Dal 3 febbraio l’anteprima al Forte di Bard
Sbarcano in Italia gli scatti del 59° Wildlife Photographer of the Year
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Amit Eshel, Life on the Edge. Israel. Winner "Animals in their environment" © Amit Eshel Wildlife Photographer of the Year
Francesca Grego
23/01/2024
Aosta - L’appuntamento è tra le montagne della Valle D’Aosta: gli scatti vincitori del 59° Wildlife Photographer of the Year approdano in Italia e scelgono come prima tappa il Forte di Bard. Dal 3 febbraio al 2 giugno il museo alpino ospiterà una nutrita selezione delle immagini finaliste nel più importante concorso dedicato alla fotografia naturalistica nel mondo, da quasi sessant’anni promosso dal Natural History Museum di Londra.
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Laurent Ballesta, The Ancient Mariner, France. Winner, Portfolio Award © Laurent Ballesta Wildlife Photographer of the Year
Ben 49.957 fotografi provenienti da 95 paesi si sono dati battaglia nell'edizione 2023, passando al vaglio di una giuria di esperti internazionale che li ha valutati in base ai criteri di originalità, efficacia narrativa, eccellenza tecnica e pratica etica. Nelle sale delle Cannoniere del Forte avremo l’occasione di ammirare gli scatti premiati nelle 17 categorie in un allestimento studiato per renderli ancora più emozionanti, a partire dalla foto The golden horseshoe con cui il biologo e fotografo marino francese Laurent Ballesta si è aggiudicato per la seconda volta il titolo di vincitore assoluto. L’immagine ritrae un granchio a ferro di cavallo con il suo carapace protettivo, mentre si muove lentamente sul fondale nelle acque protette dell’isola di Pangatalan, nelle Filippine, affiancato da tre piccole carangidi dorate. “Vedere un esemplare di limulidae che vive nel suo habitat naturale in tutto il suo splendore è un’esperienza stupefacente. Si tratta di una specie antica e ad alto rischio di estinzione, ma anche fondamentale per la salute dell’umanità”, ha commentato la presidente della giuria Kathy Moran.
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Carmel Bechler, Owls' Road House, Israel. Winner 15-17 years © Carmel Bechler Wildlife Photographer of the Year
L’israeliano Carmel Bechler è invece il vincitore dello Young Wildlife Photographer of the Year 2023 grazie a Owls’ road house: protagonista della foto sono due barbagianni che fanno capolino dalla finestra di un edificio abbandonato, nei pressi di una strada trafficata. L’autore ha sfruttato al massimo la luce naturale e ha utilizzato tempi di esposizione lunghi per catturare le scie luminose delle auto in transito. “L’occhio viaggia lungo la strada, nel traffico, prima di avvistare i gufi”, spiega ancora Moran: “Un’immagine che parla allo stesso tempo della distruzione e dell’adattamento dell’habitat, sollevando un quesito: se gli animali selvatici possono adattarsi al nostro ambiente, perché noi non possiamo rispettare il loro?”.
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Nima Sarikhani, Ice Bed. UK © Nima Sarikhani Wildlife Photographer of the Year
Tra i fotografi premiati figurano anche gli italiani Alessandro Falco (menzione speciale nella sezione "Photojournalism"), Barbara Dall’Angelo (menzione speciale nella sezione "Zone umide"), Bruno D’Amicis (menzione speciale nella categoria "Talento naturale"), Ekaterina Bee (vincitrice nella categoria 11-14 anni) e Pietro Formis, menzione speciale nella sezione "Ritratti di animali".
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Mark Boyd, Shared Parenting, Kenya © Wildlife Photographer of the Year
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Laurent Ballesta, The Ancient Mariner, France. Winner, Portfolio Award © Laurent Ballesta Wildlife Photographer of the Year
Ben 49.957 fotografi provenienti da 95 paesi si sono dati battaglia nell'edizione 2023, passando al vaglio di una giuria di esperti internazionale che li ha valutati in base ai criteri di originalità, efficacia narrativa, eccellenza tecnica e pratica etica. Nelle sale delle Cannoniere del Forte avremo l’occasione di ammirare gli scatti premiati nelle 17 categorie in un allestimento studiato per renderli ancora più emozionanti, a partire dalla foto The golden horseshoe con cui il biologo e fotografo marino francese Laurent Ballesta si è aggiudicato per la seconda volta il titolo di vincitore assoluto. L’immagine ritrae un granchio a ferro di cavallo con il suo carapace protettivo, mentre si muove lentamente sul fondale nelle acque protette dell’isola di Pangatalan, nelle Filippine, affiancato da tre piccole carangidi dorate. “Vedere un esemplare di limulidae che vive nel suo habitat naturale in tutto il suo splendore è un’esperienza stupefacente. Si tratta di una specie antica e ad alto rischio di estinzione, ma anche fondamentale per la salute dell’umanità”, ha commentato la presidente della giuria Kathy Moran.
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Carmel Bechler, Owls' Road House, Israel. Winner 15-17 years © Carmel Bechler Wildlife Photographer of the Year
L’israeliano Carmel Bechler è invece il vincitore dello Young Wildlife Photographer of the Year 2023 grazie a Owls’ road house: protagonista della foto sono due barbagianni che fanno capolino dalla finestra di un edificio abbandonato, nei pressi di una strada trafficata. L’autore ha sfruttato al massimo la luce naturale e ha utilizzato tempi di esposizione lunghi per catturare le scie luminose delle auto in transito. “L’occhio viaggia lungo la strada, nel traffico, prima di avvistare i gufi”, spiega ancora Moran: “Un’immagine che parla allo stesso tempo della distruzione e dell’adattamento dell’habitat, sollevando un quesito: se gli animali selvatici possono adattarsi al nostro ambiente, perché noi non possiamo rispettare il loro?”.
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Nima Sarikhani, Ice Bed. UK © Nima Sarikhani Wildlife Photographer of the Year
Tra i fotografi premiati figurano anche gli italiani Alessandro Falco (menzione speciale nella sezione "Photojournalism"), Barbara Dall’Angelo (menzione speciale nella sezione "Zone umide"), Bruno D’Amicis (menzione speciale nella categoria "Talento naturale"), Ekaterina Bee (vincitrice nella categoria 11-14 anni) e Pietro Formis, menzione speciale nella sezione "Ritratti di animali".
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Mark Boyd, Shared Parenting, Kenya © Wildlife Photographer of the Year
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