Un legame antico
Dipinto dell'artista Francesco Vanni
28/11/2005
Siena e Roma, un continuo legame di cultura, religione politica e arte. Dall'antichità al Medioevo, sino al Rinascimento. Il simbolo comune dato dalla lupa con i due gemelli, i viaggi di artisti e di opere, le committenze.
"Siena e Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico" è il titolo della grande esposizione ospitata sino al 5 marzo 2006 presso il Palazzo Squarcialupi, nel complesso museale Santa Maria della Scala di Siena.
La mostra ricostruisce l’intreccio di relazioni e influenze tra le due città, con l'esposizione di circa 170 opere tra dipinti, disegni, stampe, sculture, oreficerie e documenti d'archivio, che ne segnalano passaggi essenziali nella storia, nella storia dell'arte, nella cultura, nella politica.
I curatori della mostra - Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano, e Bruno Santi, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico di Firenze, Pistoia e Prato - hanno sviluppato, insieme ai curatori delle varie sezioni, nuove e originali linee di ricerca per ambiti tematici, individuando otto percorsi di particolare interesse e originalità, illustrati da opere di assoluto rilievo, alcune delle quali eccezionali e altre mai esposte in Italia.
Tra i nuclei principali della mostra sono emerse due grandi personalità di Siena e il loro intenso operare di committenti e collezionisti a Roma: il ricco banchiere senese Agostino Chigi - che affida a Raffaello la decorazione della sua villa "fuori città", la Farnesina, e delle cappelle di Santa Maria del Popolo e di Santa Maria della Pace - e Giulio Mancini, archiatra pontificio, collezionista e scrittore. La sua raccolta di dipinti fu uno straordinario tramite per l'aggiornamento degli artisti senesi sulle novità romane.
Mercante e amatore d'arte, Mancini rappresenta infatti un personaggio fondamentale nella storia del collezionismo seicentesco. Prima di diventare medico del papa Urbano VIII, lo fu di Caravaggio e di Annibale Carracci e, grazie ai suoi rapporti con gli artisti e i collezionisti, creò una raccolta d'arte tra le più moderne e prestigiose. I dipinti di Caravaggio e dei pittori caravaggeschi documentano, inoltre, le strettissime relazioni con i numerosi artisti senesi attivi a Siena e a Roma.
Le opere provengono dai più importanti musei stranieri: Louvre, Palais des Beaux-Arts de Lille, Musée du Petit Palais di Avignone, National Gallery di Londra, Metropolitan Museum di New York, Musée des Beaux-Arts de Montreal, Kupferstich-Kabinett di Dresda e Musei Statali di Berlino, Wallraf-Richartz Museum di Colonia, e molti altri.
Di particolare ricchezza e prestigio i prestiti concessi dai Musei Vaticani, dagli Uffizi, dalla Biblioteca Ambrosiana e da molti collezionisti italiani e stranieri, tra i quali il Duca di Chatsworth, Clovis Withfield e il Museo Amedeo Lia.
Prezioso anche il contributo dei musei del Polo Museale Romano e, inoltre, del Comune di Roma, per mezzo del Museo di Roma e la Pinacoteca Capitolina.
Conclude la mostra un episodio settecentesco: la figura di Ludovico Sergardi, (membro dell'Arcadia con il nome di Quinto Settano) medico senese, scrittore che assunse particolare rilievo a Roma, dove diresse la Fabbrica di San Pietro e tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento studiò modifiche per la Piazza San Pietro, e realizzò alcune opere urbanistiche che ancora oggi possiamo ammirare.
“Siena & Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico”.
Dal 25 novembre al 5 marzo 2006.
Siena. Palazzo Squarcialupi, Santa Maria della Scala
Orari: tutti i giorni, compresi festivi, 10,30 - 19,30.
Biglietti: intero 9 euro, ridotto 7, studenti 2,50. Biglietto integrato mostra e complesso museale di Santa Maria della Scala 10 euro.
Gruppi e scuole Civita Servizi 02-43353522.
Biglietteria e prenotazioni www.ticket.it ; 02-54911; Infoline 24 ore/24 02-54911.
