Dal 24 giugno il grande pittore britannico in mostra a Ca’ Pesaro
A Venezia i brillanti ritratti di David Hockney
![](http://www.arte.it/foto/600x450/d9/64917-vuuonv8ygc7fuu7f1lhh.jpg)
Courtesy Fondazione Musei Civici Venezia |
David Hockney, Barry Humphries, 26th, 27th, 28th March, 2015
Francesca Grego
01/06/2017
Venezia - Cosa hanno in comune il gallerista Larry Gagosian, il banchiere Jakob Rothschild, l’attore Barry Humphries e un bambino dall’aria assorta?
Sono tutti tra i soggetti dell’ultima serie di ritratti di David Hockney, eccellenza della pittura britannica, 80 anni a luglio e tanta voglia di sperimentare.
Dal 24 giugno la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro lo festeggerà con la mostra 82 ritratti e una natura morta: un bagno di colore e umanità, che riflette due costanti della ricerca di Hockney.
Ma c’è di più: i dipinti sono frutto di un singolare progetto. I modelli si stagliano tutti sul medesimo sfondo azzurro o verde, siedono sulla stessa sedia, alla stessa altezza, sotto la luce intensa dello studio californiano dell’artista. Ad ognuno il pittore ha dedicato lo stesso tempo - tre sessioni di sei ore ciascuna, per un massimo di tre giorni – tracciando ogni volta le linee con il carboncino e completando l’opera con colori acrilici.
Condizioni ideali per far emergere le differenze e i tratti peculiari di ciascuno, in un vivace campionario di tipi umani e personalità: c’è chi è teso e chi si rilassa, chi ammicca e chi guarda altrove, chi giocherella con le mani e chi si aggrappa ai braccioli della sedia, in un variopinto ritratto del milieu artistico internazionale di Los Angeles, che Hockney ha eletto a luogo di studio e di lavoro.
Noto per ritratti, paesaggi e per le celeberrime piscine, dagli anni Sessanta David Hockney ritrae il mondo e l’amata California in tele sature di luce, che spiccano per immediatezza e vigorosa energia.
Lungi dall’essere intimidito dalla tecnologia, con l’avvento del nuovo millennio è tra i primi ad arricchire la propria arte con nuovi mezzi e tecniche, come le applicazioni per iPhone e iPad, ma non abbandona tavolozze e pennelli.
Curata da Edith Devaney con la direzione scientifica di Gabriella Belli, la mostra 82 ritratti e una natura morta sarà in programma alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro dal 24 giugno al 22 ottobre.
Leggi anche:
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Sono tutti tra i soggetti dell’ultima serie di ritratti di David Hockney, eccellenza della pittura britannica, 80 anni a luglio e tanta voglia di sperimentare.
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Ma c’è di più: i dipinti sono frutto di un singolare progetto. I modelli si stagliano tutti sul medesimo sfondo azzurro o verde, siedono sulla stessa sedia, alla stessa altezza, sotto la luce intensa dello studio californiano dell’artista. Ad ognuno il pittore ha dedicato lo stesso tempo - tre sessioni di sei ore ciascuna, per un massimo di tre giorni – tracciando ogni volta le linee con il carboncino e completando l’opera con colori acrilici.
Condizioni ideali per far emergere le differenze e i tratti peculiari di ciascuno, in un vivace campionario di tipi umani e personalità: c’è chi è teso e chi si rilassa, chi ammicca e chi guarda altrove, chi giocherella con le mani e chi si aggrappa ai braccioli della sedia, in un variopinto ritratto del milieu artistico internazionale di Los Angeles, che Hockney ha eletto a luogo di studio e di lavoro.
Noto per ritratti, paesaggi e per le celeberrime piscine, dagli anni Sessanta David Hockney ritrae il mondo e l’amata California in tele sature di luce, che spiccano per immediatezza e vigorosa energia.
Lungi dall’essere intimidito dalla tecnologia, con l’avvento del nuovo millennio è tra i primi ad arricchire la propria arte con nuovi mezzi e tecniche, come le applicazioni per iPhone e iPad, ma non abbandona tavolozze e pennelli.
Curata da Edith Devaney con la direzione scientifica di Gabriella Belli, la mostra 82 ritratti e una natura morta sarà in programma alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro dal 24 giugno al 22 ottobre.
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