Dodici appuntamenti imperdibili in città
Da Tiepolo a Frida, le migliori mostre da vedere a Milano
Frida Kahlo Autoritratto con collana di spine e colibrì, 1940, Olio su lamina metallica, 63.5 x 49.5 cm, Harry Ranson Center, USA, Riproduzione formato Modlight | © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F.
Francesca Grego
27/10/2020
Milano - Per la prima volta le donne sono in maggioranza nei musei milanesi: un palinsesto di mostre al femminile esplora i talenti dell’altra metà del cielo spaziando dal Barocco al contemporaneo. Ma non mancano i più grandi maestri di sempre, da Mantegna a Raffaello.
Ecco gli appuntamenti da non perdere nelle prossime settimane.
• In corso
Frida - Il caos dentro. Alla Fabbrica del Vapore fino al 23 marzo
Frida Kahlo è forse la pittrice più amata di sempre, ma certo non la meglio compresa. Un nuovo progetto espositivo promette di aiutarci a colmare lo scarto tra immagine e realtà. Installazioni immersive, opere mai esposte in Italia, fotografie, lettere e oggetti personali sono pronti a trasportarci nell’universo dell’artista messicana. Dai ricordi d’infanzia all’amore burrascoso con Diego Rivera, dal rapporto con il corpo ai colori del Messico e di Casa Azul, l’energia di Frida ci investe come una bomba per mostrarci, come disse una volta Georges Braque, “una ferita che diviene luce”.
Mantegna Ritrovato. Al Museo Poldi Pezzoli
A volte un restauro può cambiare il volto di un’opera: è il caso della Madonna con il Bambino di Andrea Mantegna, sfigurata da un intervento invasivo alla fine del XIX secolo, e solo ora restituita al suo aspetto originario. Al capolavoro rinato il Museo Poldi Pezzoli dedica un’esauriente mostra-dossier che, insieme ai preziosi colori del maestro quattrocentesco, rivela al pubblico le vicende dell’opera nel tempo e le sfide di un restauro fuori dal comune.
Carla Accardi, D’altri bui di viola, 1990. Vinilico su tela, 170 x 130 cm. Courtesy Comune di Milano
Carla Accardi. Contesti. Al Museo del Novecento fino al 27 giugno
La regina dell’Astrattismo sotto una nuova luce: dipinti, installazioni, fotografia e gli inconfondibili sicofoil raccontano Carla Accardi in stretto rapporto con il contesto artistico e sociale che ne ha segnato l’orizzonte. “Ci interessa la forma del limone, non il limone”, scriveva l’artista trapanese già nel secondo dopoguerra, rompendo il tabù del realismo dominante nella pittura italiana. “Giovane nei modi e nel segno”, la Accardi mostra qui la sua infaticabile attitudine alla sperimentazione e l’importanza del confronto che l’ha portata a costruire ponti tra i maggiori movimenti italiani del XX secolo.
Prima, donna. Margaret Bourke-White. A Palazzo Reale fino al 14 febbraio
Non sono pochi i primati di Margaret Bourke-White: prima donna corrispondente di guerra, prima fotografa di Life e primo fotogiornalista straniero ad ottenere il permesso di scattare in Unione Sovietica, la reporter statunitense ha esplorato la fotografia in ogni suo aspetto. La mostra a Palazzo Reale ne esplora la carriera pionieristica e la vita anticonvenzionale in un viaggio attraverso la storia dell’immagine. Dai primi scatti sulla realtà industriale statunitense ai reportage per le più grandi testate del mondo, dai ritratti di Gandhi e di Stalin al Sudafrica dell’apartheid, fino all’America dei conflitti razziali, 100 memorabili immagini illustrano la sua straordinaria capacità di raccontare storie dense e folgoranti.
