Maaseik, 1390 - Bruges, 1441
Jan van Eyck
Jan van Eyck, Ritratto di uomo con turbante rosso, Probabile autoritratto dell’artista, 1433, Olio su tavola, 19 x 25.5 cm, Londra, National Gallery
Nonostante sia considerato il capostipite della pittura del Quattrocento nei Paesi Bassi, le notizie circa la vita di Jan van Eyck sono scarse.
A introdurlo nel mondo della pittura sarebbe stato il fratello maggiore, il misterioso Hubert.
Nulla sappiamo sulla formazione dell'artista, nel campo della miniatura, dalla quale apprese l'amore per i dettagli e per la tecnica raffinata, che si riflesse anche nelle opere pittoriche. Tra i lavori della giovinezza spiccano le miniature delle cosiddette Ore di Torino (1422-1424), eseguite all'Aia per Giovanni di Baviera.
Le prime informazioni sul pittore risalgono quindi al periodo che va dall'ottobre 1422 al settembre 1424, quando si trovava all'Aia alla corte di Giovanni di Baviera, conte d'Olanda. L’intera carriera sarà legata ai poteri ufficiali delle Fiandre.
Fu pittore di corte del duca di Borgogna Filippo il Buono, ruolo che ricoprì fino alla morte. Per conto di Filippo compì anche numerose missioni diplomatiche, come quella a Lisbona (nel 1428), dove si recò per concordare le nozze del duca con Isabella di Portogallo, alla quale fece anche un ritratto.
Tra il 1426 e il 1432 van Eyck lavorò al suo capolavoro, il Polittico di Gand. Nel 1432 si trasferì a Bruges, dove trascorse il resto della sua vita. Morirà giovane nel giugno 1441.
L'altissima qualità pittorica, la verosimiglianza, la perfezione formale, l'attenzione al dettaglio minuto ed alla resa delle superfici, lo studio della luce, l'immobilità dei personaggi, sono alcuni dettagli stilistici inconfondibili dell'artista fiammingo. Il pittore fece ampio uso dei colori ad olio, accanto alle tradizionali tempere e ai colori di colla animale. Caratteristica fondamentale della sua tecnica è il ricorso a strati sottili di colore stesi uno sopra l'altro su una base chiara e luminosa.
Tra le opere più celebri, le due tavole raffiguranti la Crocifissione ed il Giudizio Finale, eseguite intorno al 1430, il monumentale Polittico di Gand (1432), realizzato per la Chiesa di San Bavone, e presumibilmente iniziato dal fratello Hubert - come conferma l'iscrizione sulla cornice esterna del dipinto -, la Madonna con il Canonico Van Der Paele conservata al Groeninge Museum di Bruges, la Madonna con Bambino, detta di Ince Hall ed il ritratto dell'Uomo con il turbante rosso (1433).
Famosissimo anche il celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini realizzato nel 1434, e che, secondo la tradizione, celebrava il matrimonio tra il mercante lucchese Giovanni Arnolfini e Giovanna Cenami.
A introdurlo nel mondo della pittura sarebbe stato il fratello maggiore, il misterioso Hubert.
Nulla sappiamo sulla formazione dell'artista, nel campo della miniatura, dalla quale apprese l'amore per i dettagli e per la tecnica raffinata, che si riflesse anche nelle opere pittoriche. Tra i lavori della giovinezza spiccano le miniature delle cosiddette Ore di Torino (1422-1424), eseguite all'Aia per Giovanni di Baviera.
Le prime informazioni sul pittore risalgono quindi al periodo che va dall'ottobre 1422 al settembre 1424, quando si trovava all'Aia alla corte di Giovanni di Baviera, conte d'Olanda. L’intera carriera sarà legata ai poteri ufficiali delle Fiandre.
Fu pittore di corte del duca di Borgogna Filippo il Buono, ruolo che ricoprì fino alla morte. Per conto di Filippo compì anche numerose missioni diplomatiche, come quella a Lisbona (nel 1428), dove si recò per concordare le nozze del duca con Isabella di Portogallo, alla quale fece anche un ritratto.
Tra il 1426 e il 1432 van Eyck lavorò al suo capolavoro, il Polittico di Gand. Nel 1432 si trasferì a Bruges, dove trascorse il resto della sua vita. Morirà giovane nel giugno 1441.
L'altissima qualità pittorica, la verosimiglianza, la perfezione formale, l'attenzione al dettaglio minuto ed alla resa delle superfici, lo studio della luce, l'immobilità dei personaggi, sono alcuni dettagli stilistici inconfondibili dell'artista fiammingo. Il pittore fece ampio uso dei colori ad olio, accanto alle tradizionali tempere e ai colori di colla animale. Caratteristica fondamentale della sua tecnica è il ricorso a strati sottili di colore stesi uno sopra l'altro su una base chiara e luminosa.
Tra le opere più celebri, le due tavole raffiguranti la Crocifissione ed il Giudizio Finale, eseguite intorno al 1430, il monumentale Polittico di Gand (1432), realizzato per la Chiesa di San Bavone, e presumibilmente iniziato dal fratello Hubert - come conferma l'iscrizione sulla cornice esterna del dipinto -, la Madonna con il Canonico Van Der Paele conservata al Groeninge Museum di Bruges, la Madonna con Bambino, detta di Ince Hall ed il ritratto dell'Uomo con il turbante rosso (1433).
Famosissimo anche il celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini realizzato nel 1434, e che, secondo la tradizione, celebrava il matrimonio tra il mercante lucchese Giovanni Arnolfini e Giovanna Cenami.
Ostenda, 1860 - Ostenda, 1949
James Ensor
Biografia Maaseik, 1390 - Bruges, 1441Jan van Eyck
Biografia Haarlem, 1415 - Lovanio, 1475Dieric Bouts
BiografiaNotizie
- Mondo - Riaperta a Ostenda la casa natale dell’artista