Le aperture straordinarie da Milano a Napoli

Le mostre da vedere nel weekend di Pasqua

Marc Chagall, Coppia di amanti e fiori, 1949. Litografia a colori, cm 64,9x48,1. Dono di Ida Chagall © Chagall
 

Francesca Grego

15/04/2022

Scambiarsi gli auguri davanti all’opera d'arte preferita? Perché no. Sono davvero tanti i musei che quest’anno resteranno aperti nei giorni di festa, con mostre che spaziano dal Rinascimento alle avanguardie, dalla street art alla fotografia, fino ai cartoon. Ecco gli appuntamenti da non perdere nel weekend di Pasqua 2022. 

Marc Chagall. Una storia di due mondi. A Milano, Mudec - Museo delle Culture
Più di 100 opere provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme raccontano l’universo incantato di Chagall, svelando i molteplici volti del pittore di origine bielorussa. Dal villaggio rurale di Vitebsk alla Parigi delle avanguardie, la magia di un artista unico nel panorama novecentesco va in scena attraverso disegni, acquerelli e incisioni legati alla sua appassionata attività di illustratore: dalle origini, descritte con affetto e nostalgia nell’autobiografia illustrata Ma Vie, all’amore per la moglie Bella Rosenfeld, della quale il pittore illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, fino alle acqueforti per Le anime morte di Gogol’ e alle illustrazioni per le Favole di La Fontaine e per la Bibbia


Max Ernst, L'Europa dopo la pioggia, 1940-1942, Olio su tela, 54.8 × 147.8 cm, Wadsworth Atheneum Museum of Art, Hartford, The Ella Gallup Sumner and Mary Catlin Sumner Collection Fund, Inv. 1942.281 | © Max Ernst, by SIAE 2022

Surrealismo e magia. La modernità incantata. A Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
Come sciamani, i surrealisti si sono avventurati nei territori più reconditi della psiche umana, portando alla luce visioni, tabù ed emozioni sopite. Dopo le dirompenti scoperte di Freud sull’inconscio, i sogni conquistano anche l’arte, obliterando il confine tra realtà e magia. Sono queste le suggestioni alla base della grande mostra di primavera a casa di Peggy Guggenheim, impreziosita da meraviglie provenienti da 40 importanti musei internazionali. In mostra una sessantina di opere firmate da artisti come Max Ernst, René Magritte, Salvador Dalì, Yves Tanguy, Giorgio De Chirico, Leonor Fini, Leonora Carrington, Dorothea Tanning.


Claude Monet (1840 - 1926), Passeggiata ad Argenteuil, 1875, Olio su tela, 61 x 81.4 cm, Parigi, Musée Marmottan Monet, Dono Nelly Sergeant-Duhem, 1985 | © Musée Marmottan Monet, Paris / Bridgeman Images

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi. A Genova, Palazzo Ducale
Per i fan di Monet il Musée Marmottan è un autentico luogo di culto, con la più vasta collezione al mondo dedicata al maestro impressionista. Cinquanta capolavori, alcuni dei quali finora mai ceduti in prestito, illustrano al pubblico genovese la sua pittura intessuta di luce. Tutte da scoprire le opere a cui il pittore teneva di più, che conservò fino alla morte nella sua casa di Giverny: ninfee e salici piangenti, il leggendario ponte giapponese e Le rose, l’ultimo magico dipinto dell’artista, accanto ai paesaggi catturati durante le passeggiate nella campagna francese, sensibili alle variazioni atmosferiche in ogni stagione e ora del giorno. Da non perdere, sempre a Palazzo Ducale, è la grande mostra Superbarocco. La forma della meraviglia, con dipinti di Rubens, Van Dyck e altri grandi maestri seicenteschi, mentre per i patiti del fumetto i weekend di primavera saranno tra le ultime occasioni per visitare Hugo Pratt. Da Genova ai mari del Sud.


Ettore Tito (Castellammare di Stabia, 1859 - Venezia, 1941), Con la rosa tra le labbra, Collezione privata

Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini. A Brescia, Palazzo Martinengo
Per secoli le donne sono state in cima alla classifica dei soggetti più amati da artisti e committenti. Come è cambiato nel tempo il modo di rappresentarle? Quali sogni, storie, realtà legate all’universo femminile è in grado di comunicare un dipinto? Risponde a queste domande l’ultima grande mostra di Palazzo Martinengo, in un suggestivo viaggio lungo 400 anni di pittura. Da Tiziano e Artemisia Gentileschi all’Ottocento di Francesco Hayez e Giovanni Boldini, fino a Gustav Klimt, l’esposizione bresciana è una passeggiata tra celebrità e bellezze senza nome, corpi quasi tangibili e miti inafferrabili, dee, eroine dame, popolane, lavoratrici e femme fatale, ognuna con una storia da raccontare. 