Margaret Bourke-White, Play Street, New York, 1930 | The Picture Collection Inc. | All rights reserved
Mirabilia. Una wunderkammer per scoprire i mestieri d’arte milanesi. In Triennale fino al 10 gennaio
Fin dal Rinascimento gli artigiani di Milano si sono contraddistinti nella produzione di piccole e grandi meraviglie: dai cristalli alle armature, dai gioielli ai mobili o agli strumenti musicali. E oggi? Una quarantina di oggetti originali e ricchi di creatività raccontano il mondo dell’artigianato e delle manifatture milanesi come in una wunderkammer contemporanea, in dialogo con preziose testimonianze del passato.
Claudia Andujar: la lotta Yanomami. In Triennale fino al 7 febbraio
Dalla nuova collaborazione della Triennale con Fondation Cartier pour l’art contemporain nasce una ricca mostra fotografica che documenta i 50 anni di arte e di attivismo della fotografa brasiliana Claudia Andujar in Amazzonia, a sostegno degli indios Yanomami. Ricerca fotografica e lotta politica si intrecciano nel percorso espositivo, dove ai 300 scatti in bianco e nero o a colori si aggiungono una installazione audiovisiva, disegni e filmati realizzati dagli artisti indigeni.
• In arrivo
Giambattista Tiepolo, Trionfo delle arti e delle scienze, 1731 circa, Olio su tela, 55.5 x 72 cm, Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga | © MNAA/DGPC/ADF, Luísa Oliveira
Giambattista Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa. Alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala dal 29 ottobre al 21 marzo
Le Gallerie d’Italia festeggiano i 250 anni dalla scomparsa di Giambattista Tiepolo, genio eclettico capace di stupirci con la luce e il colore, con il pathos e con l’ironia. Mago del pennello, scenografo fuori dalle scene, Maestro dell’illusione, Tiepolo ha lasciato a Milano grandiosi cicli di affreschi, da Palazzo Archinto a Palazzo Clerici e a Palazzo Casati Dugnani. In città, tuttavia, non si è mai vista una mostra a lui dedicata. La rassegna voluta da Intesa Sanpaolo ne celebrerà la dimensione internazionale: il lavoro alla corte di Dresda, gli straordinari “effetti speciali” del Palazzo di Würzburg, le decorazioni che con ostinata energia il Maestro ormai anziano realizzò per Carlo III a Madrid, dove si spense il 27 marzo del 1770.
Divine Avanguardie. La donna in Russia. Dalle icone di Malevich alle amazzoni dell’avanguardia. A Palazzo Reale dal 30 ottobre al 5 aprile
Cento capolavori per raccontare la lunga marcia delle donne russe: icone sacre e dipinti modernisti, sculture e preziose porcellane sono in arrivo dall’Ermitage di San Pietroburgo per mostrarci i volti di zarine e Madonne, contadine e artiste emancipate. Dalla donna come musa e soggetto dell’arte alle protagoniste delle avanguardie novecentesche si dipana un percorso ricco di sorprese, in cui brillano le opere di Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Kazimir Malevich, Natal'ja Gončarova, Ljubov' Popova, Ol'ga Rozanova.
Tania Bruguera. La verità anche a scapito del mondo. Al PAC dal 13 novembre al 31 gennaio
Prende il titolo da una citazione di Hannah Arendt la prima mostra personale in Italia dell’artista e attivista cubana Tania Bruguera, che esplora attraverso la performance nuovi intrecci tra arte e politiche del quotidiano. Al PAC lavori pensati per l’occasione arricchiranno una selezione delle azioni più significative, per toccare con mano le qualità di un’artista pluripremiato (Premio Robert Rauschenberg, Guggenheim Fellowship e Prince Claus Fund Laureate) di casa alla Biennale di Venezia, Tate Gallery e documenta Kassel.
10,148,451 (Crying Room). Hyundai Commission: Tania Bruguera, Tate Modern 2018 (© Photo Benedict Johnson)
Robot. The Human Project. Al MUDEC Dal 26 novembre al 28 marzo
Incredibile ma vero: i primi antenati dei robot risalgono all’antica Grecia, dove rudimentali congegni meccanici emulavano le forme umane. In seguito il sogno dell’uomo di costruire il proprio doppio ha dato vita a bambole e automi sempre più sofisticati, riempiendo di meraviglia le corti dei nobili e i salotti borghesi. Questo e altro scopriremo nella grande mostra messa a punto dal MUDEC in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, che dopo la proto storia dei robot prende il volo sulle ali delle ultimissime tecnologie. Dalle applicazioni legate alle neuroscienze ai Cobot - i robot che sanno riconoscere e trasmettere le emozioni - gli incredibili sviluppi degli ultimi anni si svelano tra entusiasmo e interrogativi ancora aperti.
Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco. Dal 27 novembre al 7 marzo
Come si diffuse in Lombardia la fama di Raffaello? Ce lo racconta una preziosa mostra al Castello Sforzesco di Milano. In effetti, senza la passione del collezionista e disegnatore Giuseppe Bossi forse il divin pittore sarebbe stato dimenticato. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, invece, Bossi rinnovò il culto dell’Urbinate in terra padana riproducendone le invenzioni in disegni e delicati dipinti su carta, oltre che diffondendo incisioni e maioliche ispirate ai suoi capolavori. Una pagina di storia dell’arte e del collezionismo che oggi rivive grazie alle 30 opere esposte al Castello, tra la Sala delle Asse di Leonardo e la Pietà Rondanini di Michelangelo.
Le Signore del Barocco. A Palazzo Reale dal 3 dicembre all’11 aprile
Per quattro secoli la storia dell’arte le ha cancellate dalla nostra memoria, ma ora le protagoniste della pittura al femminile tornano alla ribalta con un carico di bellezza e creatività da far invidia a colleghi ben più famosi. Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Giovanna Garzoni sono soltanto alcune delle signore del Barocco da riscoprire. Ne ammireremo i capolavori a Palazzo Reale, insieme a quelli di pittrici semi-sconosciute e altrettanto sorprendenti.
Artemisia Gentileschi, Giuditta e la sua ancella, 1618-19, olio su tela, 93.5 x 114 cm, Firenze, Palazzo Pitti | Courtesy Comune di Milano
Vedi anche:
• Da Boldini ai robot, le mostre da non perdere a novembre
• Frida Kahlo a Milano: un viaggio nell'anima dell'ocultadora
• Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi: la rinascita delle pittrici dimenticate
Ecco gli appuntamenti da non perdere nelle prossime settimane.
• In corso
Frida - Il caos dentro. Alla Fabbrica del Vapore fino al 23 marzo
Frida Kahlo è forse la pittrice più amata di sempre, ma certo non la meglio compresa. Un nuovo progetto espositivo promette di aiutarci a colmare lo scarto tra immagine e realtà. Installazioni immersive, opere mai esposte in Italia, fotografie, lettere e oggetti personali sono pronti a trasportarci nell’universo dell’artista messicana. Dai ricordi d’infanzia all’amore burrascoso con Diego Rivera, dal rapporto con il corpo ai colori del Messico e di Casa Azul, l’energia di Frida ci investe come una bomba per mostrarci, come disse una volta Georges Braque, “una ferita che diviene luce”.
Mantegna Ritrovato. Al Museo Poldi Pezzoli
A volte un restauro può cambiare il volto di un’opera: è il caso della Madonna con il Bambino di Andrea Mantegna, sfigurata da un intervento invasivo alla fine del XIX secolo, e solo ora restituita al suo aspetto originario. Al capolavoro rinato il Museo Poldi Pezzoli dedica un’esauriente mostra-dossier che, insieme ai preziosi colori del maestro quattrocentesco, rivela al pubblico le vicende dell’opera nel tempo e le sfide di un restauro fuori dal comune.
