Appuntamento al museo, regione per regione

L'Italia si tinge di giallo: le mostre che aprono il 1° febbraio

Lorenzo Lotto, Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, 1522
 

Francesca Grego

01/02/2021

Con il ritorno di gran parte delle regioni in zona gialla, anche l’arte riconquista una fetta di normalità. Dopo Basilicata, Campania, Molise e Toscana, da oggi, lunedì 1° febbraio, riaprono al pubblico dal lunedì al venerdì i musei e i luoghi d’arte in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria. Le mostre da vedere sono davvero tante, tra quelle inaugurate e chiuse quasi immediatamente, che in molti casi beneficeranno di una proroga, e quelle che per il debutto hanno preferito attendere tempi migliori. Vale la pena quindi di ritagliarsi qualche ora in settimana per godere dell’agognato risveglio culturale. Anche perché il calendario corre e, incrociando le dita, nuovi appuntamenti si profilano già all’orizzonte. 
Intanto, ecco le mostre che riaprono questa settimana in zona gialla, regione per regione.  

• Piemonte
Una ricca offerta attende i visitatori di Torino e dintorni ai Musei Reali, per viaggiare con i reportage di Robert Capa, per la prima volta in Italia in versione a colori (Capa in Color, fino al 30 maggio), inseguire Raffaello tra i dipinti della Galleria Sabauda (Sulle tracce di Raffaello nelle Collezioni Sabaude, fino all’11 aprile) e conoscere da vicino il land artist svizzero Saype, che in tempo di Covid ha lanciato messaggi di speranza dall’Europa e dall'Africa attraverso gigantesche installazioni (Beyond Walls, fino all’11 aprile). 
La provincia non è da meno. Un grande protagonista del contemporaneo si racconta ad Alba nella mostra William Kentridge. Respirare (fino all’11 aprile nella Chiesa di San Domenico), mentre a Cuneo E luce fu evidenzia affinità capaci di andare oltre il tempo tra le opere di Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson e Renato Leotta (fino al 20 giugno al Complesso Monumentale di San Francesco). 


Michelangelo Buonarroti, Cleopatra, 1535 circa. Matita nera, 232 x 182 mm. Casa Buonarroti, Firenze, inv. 2 F

• Liguria
Per la gioia di chi ama l’arte, tornano visibili i gioielli di Michelangelo chiusi da mesi nelle sale del Palazzo Ducale di Genova. Disegni preziosi, statue, rilievi e scritti autografi del genio fiorentino tornano a raccontare la genesi di capolavori capaci di stupire a cinque secoli dall’esecuzione. I fortunati visitatori di Michelangelo. Divino artista (fino al 2 maggio) potranno entrare nel backstage di meraviglie come gli affreschi della Cappella Sistina, il David di Piazza della Signoria, il Mosè di San Pietro in Vincoli, la Cupola di San Pietro, e ripercorrere l’intera evoluzione artistica del gigante del Rinascimento. Tra i tesori da non perdere, il capolavoro giovanile della Madonna della Scala, il monumentale Cristo Redentore, scoperto solo nel 2001, e la bellissima Testa di Cleopatra, oggetto di desideri e contese già dopo la morte del suo autore. 

• Lombardia
C’è tempo fino al 5 aprile per visitare una delle mostre di punta dell’inverno milanese: in Divine Avanguardie 100 capolavori giunti a Palazzo Reale dall’Ermitage di San Pietroburgo sono la base di un racconto al femminile che ripercorre il cammino delle donne russe dal Rinascimento fino a oggi. Da non perdere le tele delle “amazzoni” del Novecento Natalia Goncharova, Olga Rozanova, Ljubov Popova, ma anche i dipinti di colleghi come Vasilij Kandinskij, Kazimir Malevič e Marc Chagall. L’occasione è propizia per ammirare, sempre a Palazzo Reale, i migliori scatti di un’icona della fotografia nella mostra Prima, Donna. Margaret Bourke-White, aperta solo fino al 14 febbraio. 

Alle Gallerie d’Italia di Piazza Scala, invece, i 250 anni anni di Giambattista Tiepolo vanno in scena con prestiti prestigiosi: una quarantina di opere autografe del maestro ne ripercorrono la folgorante avventura internazionale a confronto con altri grandi del suo tempo (Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa, fino al 2 maggio). 


Frida Kahlo, Autoritratto con bonito, 1941, Olio su tela, 55 x 43,4 cm, Collezione privata, USA, Riproduzione formato Modlight | © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F.

I colori travolgenti di Frida Kahlo sfidano l’inverno alla Fabbrica del Vapore nella mostra Frida - Il caos dentro: ricostruzioni immersive ad alto contenuto di tecnologia, ritratti d’autore, rare fotografie personali, abiti e oggetti appartenuti alla pittrice messicana raccontano la donna e l’artista oltre la leggenda (fino al 5 maggio). 

Al Palazzo delle Paure di Lecco, inoltre, apre per la prima volta al pubblico Lotto. L’inquietudine della realtà. In equilibrio tra antico e contemporaneo, l’allestimento è costruito intorno alla tela Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni e Caterina d’Alessandria di Lorenzo Lotto, eccezionalmente in prestito da una collezione privata. Partendo dall’osservazione appassionata dell’opera, l’artista contemporaneo Giovanni Frangi ha dato vita alla serie di dipinti Esercizi di Lettura, liberamente ispirata al maestro cinquecentesco. 

