Codice sul volo degli uccelli

Leonardo da Vinci

Biblioteca Reale

 
DESCRIZIONE:
Il Codice sul volo degli uccelli è un piccolo quaderno sul quale Leonardo da Vinci scrisse e illustrò i propri studi sul volo. Nei 17 fogli sono contenuti progetti di macchine volanti, appunti e disegni sul volo, sulla fisionomia degli uccelli, sulla resistenza dell'aria, sulle correnti e sui progetti di macchine volanti.
Nel 1893 il collezionista russo Fiodor Sabachnikoffal donò il Codice incompleto a re Umberto I. Fu ricomposto dei tre fogli mancanti dopo il 1920, con l’omaggio del ginevrino Henri Fatio alla Regina Margherita.

Sul piatto posteriore esterno della copertina si legge in grafia non leonardesca, «Ucelli et altre cose». Mancino e sinistrorso, il maestro iniziò ad usare il quaderno partendo dal fondo, descrivendo in 67 disegni le sue osservazioni con una scrittura che corre in senso contrario al normale.

Con geniali intuizioni e la consueta attenzione ai fenomeni naturali Leonardo tentò di realizzare uno dei sogni più perseguiti dall'uomo fin dall'antichità: il volo umano. Nel 2008 su uno dei fogli del codice alcuni studiosi avrebbero identificato un autoritratto giovanile di Leonardo su cui l'artista avrebbe poi preso degli appunti coprendo l'immagine.
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