Carla Accardi, D’altri bui di viola, 1990. Vinilico su tela, 170 x 130 cm. Courtesy Comune di Milano
Carla Accardi. Contesti. Al Museo del Novecento fino al 27 giugno
La regina dell’Astrattismo sotto una nuova luce: dipinti, installazioni, fotografia e gli inconfondibili sicofoil raccontano Carla Accardi in stretto rapporto con il contesto artistico e sociale che ne ha segnato l’orizzonte. “Ci interessa la forma del limone, non il limone”, scriveva l’artista trapanese già nel secondo dopoguerra, rompendo il tabù del realismo dominante nella pittura italiana. “Giovane nei modi e nel segno”, la Accardi mostra qui la sua infaticabile attitudine alla sperimentazione e l’importanza del confronto che l’ha portata a costruire ponti tra i maggiori movimenti italiani del XX secolo.
Prima, donna. Margaret Bourke-White. A Palazzo Reale fino al 14 febbraio
Non sono pochi i primati di Margaret Bourke-White: prima donna corrispondente di guerra, prima fotografa di Life e primo fotogiornalista straniero ad ottenere il permesso di scattare in Unione Sovietica, la reporter statunitense ha esplorato la fotografia in ogni suo aspetto. La mostra a Palazzo Reale ne esplora la carriera pionieristica e la vita anticonvenzionale in un viaggio attraverso la storia dell’immagine. Dai primi scatti sulla realtà industriale statunitense ai reportage per le più grandi testate del mondo, dai ritratti di Gandhi e di Stalin al Sudafrica dell’apartheid, fino all’America dei conflitti razziali, 100 memorabili immagini illustrano la sua straordinaria capacità di raccontare storie dense e folgoranti.
Margaret Bourke-White, Play Street, New York, 1930 | The Picture Collection Inc. | All rights reserved
Mirabilia. Una wunderkammer per scoprire i mestieri d’arte milanesi. In Triennale fino al 10 gennaio
Fin dal Rinascimento gli artigiani di Milano si sono contraddistinti nella produzione di piccole e grandi meraviglie: dai cristalli alle armature, dai gioielli ai mobili o agli strumenti musicali. E oggi? Una quarantina di oggetti originali e ricchi di creatività raccontano il mondo dell’artigianato e delle manifatture milanesi come in una wunderkammer contemporanea, in dialogo con preziose testimonianze del passato.
Claudia Andujar: la lotta Yanomami. In Triennale fino al 7 febbraio
Dalla nuova collaborazione della Triennale con Fondation Cartier pour l’art contemporain nasce una ricca mostra fotografica che documenta i 50 anni di arte e di attivismo della fotografa brasiliana Claudia Andujar in Amazzonia, a sostegno degli indios Yanomami. Ricerca fotografica e lotta politica si intrecciano nel percorso espositivo, dove ai 300 scatti in bianco e nero o a colori si aggiungono una installazione audiovisiva, disegni e filmati realizzati dagli artisti indigeni.
• In arrivo
Giambattista Tiepolo, Trionfo delle arti e delle scienze, 1731 circa, Olio su tela, 55.5 x 72 cm, Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga | © MNAA/DGPC/ADF, Luísa Oliveira
Giambattista Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa. Alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala dal 29 ottobre al 21 marzo
Le Gallerie d’Italia festeggiano i 250 anni dalla scomparsa di Giambattista Tiepolo, genio eclettico capace di stupirci con la luce e il colore, con il pathos e con l’ironia. Mago del pennello, scenografo fuori dalle scene, Maestro dell’illusione, Tiepolo ha lasciato a Milano grandiosi cicli di affreschi, da Palazzo Archinto a Palazzo Clerici e a Palazzo Casati Dugnani. In città, tuttavia, non si è mai vista una mostra a lui dedicata. La rassegna voluta da Intesa Sanpaolo ne celebrerà la dimensione internazionale: il lavoro alla corte di Dresda, gli straordinari “effetti speciali” del Palazzo di Würzburg, le decorazioni che con ostinata energia il Maestro ormai anziano realizzò per Carlo III a Madrid, dove si spense il 27 marzo del 1770.
