Dal 15 luglio al 15 ottobre
Da Varsavia a Venezia: un capolavoro di Bellotto ospite a Palazzo Cini
Bernardo Bellotto, Veduta di Varsavia con la chiesa di Santa Croce, 1778. Varsavia, Castello Reale di Varsavia – Museo, inv. no. ZKW/446 I Ph. Andrzej Ring, Lech Sandzewicz
Francesca Grego
14/07/2023
Venezia - Dopo Cleopatra di Artemisia Gentileschi, un altro importante capolavoro approda a Venezia da una collezione europea per la rassegna Ospite a Palazzo. Dal 15 luglio al 15 ottobre i visitatori di Palazzo Cini a San Vio avranno la rara opportunità di ammirare un’originale opera di Bernardo Bellotto, tra i più grandi maestri della veduta nel Settecento lagunare: si tratta del dipinto Varsavia, chiesa di Santa Croce, appartenente alle collezioni del Museo Reale di Varsavia, realizzata da Bellotto per l’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto Poniatowski.
Il quadro fu concepito come parte di una serie di ventisei vedute di Varsavia e della residenza reale di Wilanòw: dipinti di grandi, medie e piccole dimensioni che a partire dal 1777 adorneranno l’Anticamera Senatoriale del Castello Reale di Varsavia, nota come “Sala di Canaletto”. Per il pittore veneziano è il terzo grande ciclo di vedute cittadine, dopo quello di Dresda, commissionato tra il 1747 e il 1758 da Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia, e quello di Vienna, eseguito nel 1758-1760 per Maria Teresa, imperatrice d’Austria.
Nipote e allievo di Canaletto, Bellotto è considerato uno dei più grandi vedutisti europei del suo tempo e realizza immagini di immenso valore storico: a Dresda, dal 1762 al 1766, città messa a dura prova dalla Guerra dei Sette anni, e nella Varsavia del re Poniatowski, segnata da un profondo conflitto sociale, capitale di un Paese in grave declino politico ma pulsante di vita, ultima patria dell’artista che vi morirà il 17 novembre 1780.
Ospite a Palazzo è la rassegna voluta dalla Fondazione Giorgio Cini per portare a Venezia capolavori di prestigiosi musei e collezioni italiane e internazionali. Varsavia, chiesa di Santa Croce approda in Laguna grazie a uno scambio con il Palazzo Reale di Varsavia: qui, in occasione della mostra La memoria dell’Antico e il primo Rinascimento, il pubblico polacco potrà ammirare il Giudizio di Paride di Sandro Botticelli in prestito dalle collezioni di Palazzo Cini.
Il quadro fu concepito come parte di una serie di ventisei vedute di Varsavia e della residenza reale di Wilanòw: dipinti di grandi, medie e piccole dimensioni che a partire dal 1777 adorneranno l’Anticamera Senatoriale del Castello Reale di Varsavia, nota come “Sala di Canaletto”. Per il pittore veneziano è il terzo grande ciclo di vedute cittadine, dopo quello di Dresda, commissionato tra il 1747 e il 1758 da Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia, e quello di Vienna, eseguito nel 1758-1760 per Maria Teresa, imperatrice d’Austria.
Nipote e allievo di Canaletto, Bellotto è considerato uno dei più grandi vedutisti europei del suo tempo e realizza immagini di immenso valore storico: a Dresda, dal 1762 al 1766, città messa a dura prova dalla Guerra dei Sette anni, e nella Varsavia del re Poniatowski, segnata da un profondo conflitto sociale, capitale di un Paese in grave declino politico ma pulsante di vita, ultima patria dell’artista che vi morirà il 17 novembre 1780.
Ospite a Palazzo è la rassegna voluta dalla Fondazione Giorgio Cini per portare a Venezia capolavori di prestigiosi musei e collezioni italiane e internazionali. Varsavia, chiesa di Santa Croce approda in Laguna grazie a uno scambio con il Palazzo Reale di Varsavia: qui, in occasione della mostra La memoria dell’Antico e il primo Rinascimento, il pubblico polacco potrà ammirare il Giudizio di Paride di Sandro Botticelli in prestito dalle collezioni di Palazzo Cini.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 7 dicembre a Palazzo Chigi di Ariccia
Bernini e la pittura del Seicento, una storia da riscoprire
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
Cuneo | Dal 30 novembre al 30 marzo presso il Complesso Monumentale di San Francesco
Da Roma a Cuneo con Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran teatro delle città va in scena in una mostra
-
Aosta | Un maestro del contemporaneo tra le montagne della Valle d’Aosta
Questa è pittura: Emilio Vedova al Forte di Bard