Fermo Ferrarese, traccia e colore nel segno del Novecento

Opera di Fermo Ferrarese
Dal 21 Settembre 2018 al 21 Settembre 2018
Verona
Luogo: Sala Birolli
Indirizzo: via Macello 17
Curatori: Federico Martinelli
Enti promotori:
- Associazione Culturale Quinta Parete
- Prima Circoscrizione di Verona
Costo del biglietto: ingresso gratuito
L’Associazione Culturale Quinta Parete con la Prima Circoscrizione di Verona organizza “Fermo Ferrarese, traccia e colore nel segno del Novecento”. La retrospettiva (Fermo Ferrarese 1911 – 1994), arricchita dalle fotografie di Mara Balabio e Lorenzo Salvucci, racconta la Verona di Fermo Ferrarese, artista che ha portato un significativo contributo alla scuola veronese del Novecento.
Nativo di Bovolone e formatosi all’Accademia Cignaroli di Verona, Ferrarese trova nell’essenzialità̀pittorica il tratto più̀significativo della sua arte. Il contesto nel quale si muove èquello del fervore culturale degli anni Trenta dove, nel veronese, si trova a solcare i primi passi di una scuola destinata a far parlare di sé attraverso nomi del calibro di Dall’Oca, Farina, Lebrecht, Pigato, Vitturi e Semeghini che, pur non veronese d’origine, assurge a pieno titolo ad ambasciatore di quest’area cosìricca di spunti e stimoli. Nel segno dell’essenzialità̀Ferrarese sembra aver chiara la cifra stilistica della sua arte sin dagli esordi, un percorso che lo avvicina alla ricerca di Filippo De Pisis ma che lo caratterizza per una ancor più̀ ricercata schematizzazione del segno.
“Pur non mancando tele dove il colore riempie l’intera superficie sembra che nell’opera di Ferrarese, dove il colore èsteso per tratti, lasciando libero anche il supporto, l’artista voglia farci testimoni di una pittura dove, nella minutezza cromatica, sia l’osservatore a riempire quei vuoti a significare che l’arte ètalmente forte che basta veramente poco per dare un segno, racconto di un paesaggio, di una natura morta o di un ritratto. E se il moderno potrebbe conferire un carattere vigoroso rispetto all’abitudine assorta degli anni precedenti, ecco che l’equilibrio delicato della luce, che in Ferrarese restituisce una luminosità̀omogenea e diffusa, diventa espediente per dare alla sua arte un carattere universale, nel binomio inscindibile tra tradizione ricerca”, sottolinea il curatore Federico Martinelli
La mostra inaugurerà a Sala Birolli il 21 settembre alle ore 18:00 alla presenza dei rappresentanti della Circoscrizione, del curatore Federico Martinelli, dei fotografi e degli eredi dell’artista che hanno messo a disposizione il loro archivio pittorico.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 19:30. Il sabato e domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 16 alle 19:30.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 26 febbraio 2025 al 05 maggio 2025 Venezia | Museo Fortuny
Sergio Monari. Sincronie
-
Dal 01 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Torino | Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella
PAUL GAUGUIN. IL DIARIO DI NOA NOA E ALTRE AVVENTURE
-
Dal 27 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Art Déco. Il trionfo della modernità
-
Dal 28 febbraio 2025 al 09 giugno 2025 Roma | Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
CHROMOTHERAPIA. La fotografia a colori che rende felici
-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia