Monna Lisa o Gioconda

Leonardo da Vinci, Ritratto di Lisa Gherardini, sposa di Francesco del Giocondo, detta Monna Lisa, la Giocond , 1503 - 1519 ca., Olio su tavola di legno di pioppo, 77 x 53 cm, Parigi, Musée du Louvre

 

INDIRIZZO: Parigi, Museo del Louvre, Rue de Rivoli

DESCRIZIONE: È forse l'alone di fascino e mistero che aleggia intorno a questo capolavoro e all'identità della donna ritratta, sulla quale sono stati versati fiumi di inchiostro, a rendere la Gioconda di Leonardo il ritratto più celebre al mondo.

Secondo Vasari la giovane riprodotta sarebbe Lisa Gherardini, una nobildonna fiorentina, sposa del ricco commerciante Francesco del Giocondo, dal cui nome deriverebbe il titolo della tavola.
Il maestro avrebbe iniziato a lavorare al suo ritratto a Firenze, intorno al 1503-1505, ma non essendo riuscito a terminare l'opera, l'avrebbe portata con sé durante i suoi numerosi spostamenti, per poi terminarla nel castello di Cloux, in Francia, la sua ultima dimora da cui poi sarebbe entrata a far parte della collezione di Francesco I.

Due avvenimenti della vita coniugale di Francesco del Giocondo e Lisa Gherardini potrebbero aver scatenato la realizzazione di questo ritratto: l'acquisizione di una casa privata nel 1503 e la nascita di un secondo figlio, Andrea, nel dicembre 1502.

Il ritratto mostra una donna seduta a mezza figura, girata a sinistra, ma con il volto frontale, rivolto verso lo spettatore. Le mani sono dolcemente adagiate in primo piano, mentre sullo sfondo si apre un vasto paesaggio fluviale, con il consueto repertorio leonardesco di picchi rocciosi e speroni.

La donna è stretta in una pesante veste scollata, secondo la moda dell'epoca, con un ricamo sul petto e le maniche in tessuto diverso.
Sulla testa ricade un velo trasparente che tiene fermi i lunghi capelli sciolti, che scivola lungo la spalla dove si trova appoggiato anche un leggero drappo, simile a una sciarpa.

La Gioconda fa capolino da una sorta di loggia panoramica, il cui paesaggio sullo sfondo richiamerebbe, secondo alcuni, un preciso punto della Toscana, e cioè  dove l'Arno supera le campagne di Arezzo e riceve le acque della Val di Chiana.

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