Pieter Bruegel Il Vecchio, La parabola dei ciechi

Pieter Bruegel il Vecchio, Parabola dei ciechi, 1568, Tempera su tela, 156 X 86 cm, Napoli, Museo di Capodimonte

 

INDIRIZZO: Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Via Miano, 2

DESCRIZIONE: In quest’opera del 1568 il pittore raffigura sei ciechi, come spesso se ne vedevano in giro per il paese, mentre avanzano in un percorso delimitato da un fiume da un lato e da un villaggio con una chiesa dall'altro.
Una sorta di diagonale che, nella tela, termina in basso a destra, evidenzia il drammatico isolamento delle figure.

Alcuni ciechi in fila perdono l’equilibrio e, come in una ripresa a rallentatore, cadono a terra. La faccia del primo, rovesciato sulla schiena, non è visibile, mentre il secondo gira il capo durante la caduta. Il terzo condivide il bastone con il secondo, dal quale verrà trascinato.
L’uomo di sinistra soffre di leucemia corneale, mentre quello di destra di amaurosi. Al cieco con il copricapo bianco sono stati cavati i globi oculari, probabilmente in seguito a una lite, ma il pittore non sembra mostrare alcuna compassione per i suoi soggetti.

Bruegel prende le distanze dalla tradizione pittorica del suo tempo, che era solita raffigurare i ciechi come beneficiari di doni celestiali. Sceglie invece di ritrarre i propri uomini abbandonati a loro stessi, in procinto di cadere, assegnando a ogni personaggio una patologia oculare diversa. Nella letteratura di allora il fatto che ciechi guidassero altri ciechi era considerata una dimostrazione di stupidità. Bruegel sembra aver ripreso alla lettera il versetto del Vangelo di Matteo che recita: “Quando un cieco guida un altro cieco tutti e due cadono in un fosso”. La cecità morale limita dunque l’uomo, privandolo dell’orientamento nel mondo.

L'opera, a oggi una delle quattro tempere sopravvissute di Bruegel, è precisamente un tüchlein, cioè un dipinto realizzato con un colore preparato mescolando pigmenti con una colla solubile in acqua.
A enfatizzare il tono austero dell'opera, l'uso di colori spenti e freddi, come il grigio, il verde, il nero, il marrone accostati al rosso.

Il paesaggio sullo sfondo è tipicamente fiammingo, al contrario del resto dei dipinti di Bruegel, che era solito introdurre in ambientazioni locali anche elementi caratteristici di altri paesi.


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