Divine Avanguardie. La donna in Russia. Dalle icone di Malevich alle amazzoni dell’avanguardia. A Palazzo Reale dal 30 ottobre al 5 aprile
Cento capolavori per raccontare la lunga marcia delle donne russe: icone sacre e dipinti modernisti, sculture e preziose porcellane sono in arrivo dall’Ermitage di San Pietroburgo per mostrarci i volti di zarine e Madonne, contadine e artiste emancipate. Dalla donna come musa e soggetto dell’arte alle protagoniste delle avanguardie novecentesche si dipana un percorso ricco di sorprese, in cui brillano le opere di Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, Kazimir Malevich, Natal'ja Gončarova, Ljubov' Popova, Ol'ga Rozanova.
Tania Bruguera. La verità anche a scapito del mondo. Al PAC dal 13 novembre al 31 gennaio
Prende il titolo da una citazione di Hannah Arendt la prima mostra personale in Italia dell’artista e attivista cubana Tania Bruguera, che esplora attraverso la performance nuovi intrecci tra arte e politiche del quotidiano. Al PAC lavori pensati per l’occasione arricchiranno una selezione delle azioni più significative, per toccare con mano le qualità di un’artista pluripremiato (Premio Robert Rauschenberg, Guggenheim Fellowship e Prince Claus Fund Laureate) di casa alla Biennale di Venezia, Tate Gallery e documenta Kassel.
10,148,451 (Crying Room). Hyundai Commission: Tania Bruguera, Tate Modern 2018 (© Photo Benedict Johnson)
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Incredibile ma vero: i primi antenati dei robot risalgono all’antica Grecia, dove rudimentali congegni meccanici emulavano le forme umane. In seguito il sogno dell’uomo di costruire il proprio doppio ha dato vita a bambole e automi sempre più sofisticati, riempiendo di meraviglia le corti dei nobili e i salotti borghesi. Questo e altro scopriremo nella grande mostra messa a punto dal MUDEC in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, che dopo la proto storia dei robot prende il volo sulle ali delle ultimissime tecnologie. Dalle applicazioni legate alle neuroscienze ai Cobot - i robot che sanno riconoscere e trasmettere le emozioni - gli incredibili sviluppi degli ultimi anni si svelano tra entusiasmo e interrogativi ancora aperti.
Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco. Dal 27 novembre al 7 marzo
Come si diffuse in Lombardia la fama di Raffaello? Ce lo racconta una preziosa mostra al Castello Sforzesco di Milano. In effetti, senza la passione del collezionista e disegnatore Giuseppe Bossi forse il divin pittore sarebbe stato dimenticato. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, invece, Bossi rinnovò il culto dell’Urbinate in terra padana riproducendone le invenzioni in disegni e delicati dipinti su carta, oltre che diffondendo incisioni e maioliche ispirate ai suoi capolavori. Una pagina di storia dell’arte e del collezionismo che oggi rivive grazie alle 30 opere esposte al Castello, tra la Sala delle Asse di Leonardo e la Pietà Rondanini di Michelangelo.
Le Signore del Barocco. A Palazzo Reale dal 3 dicembre all’11 aprile
Per quattro secoli la storia dell’arte le ha cancellate dalla nostra memoria, ma ora le protagoniste della pittura al femminile tornano alla ribalta con un carico di bellezza e creatività da far invidia a colleghi ben più famosi. Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Giovanna Garzoni sono soltanto alcune delle signore del Barocco da riscoprire. Ne ammireremo i capolavori a Palazzo Reale, insieme a quelli di pittrici semi-sconosciute e altrettanto sorprendenti.
Artemisia Gentileschi, Giuditta e la sua ancella, 1618-19, olio su tela, 93.5 x 114 cm, Firenze, Palazzo Pitti | Courtesy Comune di Milano
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