La Botanica di Leonardo
DAL 01/05/2019 AL 30/09/2019
Biella
LUOGO: Biella - Strada Provinciale Oropa-Rosazza | Museo Giardino Botanico di Oropa
ORARI: Mag / Giu / Set: Mar - Ven 13 - 18 | Sab e festivi 10 - 18 | Lun chiuso. Luglio e agosto aperto tutti i giorni 10-18
COSTO DEL BIGLIETTO: Intero 6.50 € | Ridotto 5 € (over 65, ragazzi 11-17 anni, gruppi organizzati) | Gratuito bambini fino a 10 anni, disabili ed accompagnatori, clienti Funivie Oropa, Abbonamento Musei, famiglia € 13 (genitori e figli)
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 015 2523058
E-MAIL: info@gboropa.it
SITO UFFICIALE: www.gboropa.it
ARTISTI: Leonardo da Vinci
Nessuno nella storia ha meritato più di Leonardo da Vinci il titolo di genio universale. Pittore, scultore, architetto, ingegnere, musicista, scenografo, fisico, dovunque il suo ingegno si sia posato ha lasciato risultati talmente eccezionali per la qualità delle realizzazioni e per le intuizioni scientifiche da sembrare ai nostri occhi quasi inverosimili.
Quella in cui il 15enne Leonardo si forma (nella bottega del Verrocchio) è un'epoca dove il sapere scientifico è quello tipico del medioevo: un insieme di conoscenze tramandate da Aristotele e da altri filosofi dell'antichità, intimamente mescolata con la dottrina cristiana. Un'epoca, inoltre, che percepisce gli esperimenti scientifici e ogni tentativo di sovvertire l'ordine aristotelico come essenzialmente sovversivi. Tale stato di cose non poteva chiaramente soddisfare Leonardo il quale, orgogliosamente autodidatta, studia autonomamente, senza i pregiudizi tipici del suo tempo, i numerosi fenomeni naturali che di continuo catturano la sua attenzione.
L'uso scrupoloso del metodo sperimentale permette a Leonardo, nelle molteplici discipline che lo interessano, di raggiungere importantissimi risultati con un anticipo di secoli sul suo tempo. Non è davvero sorprendente, quindi, che anche in botanica Leonardo abbia avuto delle straordinarie intuizioni individuando con secoli di anticipo tante leggi fondamentali che governano la vita delle piante.
Il fatto che il merito della scoperta sia andato a scienziati venuti molto tempo dopo di lui è una costante nella vita di Leonardo e nulla toglie alla forza delle sue iniziali osservazioni.
Notazioni di carattere botanico sono disseminate in tutti i suoi Codici. Nel grande Trattato della pittura, la famosa antologia di scritti leonardeschi raccolti dal suo allievo Francesco Melzi, un intero libro intitolato Degli alberi e verdure è dedicato alla botanica. Per Leonardo era la migliore forma di arte che mai nessun uomo sarebbe stato in grado di comparare alle migliori opere fatte da se stesso. Nell’allestimento temporaneo organizzato in occasione delle celebrazioni leonardiane del 2019 (500esimo della morte) al Giardino Botanico di Oropa, verrà sviluppato un percorso dedicato agli interessi “nascosti” dello scienziato, dalla botanica, appunto, alla geologia sino alla cucina.
Quella in cui il 15enne Leonardo si forma (nella bottega del Verrocchio) è un'epoca dove il sapere scientifico è quello tipico del medioevo: un insieme di conoscenze tramandate da Aristotele e da altri filosofi dell'antichità, intimamente mescolata con la dottrina cristiana. Un'epoca, inoltre, che percepisce gli esperimenti scientifici e ogni tentativo di sovvertire l'ordine aristotelico come essenzialmente sovversivi. Tale stato di cose non poteva chiaramente soddisfare Leonardo il quale, orgogliosamente autodidatta, studia autonomamente, senza i pregiudizi tipici del suo tempo, i numerosi fenomeni naturali che di continuo catturano la sua attenzione.
L'uso scrupoloso del metodo sperimentale permette a Leonardo, nelle molteplici discipline che lo interessano, di raggiungere importantissimi risultati con un anticipo di secoli sul suo tempo. Non è davvero sorprendente, quindi, che anche in botanica Leonardo abbia avuto delle straordinarie intuizioni individuando con secoli di anticipo tante leggi fondamentali che governano la vita delle piante.
Il fatto che il merito della scoperta sia andato a scienziati venuti molto tempo dopo di lui è una costante nella vita di Leonardo e nulla toglie alla forza delle sue iniziali osservazioni.
Notazioni di carattere botanico sono disseminate in tutti i suoi Codici. Nel grande Trattato della pittura, la famosa antologia di scritti leonardeschi raccolti dal suo allievo Francesco Melzi, un intero libro intitolato Degli alberi e verdure è dedicato alla botanica. Per Leonardo era la migliore forma di arte che mai nessun uomo sarebbe stato in grado di comparare alle migliori opere fatte da se stesso. Nell’allestimento temporaneo organizzato in occasione delle celebrazioni leonardiane del 2019 (500esimo della morte) al Giardino Botanico di Oropa, verrà sviluppato un percorso dedicato agli interessi “nascosti” dello scienziato, dalla botanica, appunto, alla geologia sino alla cucina.
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