• Veneto
Era una delle mostre più attese della stagione, ma dopo l’inaugurazione è rimasta aperta per meno di un mese. Per Van Gogh. I colori della vita è arrivato il momento della rivincita. Fino all’11 aprile 125 opere raccontano i rapporti del genio post-impressionista con l’arte del suo tempo, ricostruendo gli intrecci di amicizie e ispirazioni. Nel percorso, icone come l’Autoritratto con cappello di feltro, Il seminatore, l’Arlesiana, i Mietitori, il Ritratto del postino Joseph Roulin


Marc Chagall, Il Matrimonio, 1918, Mosca, Tretyakov Gallery (© Chagall ®, by SIAE 2019)

Poche decine di chilometri e un altro gigante della pittura attende il pubblico veneto: si tratta di Marc Chagall, in mostra a Palazzo Roverella di Rovigo con 70 capolavori. Il tema? Il legame fortissimo che unì sempre l’artista alla sua terra, madre e matrigna, ma sempre generosa di ispirazioni per la sua fervida fantasia (Marc Chagall. Anche la mia Russia mi amerà, fino al 14 marzo). 

A Venezia, infine, c’è tempo fino al 20 marzo per ammirare il meglio della fotografia di Henri Cartier-Bresson, in una selezione curata proprio dal grande reporter e poi ulteriormente sfoltita da cinque curatori d’eccezione: il regista Wim Wenders, la fotografa Annie Leibovitz, lo scrittore Javier Cercas, il collezionista Francois Pinault e la studiosa Sylvie Aubenas. Che cosa aspettarci? Circa 250 scatti oltre i generi e le classificazioni consuete, fatti apposta per coinvolgerci nel Grande Gioco di Cartier-Bresson (Henri Cartier-Bresson: le Grand Jeu, in corso a Palazzo Grassi - Punta della Dogana). 

• Emilia Romagna
A tre secoli dallo smembramento una delle più preziose pale d’altare del Rinascimento italiano è tornata a casa ricomposta nella sua interezza. Sono arrivate a Bologna dal Regno Unito, dalla Francia, dagli Stati Uniti e dall’Olanda, oltre che da alcuni grandi musei italiani, le 16 tavole del Polittico Griffoni: un’occasione unica per ammirarle tutte insieme nello straordinario progetto realizzato 550 anni fa di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, da cogliere al volo prima della chiusura della mostra a Palazzo Fava, prevista per il prossimo 14 febbraio. 


Francesco del Cossa e Ercole de' Roberti, Polittico Griffoni, 1472-1474, Particolare

Sempre a Bologna, a Palazzo Albergati continua fino al 21 febbraio la marcia trionfale di Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi. Qui a raccontare l’avventura dei pittori della luce sono 60 gioielli di Monet, Renoir, Degas, Manet, Alfred Sisley, Pissarro, Morisot, tra pietre miliari del movimento e dipinti che non avevano mai lasciato la Francia prima d’ora. 
A Palazzo Pallavicini, invece, sono di casa le atmosfere sognanti della Belle Epoque di Vittorio Corcos. In primo piano paesaggi inondati di luce, ma soprattutto i magnifici ritratti femminili dell’artista livornese, noto per dipingere “creature che hanno in sé qualcosa del fantasma e del fiore”. Da non perdere il celebre ritratto della diva Lina Cavalieri e l’innovativo Sogni, capace fin dal debutto di catalizzare l’attenzione di pubblico e critica (Vittorio Corcos. Ritratti e Sogni, fino al 27 giugno).


Vittorio Corcos. Ritratti e Sogni, Bologna, Palazzo Pallavicini, 22 ottobre 2020 - 14 febbraio 2021 | Vittorio Corcos, Sogni, 1896, Olio su tela, 161 x 135 cm | © Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma

• Lazio
Anche a Roma riaprono i musei e le grandi mostre della stagione. Come I Marmi Torlonia, Collezionare Capolavori, fino al 21 giugno ai Capitolini nella nuova sede di Palazzo Caffarelli con 90 magnifiche sculture da una delle più ricche, prestigiose ed esclusive collezioni del pianeta. 

A Palazzo Barberini torna visitabile L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano, un intrigante viaggio alla scoperta dei meccanismi attraverso i quali l’arte cattura il nostro sguardo e ci coinvolge nel suo gioco. A fornire spiegazioni attraverso i propri quadri sono maestri che la sanno davvero lunga, da Rembrandt a Guido Reni, da Guercino a Tiepolo, da Sofonisba Anguissola a Lavinia Fontana. 


Giandomenico Tiepolo, Mondo novo (1791) affresco staccato proveniente dalla Villa Tiepolo di Zianigo (Venezia), cm 205 x 525. Venezia, Museo del Settecento Veneziano Ca’ Rezzonico

Al Chiostro del Bramante i visitatori romani troveranno invece l’arte irriverente di Banksy con 90 opere tra dipinti, stampe, progetti per libri e copertine di vinili: un percorso completo nell’opera del misterioso writer di Bristol dal quale, per ovvie ragioni, mancano soltanto i muri. Sono presenti in altre forme, tuttavia, le icone di Banksy nel mondo, da Girl with a Ballon a Love is in the Air. Il tutto a due passi da una finestra affacciata sugli affreschi realizzati in Santa Maria della Pace da Raffaello, un altro immenso pittore di muri! (Banksy - A Visual Protest, in calendario fino all'11 aprile).

Fresca di inaugurazione è infine Josef Koudelka. Radici, fino al 16 maggio al Museo dell’Ara Pacis, unica tappa italiana per il progetto del reporter Magnum. Attraverso cento spettacolari immagini panoramiche l’ultimo grande maestro della fotografia moderna riflette sul senso delle vestigia antiche, sul paesaggio, sulla bellezza “che nutre il pensiero”, portandoci con sé nei suoi viaggi dal Medio Oriente alla Spagna, dalla Grecia al Maghreb, passando naturalmente per il Belpaese.