Sant’Anna, la Vergine e il Bambino

Leonardo da Vinci

Museo del Louvre

 
DESCRIZIONE:
L’opera, raffigurante le tre generazioni della famiglia di Cristo, vede protagoniste Sant’Anna, sua figlia Maria e il Bambino Gesù.
La Madonna, seduta in bracio alla Santa, è ritratta mentre si protende, con estrema dolcezza nei movimenti, verso il Bambino intento a giocare con un piccolo agnello. Nel volto della donna il maestro racchiude tutta la forza dell’amore materno.

Sant’Anna, il vero perno attorno al quale ruota l’azione, sovrasta con la sua testa l’intero gruppo al punto da generare una struttura piramidale. Ed è sempre Sant’Anna ad assicurare l’equilibrio, compromesso dallo spostamento in avanti di Maria.
Mentre la Vergine sorregge il Figlio che ha abbracciato l’agnello, prefigurazione della futura Passione e del sacrificio volontario di Gesù, la madre sorride con malinconica dolcezza.
 
Lo sfondo è caratterizzato da una veduta montana che sfuma in toni chiarissimi per effetto della prospettiva aerea. La cromia spenta e brumosa amplifica la plasticità del gruppo centrale, dove spiccano gesti e sguardi che si sviluppano anche in profondità, in un difficile equilibrio tra diagonali e linee contrapposte.

Le prime notizie attendibili sulla tavola risalgono ai tempi di Luigi XIII, quando nel 1629 fu ritrovata dal cardinale Richelieu a Casale durante la guerra del Monferrato, e fu da questi offerta al re di Francia nel 1636. Dalle collezioni reali passò al Louvre nel 1801.

Nel dicembre 2008 un conservatore del museo francese scoprì, sul retro della tavola, diversi schizzi che rivelarono presto tre disegni: una testa di cavallo, una parte di teschio umano e un Gesù bambino con agnello. Eseguiti in pietra nera o carboncino, appartengono con molta probabilità alla mano di Leonardo.
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