Leonardo da Vinci, Testa di giovane donna, presunto studio per l’angelo della Vergine delle Rocce. D.C. 15572 1490 circa. Torino, Biblioteca Reale

A tu per tu con Leonardo. A Torino, Musei Reali
Tra le espressioni artistiche favorite da Leonardo, i disegni rappresentano oggi una chiave eccezionale per comprendere i processi creativi e intellettuali della sua mente geniale. Lo scopriremo ai Musei Reali di Torino, dove in occasione della settimana di Pasqua è possibile ammirare i preziosi e fragilissimi fogli delle collezioni sabaude in un tour guidato. Dalla Vergine delle Rocce al Codice sul volo degli uccelli, dalla Battaglia d’Anghiari all’iconico Ritratto di vecchio, considerato l’autoritratto di Leonardo, 13 meravigliose invenzioni si svelano in un percorso che prende le mosse dalla storica Biblioteca Reale, tra affreschi e volumi antichi resi ancora più affascinanti dal nuovo impianto di illuminazione. Sempre a Torino, al Museo Nazionale del Cinema, il lunedì di Pasquetta sarà possibile visitare Dario Argento - The Exhibit, un omaggio al maestro del brivido che proprio qui ha ambientato alcuni dei suoi film cult.  


Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo, Allestimento | Foto: © Del Papa | Courtesy Arthemisia

Klimt. L’uomo, l’artista, il suo mondo. A Piacenza, Galleria Ricci Oddi e XNL Piacenza Contemporanea
Dopo il travolgente successo a Roma, 160 gioielli di Gustav Klimt sbarcano a Piacenza, tre anni fa teatro del clamoroso ritrovamento del prezioso Ritratto di Signora. Attorno al dipinto misteriosamente trafugato nel 1997 si dispongono prestigiosi prestiti provenienti dal Museo del Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da altre importanti collezioni internazionali. In mostra  dipinti, sculture, opere grafiche e oggetti d’arte decorativa, per un viaggio a tutto tondo nel lavoro di Klimt e nella magica stagione della Secessione Viennese. 


Vivian Maier, New York, 1954. Stampa ai sali d'argento, 30,5x30,5 cm- Collezione Julian Castilla © Estate of Vivian Maier I Courtesy Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, New York

Photos! Capolavori della Collezione Juliàn Castilla. A Bologna, Palazzo Albergati
Tra le più importanti raccolte europee dedicate alla fotografia, la Collezione Juliàn Castilla abbraccia 120 anni di storia della quinta arte spaziando dal reportage al ritratto, fino alla fashion photography. Una selezione di oltre 70 opere lo racconta a Bologna, con celebri immagini di maestri come Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Alfred Stieglitz, André Kertesz, Man Ray, Vivian Maier, Robert Doisneau, Horst P. Horst. Tutte da scoprire le sezioni dedicate ai protagonisti della scena spagnola, tra avanguardie, attenzione al sociale e talenti contemporanei.


Tiziano Vecellio, Giovane donna con cappello piumato, 1534-1536 circa, Olio su tela, 75 x 96 cm, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage

Tiziano e l’immagine della donna. A Milano, Palazzo Reale
Veneri dall’incarnato splendente, dame aristocratiche, cortigiane raffinate incantano il pubblico di Palazzo Reale in una grande mostra nata dalla collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. Nel Cinquecento a Venezia l’immagine femminile acquista un’importanza mai vista prima nella storia dell’arte: merito di artisti eccezionali, ma anche dello status acquisito dalle donne della Serenissima. Bellezza e seduzione sono il fil rouge di un viaggio nell’immaginario dell’epoca d’oro della pittura veneta. In mostra gioielli di Tiziano come Marte, Venere e Amore e il Ritratto di Isabella d’Este, ma anche preziose tele di Tintoretto, Paolo Veronese, Palma il Vecchio, legati da una morbida trama di luce, colore e sensualità. In controluce, la Venezia cinquecentesca, tra costumi, vita quotidiana, economia e modelli di bellezza.


Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1951. Olio e sabbia su tela. Milano, Fondazione Lucio Fontana (© Fondazione Lucio Fontana by SIAE 2022)

Lucio Fontana. Autoritratto. A Parma, Fondazione Magnani Rocca (Mamiano di Traversetolo)
Sarà aperta per il lunedì di Pasquetta la grande mostra con cui Villa dei Capolavori rende omaggio a un rivoluzionario protagonista del Novecento. Dai famigerati tagli e buchi noti come Concetti spaziali, fino all’imponente Fine di Dio, l’artista italo-argentino svela i suoi enigmi. A dipanarne il mistero, le parole di una lunga e memorabile intervista registrata negli anni Sessanta da Carla Lonzi, il cui audio accompagna i visitatori lungo l’intero percorso espositivo. E poi le foto di Ugo Mulas, l’unico ammesso a documentare passo dopo passo il lavoro del padre dello Spazialismo, nonché le opere di giovani colleghi e amici come Enrico Baj, Alberto Burri, Piero Manzoni, Giulio Paolini, in prestito dalla collezione personale di Fontana. 


