Sulle tracce del pittore del popolo in una rassegna ricca di eventi
Nelle Fiandre per l’Anno di Bruegel
Tom Frantzen, Bruegel at work, 2015, Kappelleplein, Bruxelles | Courtesy of VisitFlanders
Francesca Grego
18/03/2019
Ironico, visionario, enigmatico, in ogni quadro Pieter Bruegel rapisce il nostro sguardo per trasportarlo in un vortice di personaggi e allegorie brulicanti di vita, a volte buffe, spesso colorite, sempre espressione dell’anima di un popolo, quello fiammingo, che per la prima volta diventa protagonista della grande arte.
A 450 anni dalla scomparsa del maestro, le Fiandre ricambiano l’omaggio con 365 giorni di mostre, eventi, tour dedicati alla sua opera. Da Bruxelles alla regione del Pajottenland, passando per Anversa, i luoghi bruegeliani si animano in un programma culturale che invita a immergersi nel sorprendente universo del pittore: tra storie, paesaggi e capolavori prende forma un percorso fatto per soddisfare curiosità e sete di bellezza.
Scopriamolo nei particolari.
• Da Bruxelles al Pajottenland, una primavera all’insegna dell’arte
Il viaggio inizia a Bruxelles, dove Pieter Bruegel il Vecchio si trasferisce a 26 anni per trascorrere gli anni più fecondi della sua vita: qui si sposa e fonda con i figli Pieter e Jan una dinastia artistica di grande successo. Naturalmente crea una serie di opere strepitose, dalla Torre di Babele ai celebri paesaggi invernali e alla Danza nuziale.
Il centro Bozar inaugura l’anno con due mostre che fanno luce sul contesto di lavoro del pittore. Bernard van Orley. Brussels & Renaissance, in programma fino al 26 maggio, ci presenta un pioniere senza il quale la pittura di Bruegel forse sarebbe stata diversa: è Bernard van Orley, grande innovatore e maestro di Pieter Coecke, che a sua volta fu mentore di Pieter il Vecchio. Con Prints in the age of Bruegel esploriamo invece la straordinaria fioritura della stampa nelle Fiandre del Cinquecento: un mezzo nuovo e agile capace di portare l’arte lontano e di diventare esso stesso una forma d’arte (fino al 23 giugno).
Prints in the Age of Bruegel, Bozar | Courtesy of VisitFlanders
Ad aprile Bruegel incontra l’arte dei nostri giorni al castello rinascimentale di Gaasbeek: in occasione di Feast of Fools: Bruegel rediscovered (6 aprile - 28 luglio) saranno esposti dipinti di importanti artisti belgi del XX secolo ispirati dal pittore cinquecentesco, mentre dieci artisti contemporanei reinterpreteranno l’eredità di Bruegel in lavori concepiti per l’occasione.
Quest’anno anche Floralia Brussels, la grande mostra-mercato dei fiori che accende la primavera nelle Fiandre, celebra il maestro: nei giardini del Castello di Groot-Bijgarden tappeti di tulipani, giacinti e narcisi riprodurranno ben 21 dipinti con un tocco di arte floreale contemporanea.
Nel Museo open air Bokrijk, invece, sarà possibile immergersi nelle atmosfere del Cinquecento in un’esperienza di realtà aumentata, tra edifici e oggetti che sembrano usciti da un quadro di Bruegel.
E mentre per tutto il 2019 continua il progetto Flemish Masters in Situ, che permette finalmente di ammirare 40 capolavori nei loro contesti originari, la regione del Pajottenland invita a esplorare i paesaggi brabantini dipinti da Bruegel in una mostra-tour da percorrere a piedi o in bicicletta (Bruegel’s eye: reconstructing the landscape, dal 6 aprile al 31 ottobre). Alla partenza e all’arrivo i visitatori potranno riconoscere due luoghi simbolo della pittura brugeliana: la Chiesa di Sant’Anna-Pede rappresentata nella Parabola dei ciechi e il Mulino di Santa Gertrude, protagonista di La Gazza sulla Forca e Cacciatori sulla neve.
Pieter Bruegel il Vecchio, Parabola dei ciechi, 1568, Tempera su tela, 156 X 86 cm, Napoli, Museo di Capodimonte
Per chi invece preferisce passeggiare per le strade della capitale è nata la Bruegel Walk, una mappa cartacea e digitale per ripercorrere i passi del maestro nella sua città d’adozione: dal Mont des Arts al Museo Reale di Belle Arti, passando per Notre Dame de la Chapelle, dove Bruegel è sepolto, il quartiere di Marolles, dove abitava, e le Sablon, che ospitava il suo atelier.
