Mercoledì 29 marzo in prima visione alle 21.15
Formidabile Boccioni: il grande incontro è su Rai 5
Umberto Boccioni, Rissa in galleria, 1910, Milano, Pinacoteca di Brera, Dalla Collezione Emilio e Maria Jesi. Dimensioni: 76×64 cm
Samantha De Martin
29/03/2023
A 140 anni esatti dalla nascita, a 107 dalla morte avvenuta, per una curiosa ironia della sorte, per l’accidentale caduta da un cavallo, spaventato da un treno in corsa, Umberto Boccioni conquista il piccolo schermo.
Il pittore che ha sfidato secoli di immobilità, liberando una volta per tutte la scultura dalle forme chiuse e dalla bellezza classica, pescando i semi della modernità in un’epoca nella quale iniziavano a fare capolino il primo aeroplano, l’automobile, il telegrafo, questa sera, mercoledì 29 marzo alle 21.15, sarà su Rai 5 in prima visione.
Art Night, il programma di Silvia De Felice e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi, per la regia di Andrea Montemaggiori, accoglie Formidabile Boccioni. Il documentario inedito prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con ITsArt e Rai Cultura, scritto da Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà con la regia di Franco Rado, restituisce l’artista inquieto e visionario che ha rivoluzionato la scultura moderna.
Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Ambizioso, stravagante con i suoi calzini di colore diverso, patito di cravatte e fissato per la piega dei pantaloni al punto da metterli sotto il materasso prima di andare a letto, Boccioni vinse la sfida del Novecento semplicemente immaginando, con un tentativo quasi disperato, come sarebbero potuti essere il mondo, l’arte, la vita sociale di lì a cinquant’anni più tardi.
Primo attore del grande circo di Tommaso Marinetti – incontrato per la prima volta alla Stazione centrale di Milano, il 21 febbraio del 1910 – ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più importante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Bocciato in disegno quando frequentava le scuole tecniche a Catania, pensò da grande di approdare all’arte in maniera non convenzionale, attraverso il giornalismo, o meglio attraverso quelle vignette che i giornali pubblicavano e che non presupponevano particolari abilità in disegno.
Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Il nastro della storia si riavvolge conducendo gli spettatori in quel fatidico giorno del 1927 quando le sculture di Umberto Boccioni vennero ridotte in polvere da Piero da Verona. Fu un raptus di follia? Chissà.
Matt Smith e Anders Rädén da anni lavorano al progetto di ricostruire i capolavori in gesso del genio del Futurismo andati perduti, studiando da vicino le numerose fotografie dell’epoca per carpirne i segreti entrando nella mente creativa dell’artista. Grazie all’impiego di digital animation e stampa in 3D, i due artisti stanno ottenendo buoni risultati. Sono convinti di riuscire a ricostruire Forme uniche di continuità nello spazio, la scultura perduta di Boccioni, in maniera più fedele delle copie in bronzo presenti nei musei del mondo. Ma perché la scultura di Boccioni affascina ancora oggi così tanto il pubblico?
Scopriremo anche questo attraverso il documentario che ricostruisce la vita e il percorso artistico del pittore nato a Reggio Calabria, attraverso documenti d’epoca, filmati vintage e interessanti contributi di esperti.
James Bradburne in FORMIDABILE BOCCIONI | © ARTE.it
Se il contributo di Gino Agnese, biografo di Boccioni, ci restituisce un pittore tormentato che, grazie al potere dell’immaginazione, riuscì a vedere come sarebbe stato il mondo da lì a 50 anni, James M. Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, ci porta alla scoperta della modernità di Boccioni attraverso alcuni straordinari capolavori del maestro conservati in Pinacoteca, come Rissa in Galleria e l’Autoritratto del 1908.
Un altro contributo nel doc sarà quello di Marella Caracciolo Chia che Boccioni l’ha scoperto per caso, in un pacchettino di lettere tenuto insieme con dello spago, in fondo a un baule dimenticato nell’archivio di Palazzo Caetani, a Roma, raccontandolo nel suo libro Una parentesi luminosa (Adelphi). Avreste mai detto che un dongiovanni egoista, incostante e pieno di sé come Boccioni avrebbe ceduto alla curiosa e spigliata nobildonna romana Vittoria Colonna? Eppure...