Keith Haring, Untitled (Fertility), 1983, Serigrafia su carta, 127 x 106 cm Ed. 75/100 | Courtesy Keith Haring Foundation

Keith Haring. A Pisa, Palazzo Blu
Centosettanta opere della Nakamura Keith Haring Collection approdano per la prima volta in Europa per raccontare lo street artist statunitense. Non è un caso che la mostra si svolga a Pisa: qui, nel 1989, Haring dipinse il celebre murales Tuttomondo su una parete del convento di Sant’Antonio, ancora oggi tra le più gettonate attrazioni della città. Nel percorso di Palazzo Blu i visitatori potranno opere rappresentative di ogni fase attraversata dall’artista, tra disegni, dipinti e grandi opere su tela: icone di uno stile inconfondibile, che lo hanno reso un simbolo della cultura pop degli anni Ottanta. 


Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi) dett., 1422 circa © Staatliche Museen, Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst I Ph. Antje Voigt

Donatello. Il Rinascimento. A Firenze, Palazzo Strozzi e Museo del Bargello
Tra i più influenti maestri del Rinascimento, con le sue innovazioni Donatello ha cambiato per sempre la storia della scultura e dell’arte occidentale. A Palazzo Strozzi lo conosceremo grazie a 130 capolavori, tra i quali esclusivi prestiti da istituzioni del calibro del Metropolitan Museum di New York, della National Gallery of Art di Washington, del Louvre di Parigi, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, del Victoria and Albert Museum e della National Gallery di Londra. Sculture, dipinti e disegni mostrano il carattere rivoluzionario dell’arte del “maestro dei maestri”, a confronto con opere di altri grandi del suo tempo, come Masaccio, Brunelleschi, Mantegna e Giovanni Bellini,  ma anche con talenti successivi come Michelangelo e Raffaello. Un percorso da completare grazie agli itinerari in città e in regione predisposti in occasione della mostra, per ammirare 50 gioielli preziosi e inamovibili. 


Biancaneve e i Sette Nani, 1937, Disney Studio Artists Composizione con acetato inchiostro e pittura su acetato e guazzo su carta (riproduzione dell'originale) © Disney

Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo. A Roma, Palazzo Barberini
Dagli archivi Disney al tempio dell’arte antica: i capolavori del cartoon svelano i segreti di un appeal universale in una mostra pronta a conquistare visitatori di ogni età. Come nascono i personaggi di un cartone? Come hanno preso forma sullo schermo le storie di Cenerentola, Robin Hood, Fantasia e la Sirenetta? Com’è cambiato il lavoro degli animatori da Biancaneve a Frozen? A Palazzo Barberini lo scopriamo in un percorso ricco e stimolante, tra pionieristici disegni a mano e opere digitali che raccontano l’universo celato dietro i più amati film di animazione.


Andy Warhol is back, PAN - Palazzo delle Arti, Napoli

Andy Warhol is back. A Napoli, PAN - Palazzo delle Arti
Opere mai esposte al pubblico compongono la mostra appena inaugurata al PAN per rendere omaggio a Andy Warhol, che con Napoli ha un legame speciale. Dipinti, disegni, serigrafie, foto, copertine di vinili e rare memorabilia scandiscono un viaggio completo nell’universo del guru della Pop Art, toccando arte e musica, moda ed editoria, fotografia e cinema. Tra le attrazioni dell’allestimento, la ricostruzione fedele della Factory, fucina di idee rivoluzionarie e crocevia dei più interessanti personaggi passati per la New York degli anni Settanta. Una sezione speciale creata in collaborazione con il quotidiano Il Mattino racconta infine il soggiorno e il lavoro dell’artista in città, a partire dal progetto Terrae Motus con il gallerista Lucio Amelio. 
Chi invece preferisce la pittura antica non perderà la grande mostra Oltre Caravaggio al Museo di Capodimonte, che esplora l’eredità del maestro seicentesco a Napoli in un monumentale racconto visivo, tra gli apporti di artisti “forestieri” come José de Ribera, Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Simon Vouet, e il fiorire di talenti tutti partenopei come da Luca Giordano. 

Per informazioni dettagliate sui giorni e sugli orari di apertura si consiglia di consultare i siti dei musei. 

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