Rovereto | Mart | Dal 10 ottobre al 9 dicembre 2020
Epoche lontane tra loro si confrontano al Mart, che propone nuove chiavi di lettura dell’arte italiana, alla ricerca delle connessioni tra la storia, i grandi classici e i linguaggi del XX secolo.
Con la mostra Caravaggio. Il contemporaneo, nata da un'idea di Vittorio Sgarbi alla luce del fatto che tutta l’arte sia contemporanea, in virtù di essere concepita ogni volta esattamente nel proprio tempo, il nuovo palinsesto del Mart di Rovereto attraversa i secoli, ponendo i maestri classici e moderni in dialogo tra loro e con le opere di una collezione pubblica tra le più ricche d’Europa.
Attraverso la proposta di differenti livelli di dialogo possibili, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto evidenzia nuovamente l’attualità spirituale di Caravaggio, ponendo al centro dell'atteso progetto espositivo (10 ottobre - 9 dicembre 2020) il Seppellimento di Santa Lucia, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi attualmente collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Il carattere rivoluzionario dell'opera, espresso nell'enorme spazio che il vuoto occupa nella composizione, lascia percepire, a distanza di quattro secoli dalla sua creazione, un senso di forma che si sgretola, che sconfina in una dimensione dai tratti tipici dell'Informale, facilmente individuabili con lo sguardo dell'oggi.
Il legame tra antico e contemporaneo emerge inoltre nella corrispondenza tra la grande attualità del linguaggio caravaggesco e un'altra fondamentale figura del XX secolo, quella di Pier Paolo Pasolini. Il poeta affascinato dalla figura di Caravaggio fin dai suoi studi giovanili con Roberto Longhi, che, oltre ad un'affinità propria di certe vite tormentate, con il maestro seicentesco condivide l’attenzione per i tipi umani e l’approccio crudo e realista che caratterizzano le descrizioni delle borgate.
Leggi anche:
• Caravaggio. Il contemporaneo
• Da Bernardo Strozzi a Yves Klein, l'"autunno caldo" del MART in attesa di Caravaggio
• Quel Caravaggio pronto a partire da Siracusa
Attraverso la proposta di differenti livelli di dialogo possibili, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto evidenzia nuovamente l’attualità spirituale di Caravaggio, ponendo al centro dell'atteso progetto espositivo (10 ottobre - 9 dicembre 2020) il Seppellimento di Santa Lucia, la prima opera siciliana di Michelangelo Merisi attualmente collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Il carattere rivoluzionario dell'opera, espresso nell'enorme spazio che il vuoto occupa nella composizione, lascia percepire, a distanza di quattro secoli dalla sua creazione, un senso di forma che si sgretola, che sconfina in una dimensione dai tratti tipici dell'Informale, facilmente individuabili con lo sguardo dell'oggi.
Altrettanto naturale risulta l'accostamento del capolavoro di Caravaggio all'opera del grande maestro dell’Informale italiano Alberto Burri, del quale la mostra propone una selezione di lavori, tra cui un monumentale Ferro, proveniente dalla Galleria Nazionale di Roma, una Plastica appartenente ad una collezione privata e tre opere emblematiche dalle Collezioni del Mart, Rosso e nero, Sacco e Sacco combustione.
Il legame tra antico e contemporaneo emerge inoltre nella corrispondenza tra la grande attualità del linguaggio caravaggesco e un'altra fondamentale figura del XX secolo, quella di Pier Paolo Pasolini. Il poeta affascinato dalla figura di Caravaggio fin dai suoi studi giovanili con Roberto Longhi, che, oltre ad un'affinità propria di certe vite tormentate, con il maestro seicentesco condivide l’attenzione per i tipi umani e l’approccio crudo e realista che caratterizzano le descrizioni delle borgate.
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FOTO
Corrispondenze sul filo del contemporaneo: Caravaggio, Burri, Pasolini
Nicola Verlato (1965), Sprofondamento, 2020 | Courtesy of The Bank Contemporary Art Collection e Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
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