Premio Villa Romana 2014
Dal 14 Febbraio 2014 al 23 Marzo 2014
Firenze
Luogo: Villa Romana
Indirizzo: via Senese 68
Orari: da martedì a venerdì 14-18 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 055 221654
E-Mail info: office@villaromana.org
Sito ufficiale: http://www.villaromana.org
La stagione espositiva 2014 inizia con la presentazione dei vincitori del Premio Villa Romana 2014, appena giunti a Firenze: Ei Arakawa e Sergei Tcherepnin, Natalie Czech, Loretta Fahrenholz, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano. Gli artisti -selezionati dall’artista Jutta Koether e dal direttore della Bundeskunsthalle di Bonn, Rein Wolfs - occuperanno gli atelier di via Senese 68 fino alla fine di novembre.
Nato a Fukushima nel 1977, Ei Arakawa è presente sulla scena internazionale da quasi dieci anni con le sue performance e installazioni “instabili”. Le sue azioni si incentrano su elementi di collettività, contemporaneità, provvisorietà, improvvisazione, e allo stesso tempo riflettono su concetti come pregiudizio, riciclo, storicità. Arakawa collabora da molti anni con Sergei Tcherepnin (Boston, 1981), che ha studiato composizione e lavora sull’intersezione tra suono, scultura e teatro. Sergei Tcherepnin ha esposto nell’ambito della recente mostra “Soundings” al Museum of Modern Art, New York, e alla 55esima Biennale di Venezia. Nella mostra di Villa Romana Arakawa e Tcherepnin presenteranno il nuovo film realizzato insieme.
Natalie Czech è nata nel 1976 a Neuss (Germania). La sua opera fotografica esamina il rapporto tra immagine e testo, indagando il modo in cui due paralleli sistemi di segni, la poesia e l’arte visiva, si sovrappongono, celandosi e svelandosi a vicenda. A Villa Romana presenterà alcune opere della sua ultima personale, “I cannot repeat what I hear”, tenutasi al Kunstverein di Amburgo e di Braunschweig e alla galleria Capitain Petzel di Berlino.
Petrit Halilaj, nato nel 1986 a Kostërrc in Kosovo, e Alvaro Urbano, nato nel 1983 a Madrid, hanno vinto insieme il Premio Villa Romana 2014. L’arte di Petrit Halilaj, che si è formato all’Accademia di Brera, è caratterizzata dai ricordi d’infanzia trascorsa in Kosovo, dall’esperienza della guerra, della distruzione e dell’espulsione dal suo paese natio. L’anno scorso Halilaj ha esposto alla Biennale di Venezia, nel primo padiglione dedicato al Kosovo. Alvaro Urbano ha studiato architettura a Madrid e all’Institut für Raumexperimente (UdK) di Berlino. Halilaj e Urbano presenteranno tra l’altro la loro nuova rivista “Kushtetuta”.
Loretta Fahrenholz, nata nel 1981 a Starnberg (Germania), lavora con il video. Indaga le condizioni economiche, culturali e sociali dell’arte e della produzione artistica e le presenta in scene filmiche artificiali, talvolta cariche di citazioni. Spesso si concentra sulle dinamiche che operano in determinati ambienti, indagando il modo in cui i corpi affermano se stessi in un contesto sociale più ampio. La mostra di Villa Romana presenta l’ultimo film di Loretta Fahrenholz, “My Throat, My Air” (2013).
Nato a Fukushima nel 1977, Ei Arakawa è presente sulla scena internazionale da quasi dieci anni con le sue performance e installazioni “instabili”. Le sue azioni si incentrano su elementi di collettività, contemporaneità, provvisorietà, improvvisazione, e allo stesso tempo riflettono su concetti come pregiudizio, riciclo, storicità. Arakawa collabora da molti anni con Sergei Tcherepnin (Boston, 1981), che ha studiato composizione e lavora sull’intersezione tra suono, scultura e teatro. Sergei Tcherepnin ha esposto nell’ambito della recente mostra “Soundings” al Museum of Modern Art, New York, e alla 55esima Biennale di Venezia. Nella mostra di Villa Romana Arakawa e Tcherepnin presenteranno il nuovo film realizzato insieme.
Natalie Czech è nata nel 1976 a Neuss (Germania). La sua opera fotografica esamina il rapporto tra immagine e testo, indagando il modo in cui due paralleli sistemi di segni, la poesia e l’arte visiva, si sovrappongono, celandosi e svelandosi a vicenda. A Villa Romana presenterà alcune opere della sua ultima personale, “I cannot repeat what I hear”, tenutasi al Kunstverein di Amburgo e di Braunschweig e alla galleria Capitain Petzel di Berlino.
Petrit Halilaj, nato nel 1986 a Kostërrc in Kosovo, e Alvaro Urbano, nato nel 1983 a Madrid, hanno vinto insieme il Premio Villa Romana 2014. L’arte di Petrit Halilaj, che si è formato all’Accademia di Brera, è caratterizzata dai ricordi d’infanzia trascorsa in Kosovo, dall’esperienza della guerra, della distruzione e dell’espulsione dal suo paese natio. L’anno scorso Halilaj ha esposto alla Biennale di Venezia, nel primo padiglione dedicato al Kosovo. Alvaro Urbano ha studiato architettura a Madrid e all’Institut für Raumexperimente (UdK) di Berlino. Halilaj e Urbano presenteranno tra l’altro la loro nuova rivista “Kushtetuta”.
Loretta Fahrenholz, nata nel 1981 a Starnberg (Germania), lavora con il video. Indaga le condizioni economiche, culturali e sociali dell’arte e della produzione artistica e le presenta in scene filmiche artificiali, talvolta cariche di citazioni. Spesso si concentra sulle dinamiche che operano in determinati ambienti, indagando il modo in cui i corpi affermano se stessi in un contesto sociale più ampio. La mostra di Villa Romana presenta l’ultimo film di Loretta Fahrenholz, “My Throat, My Air” (2013).
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
villa romana ·
petrit halilaj ·
ei arakawa ·
sergei tcherepnin ·
natalie czech ·
loretta fahrenholz ·
alvaro urbano
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family