Lettera di Boccioni a Vittoria Colonna, Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Se l’incontro con Picasso e la sfida lanciata da Boccioni ai Cubisti a colpi di pennello guida nel documentario l’intervento della storica dell’arte Ester Coen, con Danka Giacon, curatrice del Museo del Novecento di Milano - la collezione pubblica che conserva il maggior numero di opere dell’artista - ci avventureremo nella straordinaria Collezione Mattioli, che custodisce anche il dipinto di Boccioni, Materia. Con la partecipazione straordinaria di Romana Severini, i contributi dello storico Giordano Bruno Guerri, dell’esperta d’arte Floriane Dauberville, dello storico dell’arte Niccolo D’Agati, e ancora dell’artista Giacomo Rossi e di Karole Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection di Venezia, Formidabile Boccioni scava nella vita e nei linguaggi del pennello visionario e inquieto, nella carriera del giornalista, dell’illustratore apolide divenuto pittore per caso.
Un'immagine dal documentario "FORMIDABILE BOCCIONI": Giacomo Mattioli con un dipinto della collezione del nonno
In questa trama avvincente innumerevoli fili si intrecciano nel racconto della vita e della ricerca artistica di Boccioni, mentre sullo sfondo prendono vita l’Italia sull’orlo della Grande Guerra e l’Europa delle avanguardie. Perché Boccioni, figlio del suo tempo, vive questa Italia scossa dalla Rivoluzione industriale e dalle grandi scoperte scientifiche, destinata a diventare epicentro del primo conflitto mondiale del ventesimo secolo.
Umberto Boccioni | Courtesy of Museo del 900, Milano
Leggi anche:
• Ester Coen racconta Boccioni, il pittore che sfidò i cubisti a colpi di luce e dinamismo
• James Bradburne racconta Boccioni, l'artista venuto dal futuro
• Boccioni e Vittoria, il futurista e la principessa. Cronaca di un amore fuori dagli schemi
• Gino Agnese racconta Boccioni, il talento bocciato in disegno che vinse la sfida del Novecento
• La Collezione Mattioli al Museo del Novecento: il racconto dei protagonisti
• Le opere di Boccioni da vedere in Italia
• In viaggio con Boccioni. I capolavori da ammirare nel mondo
Il pittore che ha sfidato secoli di immobilità, liberando una volta per tutte la scultura dalle forme chiuse e dalla bellezza classica, pescando i semi della modernità in un’epoca nella quale iniziavano a fare capolino il primo aeroplano, l’automobile, il telegrafo, questa sera, mercoledì 29 marzo alle 21.15, sarà su Rai 5 in prima visione.
Art Night, il programma di Silvia De Felice e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi, per la regia di Andrea Montemaggiori, accoglie Formidabile Boccioni. Il documentario inedito prodotto da ARTE.it Originals in collaborazione con ITsArt e Rai Cultura, scritto da Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà con la regia di Franco Rado, restituisce l’artista inquieto e visionario che ha rivoluzionato la scultura moderna.
Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Ambizioso, stravagante con i suoi calzini di colore diverso, patito di cravatte e fissato per la piega dei pantaloni al punto da metterli sotto il materasso prima di andare a letto, Boccioni vinse la sfida del Novecento semplicemente immaginando, con un tentativo quasi disperato, come sarebbero potuti essere il mondo, l’arte, la vita sociale di lì a cinquant’anni più tardi.
Primo attore del grande circo di Tommaso Marinetti – incontrato per la prima volta alla Stazione centrale di Milano, il 21 febbraio del 1910 – ha tradotto la poesia in arte dando forma e materia alla più importante Avanguardia artistica del primo Novecento in Europa, il Futurismo. Bocciato in disegno quando frequentava le scuole tecniche a Catania, pensò da grande di approdare all’arte in maniera non convenzionale, attraverso il giornalismo, o meglio attraverso quelle vignette che i giornali pubblicavano e che non presupponevano particolari abilità in disegno.
Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Il nastro della storia si riavvolge conducendo gli spettatori in quel fatidico giorno del 1927 quando le sculture di Umberto Boccioni vennero ridotte in polvere da Piero da Verona. Fu un raptus di follia? Chissà.
Matt Smith e Anders Rädén da anni lavorano al progetto di ricostruire i capolavori in gesso del genio del Futurismo andati perduti, studiando da vicino le numerose fotografie dell’epoca per carpirne i segreti entrando nella mente creativa dell’artista. Grazie all’impiego di digital animation e stampa in 3D, i due artisti stanno ottenendo buoni risultati. Sono convinti di riuscire a ricostruire Forme uniche di continuità nello spazio, la scultura perduta di Boccioni, in maniera più fedele delle copie in bronzo presenti nei musei del mondo. Ma perché la scultura di Boccioni affascina ancora oggi così tanto il pubblico?
Scopriremo anche questo attraverso il documentario che ricostruisce la vita e il percorso artistico del pittore nato a Reggio Calabria, attraverso documenti d’epoca, filmati vintage e interessanti contributi di esperti.
James Bradburne in FORMIDABILE BOCCIONI | © ARTE.it
Se il contributo di Gino Agnese, biografo di Boccioni, ci restituisce un pittore tormentato che, grazie al potere dell’immaginazione, riuscì a vedere come sarebbe stato il mondo da lì a 50 anni, James M. Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, ci porta alla scoperta della modernità di Boccioni attraverso alcuni straordinari capolavori del maestro conservati in Pinacoteca, come Rissa in Galleria e l’Autoritratto del 1908.
Un altro contributo nel doc sarà quello di Marella Caracciolo Chia che Boccioni l’ha scoperto per caso, in un pacchettino di lettere tenuto insieme con dello spago, in fondo a un baule dimenticato nell’archivio di Palazzo Caetani, a Roma, raccontandolo nel suo libro Una parentesi luminosa (Adelphi). Avreste mai detto che un dongiovanni egoista, incostante e pieno di sé come Boccioni avrebbe ceduto alla curiosa e spigliata nobildonna romana Vittoria Colonna? Eppure...
Lettera di Boccioni a Vittoria Colonna, Frame da Formidabile Boccioni | © ARTE.it
Se l’incontro con Picasso e la sfida lanciata da Boccioni ai Cubisti a colpi di pennello guida nel documentario l’intervento della storica dell’arte Ester Coen, con Danka Giacon, curatrice del Museo del Novecento di Milano - la collezione pubblica che conserva il maggior numero di opere dell’artista - ci avventureremo nella straordinaria Collezione Mattioli, che custodisce anche il dipinto di Boccioni, Materia. Con la partecipazione straordinaria di Romana Severini, i contributi dello storico Giordano Bruno Guerri, dell’esperta d’arte Floriane Dauberville, dello storico dell’arte Niccolo D’Agati, e ancora dell’artista Giacomo Rossi e di Karole Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection di Venezia, Formidabile Boccioni scava nella vita e nei linguaggi del pennello visionario e inquieto, nella carriera del giornalista, dell’illustratore apolide divenuto pittore per caso.
Un'immagine dal documentario "FORMIDABILE BOCCIONI": Giacomo Mattioli con un dipinto della collezione del nonno
In questa trama avvincente innumerevoli fili si intrecciano nel racconto della vita e della ricerca artistica di Boccioni, mentre sullo sfondo prendono vita l’Italia sull’orlo della Grande Guerra e l’Europa delle avanguardie. Perché Boccioni, figlio del suo tempo, vive questa Italia scossa dalla Rivoluzione industriale e dalle grandi scoperte scientifiche, destinata a diventare epicentro del primo conflitto mondiale del ventesimo secolo.
Umberto Boccioni | Courtesy of Museo del 900, Milano
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