Rinvenuto nel 2011, sarà ora esposto al Museo TAMO
A Ravenna riappare il Genio delle Acque
Il mosaico raffigurante il "Genio delle Acque"
E. Bramati
16/05/2014
Ravenna - Dal 16 maggio 2014 RavennAntica presenta il suo nuovo allestimento museale, che andrà ad arricchire la prestigiosa raccolta di mosaici del Museo TAMO, allestito nel complesso di San Nicolò.
L'allestimento sarà inaugurato con il nome di "Genio delle Acque", ispirandosi ad uno dei più importanti reperti esposti al suo interno. Si tratta di un mosaico rinvenuto nel 2011 in Piazza Anita Garibaldi, durante i lavori per la realizzazione di un'isola ecologica interrata. Esso rappresenta una figura barbuta, probabilmente una divinità fluviale, e risale presumibilmente al I o al II secolo d.C.
L'opera faceva parte, insieme ad altri mosaici rinvenuti, della pavimentazione di una domus romana ornata a motivi i geometrici bianchi e neri. Si tratta tuttavia di una scoperta molto particolare, poiché il "Genio delle Acque" rappresenta l'unica decorazione figurativa ritrovata fino ad ora, e testimonia il profondo rapporto della città con l'acqua.
Una volta rimossa dal luogo dei lavori, l'immagine della divinità è stata riportato al suo splendore originario dal Laboratorio di Restauro della Fondazione RavennAntica al Museo di Classe, e potrà ora essere ammirata in un luogo protetto.
L'allestimento sarà inaugurato con il nome di "Genio delle Acque", ispirandosi ad uno dei più importanti reperti esposti al suo interno. Si tratta di un mosaico rinvenuto nel 2011 in Piazza Anita Garibaldi, durante i lavori per la realizzazione di un'isola ecologica interrata. Esso rappresenta una figura barbuta, probabilmente una divinità fluviale, e risale presumibilmente al I o al II secolo d.C.
L'opera faceva parte, insieme ad altri mosaici rinvenuti, della pavimentazione di una domus romana ornata a motivi i geometrici bianchi e neri. Si tratta tuttavia di una scoperta molto particolare, poiché il "Genio delle Acque" rappresenta l'unica decorazione figurativa ritrovata fino ad ora, e testimonia il profondo rapporto della città con l'acqua.
Una volta rimossa dal luogo dei lavori, l'immagine della divinità è stata riportato al suo splendore originario dal Laboratorio di Restauro della Fondazione RavennAntica al Museo di Classe, e potrà ora essere ammirata in un luogo protetto.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 4 dicembre al Museo dell’Ara Pacis
Alle origini della pittura moderna con i capolavori del Detroit Institute of Arts
-
Lecco | Dal 6 dicembre all'8 marzo a Palazzo delle Paure
Jacopo, Giovanni e Gentile Bellini protagonisti di “Capolavoro per Lecco 2025"
-
Firenze | Dal 14 marzo 2026
Rothko a Firenze, la grande mostra di Palazzo Strozzi
-
Mondo | A Madrid dal 25 novembre al 1° marzo
Il Museo del Prado "riscopre" Anton Raphael Mengs
-
Firenze | Uno spazio rinnovato per l’opera iconica dell’arte etrusca
Riapre la sala della Chimera. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze un’esperienza immersiva tra teatralità e contemplazione
-
Mondo | Dal 5 dicembre al 3 maggio
Arts of the Earth: Bilbao immagina il museo del futuro