Dal 20 ottobre
Il restauro della Maestà di Cimabue spiegato al pubblico
Maestà di Santa Maria dei Servi, Cimabue
Ludovica Sanfelice
13/10/2015
Bologna - La Fondazione Lercaro ospiterà nei propri spazi museali la fase finale del restauro dell’opera Maestà di Cimabue, normalmente custodita presso la Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna.
Grazie al generoso contributo della Fondazione Carisbo e di Genus Bononiae Srl, il capolavoro del tardo Duecento realizzato con la tecnica della tempera e oro su tavola è oggetto di un intervento già avviato nei mesi scorsi per la mostra “Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice”, che si configura come un restauro sì conservativo, ma anche come un’occasione per restituire all’opera una lettura migliore e più filologica, alterata in precedenza da restauri invasivi e danneggiata dalla pratica devozionale dell’accensione delle candele.
Proprio in ragione dell’eccezionalità del momento, la Fondazione Lercaro, accorderà ai visitatori che avanzeranno richiesta con un preavviso di almeno 10 giorni la possibilità di assistere ad una lezione sulla storia e l’iconografia del dipinto e sul suo stato conservativo.
Al termine del restauro, prima di essere nuovamente trasferita nella Basilica di Santa Maria dei Servi, l’opera rimarrà poi esposta nelle sale della Raccolta.
Prenotazioni:
Tel. 051 6566210 - 211
e-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
Grazie al generoso contributo della Fondazione Carisbo e di Genus Bononiae Srl, il capolavoro del tardo Duecento realizzato con la tecnica della tempera e oro su tavola è oggetto di un intervento già avviato nei mesi scorsi per la mostra “Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice”, che si configura come un restauro sì conservativo, ma anche come un’occasione per restituire all’opera una lettura migliore e più filologica, alterata in precedenza da restauri invasivi e danneggiata dalla pratica devozionale dell’accensione delle candele.
Proprio in ragione dell’eccezionalità del momento, la Fondazione Lercaro, accorderà ai visitatori che avanzeranno richiesta con un preavviso di almeno 10 giorni la possibilità di assistere ad una lezione sulla storia e l’iconografia del dipinto e sul suo stato conservativo.
Al termine del restauro, prima di essere nuovamente trasferita nella Basilica di Santa Maria dei Servi, l’opera rimarrà poi esposta nelle sale della Raccolta.
Prenotazioni:
Tel. 051 6566210 - 211
e-mail: segreteria@raccoltalercaro.it
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Un cantiere “aperto” nel cuore di Roma
Nuovo look per le statue del Vittoriano: al via il restauro firmato Bulgari
-
Roma | Dal 1° marzo al 16 giugno al Museo di Roma a Palazzo Braschi
A Roma una mostra racconta l'uomo e il politico Giacomo Matteotti
-
Mondo | Itinerario tra mostre e bellezze artistiche del cantone svizzero
Da Locarno a Lugano tra Espressionisti e fotografia. La primavera del Ticino è un viaggio a colori nell'arte
-
Roma | Al Museo Napoleonico di Roma dal 15 marzo all’8 settembre
Kakemono, disegni, fotografie. La passione di Giuseppe Primoli per l’Oriente si racconta in una mostra
-
Roma | Dal 28 marzo in mostra sculture inedite
Apre al pubblico l’Antiquarium Torlonia