Strutture restaurate, nuove sale e un allestimento inedito
Riapre il Gruuthuse: un museo per raccontare Bruges
Museo Gruuthuse, Bruges | Foto: Sarah Bauwens | Courtesy of Toerisme Brugge
Francesca Grego
29/03/2019
Dopo un intervento di restauro e ampliamento durato cinque anni, il Museo Gruuthuse di Bruges è pronto a riaprire i battenti per raccontare la storia della Perla delle Fiandre: un itinerario lungo sette secoli corre dal Medioevo al restyling neogotico che interessò la città nell’Ottocento, all’interno di uno degli edifici più imponenti del centro cittadino.
Le storiche strutture che ospitano il museo sono lo specchio del passato di Bruges e una preziosa testimonianza dell’epoca dei duchi di Borgogna, stagione di massimo splendore della regione. Freschi di restauro, il grandioso atrio con l’arazzo delle Sette arti liberali, la torre del belvedere, la scala a chiocciola, la preziosa cappella cinquecentesca documentano l’evoluzione dell’edificio attraverso accorpamenti successivi.
Le vetrate gotiche, i dipinti, le sculture, gli arazzi, le porcellane cinesi e i raffinati merletti della collezione Gruuthuse sono ora protagonisti di un itinerario inedito, che si espande grazie alle sale di una nuova ala.
A ispirare l’allestimento è il motto del più illustre inquilino che il palazzo abbia mai avuto, Lodewijk van Gruuthuse: Plus est en vous (C’è di più in te) indica che ciascuno degli oggetti esposti ha qualcosa da raccontare sulla storia di Bruges, spiegano dal museo.
Deriva proprio da questo personaggio il curioso nome del palazzo: uomo d’affari, diplomatico, cavaliere e mecenate del XV secolo, Lodewijk deteneva il monopolio del commercio del gruut, una miscela di spezie usate per dare sapore alla birra. Per estensione il suo quartier generale divenne noto come Gruuthuse, la “casa del gruut”. Fu il commerciante a dare all’edificio il suo aspetto ricco e imponente, ma più tardi l’introduzione del luppolo rese il gruut obsoleto e dalla struttura furono ricavate residenze signorili, poi riconvertite in sede del Monte della Pietà e, infine, in museo.
Il restauro e rinnovamento del Gruuthuse fa parte di più ampio progetto di riqualificazione del sistema museale di Bruges. Nel nuovo padiglione eretto tra il museo e l’adiacente Chiesa di Nostra Signora, i visitatori potranno acquistare i biglietti di tutti i musei del circuito Musea Brugge, che ha le sue eccellenze nel Museo Groeninge e nel Sint-Janshospitaal - Museo Memling.
Il primo offre un lungo viaggio nella pittura fiamminga, dai primitivi del Quattrocento ai nostri giorni, con gioielli come la Madonna con il Canonico van der Paele di Jan van Eyck e il Trittico Moreel di Hans Memling.
Il secondo conserva i capolavori di Memling, tra cui il Dittico di Maarten van Nieuwenhove, il Ritratto di Giovane donna e il Reliquiario di Sant'Orsola, oltre a preziosi arredi sacri, reliquie, strumenti medici d’epoca e documenti del più antico ospedale d’Europa, che la struttura ha ospitato dal 1188.
Le storiche strutture che ospitano il museo sono lo specchio del passato di Bruges e una preziosa testimonianza dell’epoca dei duchi di Borgogna, stagione di massimo splendore della regione. Freschi di restauro, il grandioso atrio con l’arazzo delle Sette arti liberali, la torre del belvedere, la scala a chiocciola, la preziosa cappella cinquecentesca documentano l’evoluzione dell’edificio attraverso accorpamenti successivi.
Le vetrate gotiche, i dipinti, le sculture, gli arazzi, le porcellane cinesi e i raffinati merletti della collezione Gruuthuse sono ora protagonisti di un itinerario inedito, che si espande grazie alle sale di una nuova ala.
A ispirare l’allestimento è il motto del più illustre inquilino che il palazzo abbia mai avuto, Lodewijk van Gruuthuse: Plus est en vous (C’è di più in te) indica che ciascuno degli oggetti esposti ha qualcosa da raccontare sulla storia di Bruges, spiegano dal museo.
Deriva proprio da questo personaggio il curioso nome del palazzo: uomo d’affari, diplomatico, cavaliere e mecenate del XV secolo, Lodewijk deteneva il monopolio del commercio del gruut, una miscela di spezie usate per dare sapore alla birra. Per estensione il suo quartier generale divenne noto come Gruuthuse, la “casa del gruut”. Fu il commerciante a dare all’edificio il suo aspetto ricco e imponente, ma più tardi l’introduzione del luppolo rese il gruut obsoleto e dalla struttura furono ricavate residenze signorili, poi riconvertite in sede del Monte della Pietà e, infine, in museo.
Il restauro e rinnovamento del Gruuthuse fa parte di più ampio progetto di riqualificazione del sistema museale di Bruges. Nel nuovo padiglione eretto tra il museo e l’adiacente Chiesa di Nostra Signora, i visitatori potranno acquistare i biglietti di tutti i musei del circuito Musea Brugge, che ha le sue eccellenze nel Museo Groeninge e nel Sint-Janshospitaal - Museo Memling.
Il primo offre un lungo viaggio nella pittura fiamminga, dai primitivi del Quattrocento ai nostri giorni, con gioielli come la Madonna con il Canonico van der Paele di Jan van Eyck e il Trittico Moreel di Hans Memling.
Il secondo conserva i capolavori di Memling, tra cui il Dittico di Maarten van Nieuwenhove, il Ritratto di Giovane donna e il Reliquiario di Sant'Orsola, oltre a preziosi arredi sacri, reliquie, strumenti medici d’epoca e documenti del più antico ospedale d’Europa, che la struttura ha ospitato dal 1188.
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