In mostra dal 18 maggio 2021 al 9 gennaio 2022
Il Guerriero con scudo a Palazzo Vecchio: si avvera il desiderio di Henry Moore

Henry Moore Relocated. Guerriero con Scudo. Allestimento nella Sala di Leone X, Palazzo Vecchio, Firenze I Courtesy Museo Novecento, Firenze
Francesca Grego
18/05/2021
Firenze - Era il 1972 quando Henry Moore decise di donare il Guerriero con scudo alla città di Firenze. All’indomani della sua storica mostra al Forte di Belvedere, il maestro innamorato della Toscana immaginò la statua nella cornice della Loggia di Saturno a Palazzo Vecchio. Ma la scultura non ci arrivò mai: collocata nel terzo cortile dell’edificio in attesa di risolvere qualche problemino di allestimento, vi rimase per dieci anni, rischiando che l’esposizione alle intemperie ne compromettesse la patina metallica.
Nel 1984 Moore ricevette da David Finn una fotografia che mostrava l’opera “abbandonata” nel cortile e venne a sapere che i fiorentini l’avevano goliardicamente soprannominata “il monumento al monco”. Era troppo: lo scultore chiese la restituzione e il Guerriero tornò in Inghilterra. Dopo la sua morte, l’intercessione del Consolato Britannico presso gli eredi permise di riportarlo a Firenze, ma Palazzo Vecchio non era ancora pronto ad accoglierlo. L’opera fu esposta al coperto nel chiostro del Complesso di Santa Croce, presso le “urne dei forti”.
Il desiderio di Henry Moore si realizza oggi grazie al progetto Relocated, che negli ultimi anni ha riportato nelle collocazioni originarie la Chimera di Arezzo e gli Arazzi Medicei disegnati da Pontormo e Bronzino. Il Guerriero mutilato ha trovato posto nella Sala di Leone X, uno degli ambienti più prestigiosi di Palazzo Vecchio, proprio sotto la terrazza che lo scultore modernista aveva scelto come palcoscenico. Pochi metri lo separano dal Genio della Vittoria di Michelangelo e dalle scene di battaglia che decorano il Salone dei Cinquecento, mentre fuori dalle finestre giganteggia il David.

Henry Moore Relocated. Guerriero con Scudo. Allestimento nella Sala di Leone X, Palazzo Vecchio, Firenze I Courtesy Museo Novecento
Pacifista convinto, dopo aver attraversato le due guerre mondiali Moore aveva affidato a quest’opera la condanna di ogni conflitto armato in quanto disumano. La lezione della statuaria classica e l’osservazione della realtà convivono nell’eroismo al contempo fragile e fiero del bronzo, valorizzato dalla luce naturale nelle vibrazioni del modellato come nella patina di superficie. “Com’è bello imbattersi nella drammatica monumentalità di questo Guerriero, una misura espressiva che ci era sfuggita nel pur magnifico chiostro di Santa Croce”, osserva il direttore del Museo Novecento e curatore del progetto Sergio Risaliti: “È sorprendente constatare quanta nuova energia emanino le opere con semplici spostamenti di luogo. Quanta forza riconquistino e quanto magnetismo”.
Intanto al Museo Novecento Henry Moore è protagonista di una doppia mostra: tra sculture, bozzetti, disegni, acquerelli, fotografie, ce n’è abbastanza per una full immersion nel suo mondo astratto e tangibile, eterno eppure profondamente radicato nella storia e nel presente, da scoprire nella città che più amava: Firenze.
Henry Moore Relocated. Guerriero con scudo sarà visitabile a Palazzo Vecchio dal 18 maggio 2021 al 9 gennaio 2022.
Leggi anche:
• Dentro l'arte di Henry Moore, tra natura e disegno. In mostra a Firenze lo scultore che amava Giotto e la Toscana
Nel 1984 Moore ricevette da David Finn una fotografia che mostrava l’opera “abbandonata” nel cortile e venne a sapere che i fiorentini l’avevano goliardicamente soprannominata “il monumento al monco”. Era troppo: lo scultore chiese la restituzione e il Guerriero tornò in Inghilterra. Dopo la sua morte, l’intercessione del Consolato Britannico presso gli eredi permise di riportarlo a Firenze, ma Palazzo Vecchio non era ancora pronto ad accoglierlo. L’opera fu esposta al coperto nel chiostro del Complesso di Santa Croce, presso le “urne dei forti”.
Il desiderio di Henry Moore si realizza oggi grazie al progetto Relocated, che negli ultimi anni ha riportato nelle collocazioni originarie la Chimera di Arezzo e gli Arazzi Medicei disegnati da Pontormo e Bronzino. Il Guerriero mutilato ha trovato posto nella Sala di Leone X, uno degli ambienti più prestigiosi di Palazzo Vecchio, proprio sotto la terrazza che lo scultore modernista aveva scelto come palcoscenico. Pochi metri lo separano dal Genio della Vittoria di Michelangelo e dalle scene di battaglia che decorano il Salone dei Cinquecento, mentre fuori dalle finestre giganteggia il David.

Henry Moore Relocated. Guerriero con Scudo. Allestimento nella Sala di Leone X, Palazzo Vecchio, Firenze I Courtesy Museo Novecento
Pacifista convinto, dopo aver attraversato le due guerre mondiali Moore aveva affidato a quest’opera la condanna di ogni conflitto armato in quanto disumano. La lezione della statuaria classica e l’osservazione della realtà convivono nell’eroismo al contempo fragile e fiero del bronzo, valorizzato dalla luce naturale nelle vibrazioni del modellato come nella patina di superficie. “Com’è bello imbattersi nella drammatica monumentalità di questo Guerriero, una misura espressiva che ci era sfuggita nel pur magnifico chiostro di Santa Croce”, osserva il direttore del Museo Novecento e curatore del progetto Sergio Risaliti: “È sorprendente constatare quanta nuova energia emanino le opere con semplici spostamenti di luogo. Quanta forza riconquistino e quanto magnetismo”.
Intanto al Museo Novecento Henry Moore è protagonista di una doppia mostra: tra sculture, bozzetti, disegni, acquerelli, fotografie, ce n’è abbastanza per una full immersion nel suo mondo astratto e tangibile, eterno eppure profondamente radicato nella storia e nel presente, da scoprire nella città che più amava: Firenze.
Henry Moore Relocated. Guerriero con scudo sarà visitabile a Palazzo Vecchio dal 18 maggio 2021 al 9 gennaio 2022.
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