe Daverio

12/06/2014

Firenze - Giambaccio va veloce. Ti accoglie nel suo antro bohémien con vista Carmine, danza intorno per cinque minuti e dopo un attimo ti ritrovi in posa, su una sedia. Ne approfitti per guardarti intorno e realizzi che una coltre di colore indefinita, una specie di coperta di Pollock, giace su ogni cosa intorno a te: pareti, pavimenti, oggetti, mobili, barattoli di colore, Giambaccio stesso. Mentre cerchi di distinguere le forme di ciò che ti circonda separandole dal contesto cromatico che le avvolge percepisci una musica che forse era nell’aria da un po’ forse è appena iniziata. Ma a quel punto è tutto già finito. L’artista ti mostra una tela umida e lì ci sei tu. Fatto.
Ed è come se i grumi di colore sparsi si fossero riuniti in pennellate dense a darsi un senso per comunicare la tua faccia a chi la guarda. E funziona. Dietro quei fitti tocchi ci sei tu: occhiali e papillon confermano il dato ma hai la sensazione che potrebbero astenersi dal certificare. Perché ritrarre è il contrario del descrivere: è pensare ciò che guardi; in questo quadro c’è almeno altrettanto Giambaccio che Daverio. In ogni caso “pensare” non è necessariamente operazione che si compie col solo cervello.  Giambaccio pensa molto con le mani, col corpo, si muove (veloce), guarda e crea in simultanea. È proprio questo processo che consente di andare veloci e restare al tempo stesso agganciati a ciò che si sta facendo. Ed è solo così che Giambaccio ha potuto realizzare l’impresa fantastica di quasi cinquecento ritratti in pochi mesi. Centinaia di anime raggrumate sulle tele, di persone, di individui tutti passati attraverso il filtro dell’artista per godersi lo spettacolo di noi che li guardiamo sui muri della mostra I ritrattati. Forse è solo a Firenze che si ha una persistenza pervasiva della creatività tale da fruttificare in ogni interstizio urbano, da secoli, e in questo antro d’artista più che altrove: Masaccio è a pochi metri, il suo spirito veglia sulla piazza.
(Philippe Daverio)

Guarda il video diretto e prodotto dal curatore della mostra Francesco Conforti:

"I RITRATTATI" ART VIDEO su Firenze e la mostra di Giambaccio di Francesco Frank Conforti from francesco conforti on Vimeo.

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La mostra "I Ritrattati di Giambaccio" al Museo Bellini, Lungarno Soderini 5 (Firenze), dal 13 giugno al 13 luglio 2014.
Vernissage venerdì 13 giugno 2014 dalle ore 17 alle ore 20:30. A seguire il party di inaugurazione si sposta alla spiaggetta EASY LIVING (barbeque & birre ghiacciate a 15€).

Tutte le informazioni sulla mostra nel Calendario di ARTE.it