Una sosta ai Musei Reale di Belle Arti del Belgio permetterà di ammirare i gioielli del pittore custoditi nella collezione permanente - dalla Caduta degli angeli ribelli all' Adorazione dei Magi - cui si aggiunge una mostra virtuale realizzata in collaborazione con il Google Cultural Institute: nove schermi interattivi per indagare i dipinti in ogni dettaglio, più la Bruegel Box, con la proiezione a parete di celebri capolavori.
• Realtà virtuale e capolavori restaurati: le mostre d’autunno
L’autunno bruegeliano inaugura con un grande evento alla Biblioteca Reale del Belgio: dal 15 ottobre The World of Bruegel in Black and White offrirà l’eccezionale occasione di ammirare la collezione completa delle incisioni del maestro, grande appassionato dell’arte della stampa.
Due appuntamenti ad alto tasso di tecnologia accolgono gli art lover a Bruxelles: con Back to Bruegel a Porta de Halle ci si immergerà nei capolavori dell’artista inforcando un paio di occhiali VR, mentre nella chiesa di Notre Dame de la Chapelle, si potranno incontrare in versione tridimensionale i personaggi più caratteristici delle allegorie bruegeliane (The Great Escape, dal 26 settembre).
The World of Bruegel in Black and White, Royal Library of Belgium | Courtesy of VisitFlanders
Tra le mostre più attese ad Anversa spicca invece The Madonna meets Mad Meg, in programma dal 5 ottobre al 31 dicembre presso la Casa-Museo Mayer van den Bergh: accanto ai capolavori di due grandi collezioni fiamminghe potremo ammirare la Dulle Griet – Margherita la Pazza, un’opera sorprendente e misteriosa che ben rappresenta l’immaginario del maestro di Breda. Recentemente restaurata, la Dulle Griet è tornata a casa con nuove storie e scoperte da raccontare.
Sempre nella città anseatica, un’altra casa museo, la Snijders & Rockox House, celebrerà l’eredità di Bruegel mettendo in mostra dipinti e disegni del suo figlio più famoso, Jan Bruegel il Vecchio, tra gli astri più luminosi del Seicento fiammingo.
E ancora il Rinascimento sarà protagonista a Lovanio e precisamente nella Chiesa di San Pietro, capolavoro del gotico brabantino fresco di restauro: qui dal 20 settembre si potranno ammirare opere del calibro dell’Ultima Cena di Dirk Bouts e il celebre Trittico di Edelheere, la copia più antica della Deposizione di Rogier van der Weyden conservata al Museo del Prado.
Un disegno di Jan Bruegel the Elder, Snijders&Rockoxhuis, Anversa | Courtesy of VisitFlanders
Maggiori informazioni sulle iniziative in programma per i 450 anni dalla scomparsa di Bruegel il Vecchio sono disponibili sul sito www.visitflanders.com.
A 450 anni dalla scomparsa del maestro, le Fiandre ricambiano l’omaggio con 365 giorni di mostre, eventi, tour dedicati alla sua opera. Da Bruxelles alla regione del Pajottenland, passando per Anversa, i luoghi bruegeliani si animano in un programma culturale che invita a immergersi nel sorprendente universo del pittore: tra storie, paesaggi e capolavori prende forma un percorso fatto per soddisfare curiosità e sete di bellezza.
Scopriamolo nei particolari.
• Da Bruxelles al Pajottenland, una primavera all’insegna dell’arte
Il viaggio inizia a Bruxelles, dove Pieter Bruegel il Vecchio si trasferisce a 26 anni per trascorrere gli anni più fecondi della sua vita: qui si sposa e fonda con i figli Pieter e Jan una dinastia artistica di grande successo. Naturalmente crea una serie di opere strepitose, dalla Torre di Babele ai celebri paesaggi invernali e alla Danza nuziale.
Il centro Bozar inaugura l’anno con due mostre che fanno luce sul contesto di lavoro del pittore. Bernard van Orley. Brussels & Renaissance, in programma fino al 26 maggio, ci presenta un pioniere senza il quale la pittura di Bruegel forse sarebbe stata diversa: è Bernard van Orley, grande innovatore e maestro di Pieter Coecke, che a sua volta fu mentore di Pieter il Vecchio. Con Prints in the age of Bruegel esploriamo invece la straordinaria fioritura della stampa nelle Fiandre del Cinquecento: un mezzo nuovo e agile capace di portare l’arte lontano e di diventare esso stesso una forma d’arte (fino al 23 giugno).
Prints in the Age of Bruegel, Bozar | Courtesy of VisitFlanders
Ad aprile Bruegel incontra l’arte dei nostri giorni al castello rinascimentale di Gaasbeek: in occasione di Feast of Fools: Bruegel rediscovered (6 aprile - 28 luglio) saranno esposti dipinti di importanti artisti belgi del XX secolo ispirati dal pittore cinquecentesco, mentre dieci artisti contemporanei reinterpreteranno l’eredità di Bruegel in lavori concepiti per l’occasione.
