Chiesa di San Domenico Maggiore
Napoli, Piazza San Domenico Maggiore 8
- Dove: Napoli, Piazza San Domenico Maggiore 8
- Realizzazione: 1283 - 1324
- Indirizzo: Piazza San domenico Maggiore 8
- Telefono: +39 081 459298
- Apertura: da lunedì a venerdì: ore 10 - 17
- Trasporti: Metro: linea 2 (fermata Montesanto)
autobus: R2, c57, c55
DESCRIZIONE:
Commissionata da Carlo II d’Angiò, la chiesa fu costruita fra il 1283 e il 1324 inglobando l’edificio benedettino di San Michele Arcangelo a Morfisa, il cui portale è ancora visibile accanto l’abside di San Domenico. Successive modifiche si ebbero a seguito del terremoto del 1456 e soprattutto con il restauro di Federico Travaglino, eseguito fra il 1850 e il 1853, che diede una nuova immagine neogotica all’interno. L’attuale convento fu in origine sede dello “Studio”, dove Tommaso d’Aquino insegnò Teologia e dove studiò Giordano Bruno. Bernardino, raffinato poeta partenopeo, è stato realizzato da Giovanni Domenico d’Auria fra il 1569 e il 1571: le sculture del Tevere e dell’Arno presenti nel sepolcro alludono alle liriche del poeta, composte sia in lingua latina, sia in lingua italiana.
Commissionata da Carlo II d’Angiò, la chiesa fu costruita fra il 1283 e il 1324 inglobando l’edificio benedettino di San Michele Arcangelo a Morfisa, il cui portale è ancora visibile accanto l’abside di San Domenico. Successive modifiche si ebbero a seguito del terremoto del 1456 e soprattutto con il restauro di Federico Travaglino, eseguito fra il 1850 e il 1853, che diede una nuova immagine neogotica all’interno. L’attuale convento fu in origine sede dello “Studio”, dove Tommaso d’Aquino insegnò Teologia e dove studiò Giordano Bruno. Bernardino, raffinato poeta partenopeo, è stato realizzato da Giovanni Domenico d’Auria fra il 1569 e il 1571: le sculture del Tevere e dell’Arno presenti nel sepolcro alludono alle liriche del poeta, composte sia in lingua latina, sia in lingua italiana.
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