"Siena e Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico" è il titolo della grande esposizione ospitata sino al 5 marzo 2006 presso il Palazzo Squarcialupi, nel complesso museale Santa Maria della Scala di Siena.
La mostra ricostruisce l’intreccio di relazioni e influenze tra le due città, con l'esposizione di circa 170 opere tra dipinti, disegni, stampe, sculture, oreficerie e documenti d'archivio, che ne segnalano passaggi essenziali nella storia, nella storia dell'arte, nella cultura, nella politica.
I curatori della mostra - Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano, e Bruno Santi, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico di Firenze, Pistoia e Prato - hanno sviluppato, insieme ai curatori delle varie sezioni, nuove e originali linee di ricerca per ambiti tematici, individuando otto percorsi di particolare interesse e originalità, illustrati da opere di assoluto rilievo, alcune delle quali eccezionali e altre mai esposte in Italia.
Tra i nuclei principali della mostra sono emerse due grandi personalità di Siena e il loro intenso operare di committenti e collezionisti a Roma: il ricco banchiere senese Agostino Chigi - che affida a Raffaello la decorazione della sua villa "fuori città", la Farnesina, e delle cappelle di Santa Maria del Popolo e di Santa Maria della Pace - e Giulio Mancini, archiatra pontificio, collezionista e scrittore. La sua raccolta di dipinti fu uno straordinario tramite per l'aggiornamento degli artisti senesi sulle novità romane.
Mercante e amatore d'arte, Mancini rappresenta infatti un personaggio fondamentale nella storia del collezionismo seicentesco. Prima di diventare medico del papa Urbano VIII, lo fu di Caravaggio e di Annibale Carracci e, grazie ai suoi rapporti con gli artisti e i collezionisti, creò una raccolta d'arte tra le più moderne e prestigiose. I dipinti di Caravaggio e dei pittori caravaggeschi documentano, inoltre, le strettissime relazioni con i numerosi artisti senesi attivi a Siena e a Roma.
Le opere provengono dai più importanti musei stranieri: Louvre, Palais des Beaux-Arts de Lille, Musée du Petit Palais di Avignone, National Gallery di Londra, Metropolitan Museum di New York, Musée des Beaux-Arts de Montreal, Kupferstich-Kabinett di Dresda e Musei Statali di Berlino, Wallraf-Richartz Museum di Colonia, e molti altri.
Di particolare ricchezza e prestigio i prestiti concessi dai Musei Vaticani, dagli Uffizi, dalla Biblioteca Ambrosiana e da molti collezionisti italiani e stranieri, tra i quali il Duca di Chatsworth, Clovis Withfield e il Museo Amedeo Lia.
Prezioso anche il contributo dei musei del Polo Museale Romano e, inoltre, del Comune di Roma, per mezzo del Museo di Roma e la Pinacoteca Capitolina.
Conclude la mostra un episodio settecentesco: la figura di Ludovico Sergardi, (membro dell'Arcadia con il nome di Quinto Settano) medico senese, scrittore che assunse particolare rilievo a Roma, dove diresse la Fabbrica di San Pietro e tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento studiò modifiche per la Piazza San Pietro, e realizzò alcune opere urbanistiche che ancora oggi possiamo ammirare.
“Siena & Roma. Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico”.
Dal 25 novembre al 5 marzo 2006.
Siena. Palazzo Squarcialupi, Santa Maria della Scala
Orari: tutti i giorni, compresi festivi, 10,30 - 19,30.
Biglietti: intero 9 euro, ridotto 7, studenti 2,50. Biglietto integrato mostra e complesso museale di Santa Maria della Scala 10 euro.
Gruppi e scuole Civita Servizi 02-43353522.
Biglietteria e prenotazioni www.ticket.it ; 02-54911; Infoline 24 ore/24 02-54911.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Siena | Nuovi ritrovamenti nel santuario etrusco e romano del Bagno Grande
Serpenti in bronzo, anelli d’oro, uova, monete: le infinite sorprese di San Casciano dei Bagni
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
Roma | Dal 7 dicembre a Palazzo Chigi di Ariccia
Bernini e la pittura del Seicento, una storia da riscoprire
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024