Quest’anno anche Floralia Brussels, la grande mostra-mercato dei fiori che accende la primavera nelle Fiandre, celebra il maestro: nei giardini del Castello di Groot-Bijgarden tappeti di tulipani, giacinti e narcisi riprodurranno ben 21 dipinti con un tocco di arte floreale contemporanea.
Nel Museo open air Bokrijk, invece, sarà possibile immergersi nelle atmosfere del Cinquecento in un’esperienza di realtà aumentata, tra edifici e oggetti che sembrano usciti da un quadro di Bruegel.
E mentre per tutto il 2019 continua il progetto Flemish Masters in Situ, che permette finalmente di ammirare 40 capolavori nei loro contesti originari, la regione del Pajottenland invita a esplorare i paesaggi brabantini dipinti da Bruegel in una mostra-tour da percorrere a piedi o in bicicletta (Bruegel’s eye: reconstructing the landscape, dal 6 aprile al 31 ottobre). Alla partenza e all’arrivo i visitatori potranno riconoscere due luoghi simbolo della pittura brugeliana: la Chiesa di Sant’Anna-Pede rappresentata nella Parabola dei ciechi e il Mulino di Santa Gertrude, protagonista di La Gazza sulla Forca e Cacciatori sulla neve.
Pieter Bruegel il Vecchio, Parabola dei ciechi, 1568, Tempera su tela, 156 X 86 cm, Napoli, Museo di Capodimonte
Per chi invece preferisce passeggiare per le strade della capitale è nata la Bruegel Walk, una mappa cartacea e digitale per ripercorrere i passi del maestro nella sua città d’adozione: dal Mont des Arts al Museo Reale di Belle Arti, passando per Notre Dame de la Chapelle, dove Bruegel è sepolto, il quartiere di Marolles, dove abitava, e le Sablon, che ospitava il suo atelier.
Una sosta ai Musei Reale di Belle Arti del Belgio permetterà di ammirare i gioielli del pittore custoditi nella collezione permanente - dalla Caduta degli angeli ribelli all' Adorazione dei Magi - cui si aggiunge una mostra virtuale realizzata in collaborazione con il Google Cultural Institute: nove schermi interattivi per indagare i dipinti in ogni dettaglio, più la Bruegel Box, con la proiezione a parete di celebri capolavori.
• Realtà virtuale e capolavori restaurati: le mostre d’autunno
L’autunno bruegeliano inaugura con un grande evento alla Biblioteca Reale del Belgio: dal 15 ottobre The World of Bruegel in Black and White offrirà l’eccezionale occasione di ammirare la collezione completa delle incisioni del maestro, grande appassionato dell’arte della stampa.
Due appuntamenti ad alto tasso di tecnologia accolgono gli art lover a Bruxelles: con Back to Bruegel a Porta de Halle ci si immergerà nei capolavori dell’artista inforcando un paio di occhiali VR, mentre nella chiesa di Notre Dame de la Chapelle, si potranno incontrare in versione tridimensionale i personaggi più caratteristici delle allegorie bruegeliane (The Great Escape, dal 26 settembre).
The World of Bruegel in Black and White, Royal Library of Belgium | Courtesy of VisitFlanders
Tra le mostre più attese ad Anversa spicca invece The Madonna meets Mad Meg, in programma dal 5 ottobre al 31 dicembre presso la Casa-Museo Mayer van den Bergh: accanto ai capolavori di due grandi collezioni fiamminghe potremo ammirare la Dulle Griet – Margherita la Pazza, un’opera sorprendente e misteriosa che ben rappresenta l’immaginario del maestro di Breda. Recentemente restaurata, la Dulle Griet è tornata a casa con nuove storie e scoperte da raccontare.
Sempre nella città anseatica, un’altra casa museo, la Snijders & Rockox House, celebrerà l’eredità di Bruegel mettendo in mostra dipinti e disegni del suo figlio più famoso, Jan Bruegel il Vecchio, tra gli astri più luminosi del Seicento fiammingo.
E ancora il Rinascimento sarà protagonista a Lovanio e precisamente nella Chiesa di San Pietro, capolavoro del gotico brabantino fresco di restauro: qui dal 20 settembre si potranno ammirare opere del calibro dell’Ultima Cena di Dirk Bouts e il celebre Trittico di Edelheere, la copia più antica della Deposizione di Rogier van der Weyden conservata al Museo del Prado.
Un disegno di Jan Bruegel the Elder, Snijders&Rockoxhuis, Anversa | Courtesy of VisitFlanders
Maggiori informazioni sulle iniziative in programma per i 450 anni dalla scomparsa di Bruegel il Vecchio sono disponibili sul sito www.visitflanders.com.
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