Alberto Schiavi. La pelle dell'anima
Dal 28 Aprile 2014 al 09 Maggio 2014
Milano
Luogo: Palazzo Isimbardi
Indirizzo: corso Monforte 35
Orari: da lunedì a venerdì 10-18
Enti promotori:
- Provincia di Milano
Telefono per informazioni: +39 02 77404453 / 4454
E-Mail info: p.merisio@provincia.milano.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.milano.it
La forma estetica del linguaggio pittorico di Alberto Schiavi è congeniale ad un contenuto spirituale. Il linguaggio che trasforma minime quantità di colore in polvere luminosa dove la luce da vita e dissolve gli elementi del quadro. Attraverso una tecnica personale, arnesi tradizionali e con supporti particolari, realizza la filtrazione dell’immagine. Essa diventa incorporea, levitante e fluttuante e soprattutto spirituale. Andare dentro, aldilà del quadro.
Il risultato è ottenuto solo con l’elaborazione manuale del colore senza ricorrere a marchingegni strani o programmi elettronici.
Nella mano c’è tutta l’esperienza della storia creativa del pittore, c’è l’impronta interiore e nella metamorfosi del colore si può trovare il DNA.
In un tale processo c’è tutto un discorso che non dà adito a improvvisazioni.
Oltre 50 anni di ricerca pittorica, 46 esposizioni personali di cui diciotto a tema sacro. Opere presenti in 49 tra musei, fondazioni, basiliche, monasteri ed istituti italiani di cultura, uno dei quali a New York.
Ha illustrato: “I Promessi Sposi” (E.Tadini), “La Divina Commedia” (G.R. Sarolli), “Parole nel vento” (M.Corgnati). Temi personali: “Il Cristo delle foibe”, Via Crucis Aniconica e Biblica. Ha inventato la “Pittura Virtuale”.
"Qual è una delle caratteristiche più affascinanti della pittura? L'evocazione. Da sempre, pur nel succedersi e nel mutarsi degli stili e dei tempi, l'evocazione della realtà e della natura, attraverso l'invenzione, è l'espressione più suggestiva dell'arte e della pittura. Ancor più forte - osservano il Presidente e il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano - se, come nel caso di Alberto Schiavi, la pittura evoca il sacro e l'ultraterreno, come fa ogni artista che si cimenta col linguaggio della Commedia dantesca. Si tratta quindi di un'Arte che evoca, trasmette, rimanda, conferisce sostanza e contenuto alla tela. Un'arte e una pittura che formulano domande, che interrogano. Esiste pertanto una pelle materiale, ma anche una pelle più immateriale e che rimanda a una concezione spirituale, dell'arte e della vita. Ed è l'arte di Alberto Schiavi, che proporremo a Palazzo Isimbardi".
Il risultato è ottenuto solo con l’elaborazione manuale del colore senza ricorrere a marchingegni strani o programmi elettronici.
Nella mano c’è tutta l’esperienza della storia creativa del pittore, c’è l’impronta interiore e nella metamorfosi del colore si può trovare il DNA.
In un tale processo c’è tutto un discorso che non dà adito a improvvisazioni.
Oltre 50 anni di ricerca pittorica, 46 esposizioni personali di cui diciotto a tema sacro. Opere presenti in 49 tra musei, fondazioni, basiliche, monasteri ed istituti italiani di cultura, uno dei quali a New York.
Ha illustrato: “I Promessi Sposi” (E.Tadini), “La Divina Commedia” (G.R. Sarolli), “Parole nel vento” (M.Corgnati). Temi personali: “Il Cristo delle foibe”, Via Crucis Aniconica e Biblica. Ha inventato la “Pittura Virtuale”.
"Qual è una delle caratteristiche più affascinanti della pittura? L'evocazione. Da sempre, pur nel succedersi e nel mutarsi degli stili e dei tempi, l'evocazione della realtà e della natura, attraverso l'invenzione, è l'espressione più suggestiva dell'arte e della pittura. Ancor più forte - osservano il Presidente e il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano - se, come nel caso di Alberto Schiavi, la pittura evoca il sacro e l'ultraterreno, come fa ogni artista che si cimenta col linguaggio della Commedia dantesca. Si tratta quindi di un'Arte che evoca, trasmette, rimanda, conferisce sostanza e contenuto alla tela. Un'arte e una pittura che formulano domande, che interrogano. Esiste pertanto una pelle materiale, ma anche una pelle più immateriale e che rimanda a una concezione spirituale, dell'arte e della vita. Ed è l'arte di Alberto Schiavi, che proporremo a Palazzo Isimbardi".
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