Fino al 22 luglio al Museo Diocesano
A Milano va in scena l’Italia di Magnum

Martin Parr, Pisa, 1990 © Martin Parr / Magnum Photos
Francesca Grego
16/05/2018
Milano - Venti obiettivi per raccontare l’ultimo secolo di storia italiana: sono quelli dei maestri di Magnum Photos, protagonisti di un ampio progetto espositivo al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano fino al 22 luglio.
Curata da Walter Guadagnini, presidente di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino – L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier Bresson a Paolo Pellegrin è un viaggio nel tempo attraverso 150 immagini dagli anni Trenta all’alba del XXI secolo.
Luoghi celebri e sconosciuti, eventi di portata storica e scene di vita quotidiana, momenti drammatici o spensierati contribuiscono a comporre un affresco plurale e straordinariamente vivido, in cui le trasformazioni del Paese procedono parallele all’evoluzione di stili e tecnologie della fotografia.
Si parte con un omaggio a Henri Cartier-Bresson e ai suoi vagabondaggi nell’Italia degli anni Trenta, per andare avanti con le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale ritratte da Robert Capa e con David Seymour, che nel 1947 documenta il momento della rinascita: il ritorno dei visitatori nella Cappella Sistina.
Se l’ironia di Elliott Erwitt racconta le bellezze e le contraddizioni di Roma negli anni Cinquanta, Herbert List punta l’attenzione su Cinecittà, “la Hollywood sul Tevere”, mentre René Burri sorprende l’arrivo a Milano di Guernica - il capolavoro dipinto da Picasso solo 15 anni prima - in occasione di una memorabile mostra a Palazzo Reale.
Il trionfo di Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma, la partecipazione popolare ai funerali di Palmiro Togliatti e le vacanze sulla riviera romagnola nel periodo del boom economico rappresentano gli anni Sessanta, per proseguire con un gustoso reportage di Leonard Freed sul periodo del referendum sul divorzio, la testimonianza di Raymond Depardon sul mondo dei manicomi in contemporanea con l’approvazione della legge Basaglia, e con il viaggio in Sicilia di Ferdinando Scianna.
Negli anni 80 Martin Parr osserva divertito la definitiva affermazione del turismo di massa in Italia, tra meraviglie dell’arte e cadute di stile, e Patrick Zachmann si introduce nel regno oscuro della camorra napoletana.
E poi lo shock del G8 di Genova, la guerra nella ex Jugoslavia vista dai soldati statunitensi su una portaerei al largo delle coste italiane, le immagini della Clericus Cup, il torneo di calcio dei religiosi tra le mura del Vaticano. In chiusura, le folle di Paolo Pellegrin nei primi anni Duemila: in Piazza San Pietro per la morte di Giovanni Paolo II e in mezzo al mare, su un barcone carico di migranti.
Curata da Walter Guadagnini, presidente di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino – L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier Bresson a Paolo Pellegrin è un viaggio nel tempo attraverso 150 immagini dagli anni Trenta all’alba del XXI secolo.
Luoghi celebri e sconosciuti, eventi di portata storica e scene di vita quotidiana, momenti drammatici o spensierati contribuiscono a comporre un affresco plurale e straordinariamente vivido, in cui le trasformazioni del Paese procedono parallele all’evoluzione di stili e tecnologie della fotografia.
Si parte con un omaggio a Henri Cartier-Bresson e ai suoi vagabondaggi nell’Italia degli anni Trenta, per andare avanti con le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale ritratte da Robert Capa e con David Seymour, che nel 1947 documenta il momento della rinascita: il ritorno dei visitatori nella Cappella Sistina.
Se l’ironia di Elliott Erwitt racconta le bellezze e le contraddizioni di Roma negli anni Cinquanta, Herbert List punta l’attenzione su Cinecittà, “la Hollywood sul Tevere”, mentre René Burri sorprende l’arrivo a Milano di Guernica - il capolavoro dipinto da Picasso solo 15 anni prima - in occasione di una memorabile mostra a Palazzo Reale.
Il trionfo di Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma, la partecipazione popolare ai funerali di Palmiro Togliatti e le vacanze sulla riviera romagnola nel periodo del boom economico rappresentano gli anni Sessanta, per proseguire con un gustoso reportage di Leonard Freed sul periodo del referendum sul divorzio, la testimonianza di Raymond Depardon sul mondo dei manicomi in contemporanea con l’approvazione della legge Basaglia, e con il viaggio in Sicilia di Ferdinando Scianna.
Negli anni 80 Martin Parr osserva divertito la definitiva affermazione del turismo di massa in Italia, tra meraviglie dell’arte e cadute di stile, e Patrick Zachmann si introduce nel regno oscuro della camorra napoletana.
E poi lo shock del G8 di Genova, la guerra nella ex Jugoslavia vista dai soldati statunitensi su una portaerei al largo delle coste italiane, le immagini della Clericus Cup, il torneo di calcio dei religiosi tra le mura del Vaticano. In chiusura, le folle di Paolo Pellegrin nei primi anni Duemila: in Piazza San Pietro per la morte di Giovanni Paolo II e in mezzo al mare, su un barcone carico di migranti.
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